La sezione immigrazione del tribunale civile di Roma ha sospeso la convalida dei trattenimenti nel centro albanese di Gjader dei migranti arrivati in Albania a bordo della nave Libra venerdì mattina, rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea. Come già successo ad ottobre per i primi dodici, anche i sette nuovi richiedenti asilo saranno trasferiti in Italia.
La sostanza non cambia: i tre egiziani e i quattro bengalesi sono andati via dalla struttura di permanenza per il rimpatrio in Albania e portati in un centro per richiedenti asilo in Puglia. Per la seconda volta il costosissimo centro di rimpatrio albanese resterà vuoto.
L’aggiornamento della lista degli Stati di provenienza dei migranti ritenuti “sicuri”, elevata a norma primaria dopo la prima bocciatura dei giudici nel mese scorso, non ha quindi sortito gli effetti sperati dal governo, rimettendo in discussione il meccanismo dei rimpatri accelerati. La parola passa ora alla Cassazione che il prossimo 4 dicembre dovrà pronunciarsi in merito alla possibilità dei giudici di agire autonomamente oppure di doversi attenere alla lista dei Paesi sicuri stilata dal governo.
La nota del tribunale
“In ragione del rinvio pregiudiziale i giudici non si sono pronunciati sulle richieste di convalida – si legge in una nota del tribunale – ma hanno dovuto necessariamente sospendere i relativi giudizi in attesa della decisione della Corte di giustizia. La sospensione dei giudizi non arresta il decorso del termine di legge di quarantotto ore di efficacia dei trattenimenti disposti dalla questura”.
Si riaccende lo scontro tra governo e magistratura
Secondo il vicepremier Matteo Salvini si tratta di “un’altra sentenza politica contro gli italiani e la loro sicurezza. Governo e Parlamento hanno il diritto di reagire per proteggere i cittadini, e lo faranno”, ha detto il ministro dell’interno. D’accordo anche l’altro vicepremier, Antonio Tajani: “Inaccettabile, ci sono magistrati che stanno cercando di imporre la linea al governo”, ha detto. Tace invece la premier Giorgia Meloni, che secondo le indiscrezioni, si aspettava la nuova decisione dl Tribunale.
Il Pd parla invece di “figura barbina da parte del governo, il quale dimostra che con le forzature e con i trucchetti per aggirare la legge non si va da nessuna parte. L’unico effetto è quello di condannare persone esauste, che arrivano in Europa per scappare da violenze e discriminazioni, a nuovi viaggi e trasferimenti estenuanti. Una scelta crudele e vergognosa che sta peraltro determinando danni enormi al bilancio dello Stato”, sostiene la deputata dem Debora Serracchiani, che aggiunge: “Il tribunale di Roma ha applicato la legge in modo impeccabile che non può prescindere dalla normativa europea”. E in Senato il capogruppo di Italia Viva, Enrico Borghi, chiede che il ministro dell’Interno riferisca al Senato “e spieghi cosa sta accadendo”.
Per l‘Associazione nazionale dei magistrati la nuova norma italiana è “incompatibile con il diritto dell’Unione europea” e nel dubbio è stato doveroso “sollevare un rinvio pregiudiziale”.
Il Viminale dal canto suo ha fatto sapere che si costituirà di fronte alla Corte di giustizia europea per sostenere le proprie ragioni ma i tempi per dirimere la questione si preannunciano lunghi.
Elon Musk: “Questi giudici devono andarsene”
Sulla questione è intervenuto, su X, anche Elon Musk. “Questi giudici devono andarsene” (These judges need to go) ha commentato al post di un utente che riportava la notizia della sospensione della convalida del trattenimento per i sette migranti.
Immediata la replica di Ernesto Carbone, membro laico del Consiglio Superiore di Magistratura, che definisce “pericolose” le parole di Musk: “Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l’etere i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia – scrive il membro del Csm -. Dopo un’incursione nella politica tedesca oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere dello Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso”.
Critiche arrivano anche dalla maggioranza, con Maurizio Lupi di Noi Moderati che parla di parole “inopportune” che “alimentano uno scontro con la magistratura che il Centrodestra non vuole”.
(Ultimo aggiornamento: ore 12.41 del 12 novembre).