AstraZeneca accelera, mentre Bayer rallenta: i risultati trimestrali delle due big pharma evidenziano un contrasto tra la forte crescita di AstraZeneca, guidata dall’aumento delle vendite in oncologia e malattie rare, e le difficoltà di Bayer, penalizzata dalla debolezza della divisione agricola Crop Science. AstraZeneca vede così al rialzo le proprie previsioni annuali, mentre Bayer subisce l’impatto negativo del calo del settore agricolo, riflettendosi sui suoi risultati complessivi.
AstraZeneca: fatturato in crescita del 19%
AstraZeneca, con sede nel Regno Unito e Svezia, ha continuato a prosperare nei primi nove mesi del 2024, chiudendo il periodo con un fatturato complessivo di 39,2 miliardi di dollari, in aumento del 19%. La crescita è stata sostenuta principalmente dalle vendite dei farmaci in portafoglio, che sono cresciute del 19%, e dalle partnership strategiche.
La performance per divisione
Le principali aree terapeutiche di AstraZeneca hanno contribuito in maniera decisiva alla crescita:
- Oncologia: +22% di fatturato rispetto all’anno precedente, grazie alla crescente domanda di farmaci innovativi nel trattamento dei tumori.
- Cardiovascolare, Rene e Metabolismo (CVRM): +21%, sostenuta dai trattamenti avanzati per patologie croniche.
- Respiratorio e Immunologia (R&I): +24%, riflettendo un forte aumento dell’adozione di terapie per malattie respiratorie.
- Malattie Rare: +14%, segmento che ha mostrato un incremento stabile nonostante le difficoltà legate alla penetrazione di mercato per patologie meno diffuse.
AstraZeneca: guidance 2024 migliorata
Il Core Eps di AstraZeneca è salito dell’11% a 6,12 dollari. Nel terzo trimestre, la compagnia ha visto una crescita dei ricavi totali e del Core EPS del 21% e 27%, rispettivamente, superando le previsioni iniziali. Di conseguenza, AstraZeneca ha aggiornato la guidance per l’intero anno 2024, prevedendo ora una crescita dei ricavi totali e dell’Eps core intorno al 19%.
Il Ceo di AstraZeneca, Pascal Soriot, ha sottolineato l’ampio slancio di crescita della società e la domanda costante dei prodotti nei settori oncologia e malattie rare. “Questa crescita continua”, ha dichiarato Soriot, “sembra destinata a continuare fino al 2025, fornendo una solida base per realizzare la nostra ambizione per il 2030”.
Bayer: sui conti pesa la divisione agricola
A differenza di AstaZeneca, Bayer, gigante farmaceutico e agricolo con sede in Germania, ha invece incontrato difficoltà nel terzo trimestre del 2024, con vendite complessive pari a 9,97 miliardi di euro, in crescita marginale dello 0,6% su base valutaria e di portafoglio rettificata, ma con una significativa flessione della redditività. La debolezza della divisione Crop Science, principale motore di ricavi in ambito agricolo, ha influito sui risultati complessivi.
La divisione Crop Science ha sofferto per il rallentamento del mercato agricolo, con una contrazione della domanda di prodotti come il glifosato e una competizione più intensa, specialmente in America Latina. La perdita di valore delle attività agricole ha portato a svalutazioni che hanno pesato sul bilancio, evidenziando la sfida di Bayer nel mantenere competitività in un contesto economico difficile.
Bayer: Ebitda giù del 25,8%
L’Ebitda prima delle voci straordinarie è diminuito del 25,8% a 1,25 miliardi di euro, includendo un effetto valutario negativo di 94 milioni di euro. Il gruppo ha subito anche un impatto negativo di 436 milioni di euro sui ricavi complessivi, dovuto alla variazione dei tassi di cambio. Inoltre, l’utile netto ha riportato una perdita di 4,18 miliardi di euro, confermando la vulnerabilità di Bayer alle oscillazioni del mercato agricolo.
Il free cash flow di Bayer è sceso del 29,4%, influenzato dal minore flusso di cassa operativo. Scende anche l’indebitamento netto del 4,7% grazie ai flussi di cassa positivi derivanti dalle attività operative, un segnale di tenuta che potrebbe consentire a Bayer di fronteggiare le prossime sfide finanziarie con una maggiore resilienza.
Bayer, guidance rivista in alcune parti
“Abbiamo rapidamente ampliato il nuovo modello operativo e livellato significativamente la pipeline Pharma – ha affermato l’amministratore delegato Bill Anderson – “Stiamo confermando le nostre guidance di gruppo per il 2024 in quasi tutti i parametri anche se con alcune revisioni al ribasso per l’EBITDA, ora atteso tra i 10,4 e i 10,7 miliardi di euro”.
“Nel complesso, prevediamo una prospettiva attenuata su fatturato e utile netto il prossimo anno con probabili utili in calo – ha affermato il direttore finanziario Wolfgang Nickl – Abbiamo in programma di accelerare le nostre misure di costo ed efficienza per compensare in parte e rimanere concentrati sulla conversione di cassa”.