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Cina: 1,4 trilioni di dollari di sostegno fiscale per gli enti locali. Ma nulla per il consumo come si sperava. Mattarella da Xi: cosa ha detto

Al termine del meeting fiume, iniziato lunedì scorso, l’Assemblea nazionale del popolo ha partorito misure di sostegno limitate per alleviare le difficoltà di rimborso del debito per gli enti locali. Le parole di Mattarella a Pechino

Cina: 1,4 trilioni di dollari di sostegno fiscale per gli enti locali. Ma nulla per il consumo come si sperava. Mattarella da Xi: cosa ha detto

La Cina ha dato il via a un nuovo ciclo di misure di sostegno fiscale per la sua economia in difficoltà, con un pacchetto che allevia le difficoltà di rimborso del debito per gli enti locali, mentre il ministro delle Finanze Lan Foan segnala ulteriori misure di stimolo in arrivo, riporta Reuters.

Il massimo organo legislativo cinese, il comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), ha approvato un disegno di legge per aumentare i limiti del debito degli enti locali durante una riunione iniziata il 4 novembre e terminata oggi, ha detto un alto funzionario. Xu Hongcai, vicepresidente del comitato per gli affari finanziari ed economici dell’Anp, ha aggiunto in una conferenza stampa a Pechino, che gli scambi di debito mirano a risolvere i rischi del debito locale.

La seconda economia più grande del mondo ha avuto un andamento incerto nell’ultimo anno, dovendo far fronte a forti pressioni deflazionistiche dovute alla debole domanda, alla crisi immobiliare e alle crescenti difficoltà finanziarie per i governi locali. Le preoccupazioni per le prospettive a lungo termine sono state aggravate dalla vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti, che ha minacciato dazi superiori al 60% su tutti i prodotti cinesi.

Cina, ecco cosa farò Pechino

Pechino consentirà ai governi locali di stanziare 10 trilioni di yuan (1,40 trilioni di dollari) per ridurre i debiti fuori bilancio, o “nascosti”, hanno detto oggi i funzionari dopo il meeting durato una settimana, senza però rivelare alcuna misura volta a stimolare la debole domanda dei consumatori, come molti investitori avevano sperato.

Il disegno di legge ha portato il limite massimo consentito ai governi locali per l’emissione di obbligazioni speciali da 29,52 trilioni di yuan a 35,52 trilioni di yuan. “Non vedo nulla che superi le aspettative”, ha affermato Huang Xuefeng, direttore della ricerca presso Shanghai Anfang Private Fund Co, a Shanghai.
“Non è enorme se si considerano i deficit fiscali dovuti al rallentamento economico e al crollo delle vendite di terreni. Il denaro viene utilizzato per sostituire debiti nascosti, il che significa che non crea nuovi flussi di lavoro, quindi il supporto alla crescita del Pil non è così diretto.”

I tentativi della Cina per sostenere l’economia

Da fine settembre le autorità hanno intensificato notevolmente le misure di stimolo economico, compresi i tagli dei tassi di interesse, per contribuire a rilanciare l’economia e garantire che la crescita raggiunga l’obiettivo del governo di circa il 5% quest’anno. La Cina sta cercando inoltre di far fronte agli effetti collaterali dell’enorme debito accumulato a seguito dei precedenti stimoli economici avvenuti dopo la crisi globale del 2008 e del 2009.

Ciò include il debito nascosto accumulato principalmente dai finanziamenti degli enti locali per progetti infrastrutturali che le autorità ritengono fondamentali per lo sviluppo. Tuttavia, questo debito eccessivo lascia loro poco spazio per finanziare nuovi progetti volti a rilanciare l’attività economica in difficoltà.
Nella stessa conferenza stampa, il ministro delle Finanze Lan Foan ha affermato che il “debito nascosto” degli enti locali ammontava a 14,3 trilioni di yuan alla fine del 2023 e che le autorità prevedevano di ridurlo a 2,3 trilioni di yuan entro il 2028.

Mattarella da Xi Jinping: cosa ha detto

Nel mondo sono in atto “grandi cambiamenti, intensi, profondi e veloci”. Per affrontarli insieme serve un clima di “concordia” che purtroppo oggi non c’è. Anche per questo è “importante che ci siano rapporti bilaterali” e, per l’Italia, la Cina è “un protagonista fondamentale”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi a Pechino ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. “La sua visita è un’occasione per infondere energia più dinamica nei rapporti bilaterali, per un nuovo punto di partenza. Occorre risolvere le divergenze con il dialogo per arrivare a una coesistenza armoniosa”, ha risposto Xi.

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