Nerazzurri al potere. Inter e Atalanta chiudono la quarta giornata di Champions con due vittorie importantissime, che consentono a entrambe di sognare. La squadra di Inzaghi è riuscita a battere l’Arsenal nonostante una gara di grande sofferenza (1-0) e ora si trova al quinto posto con 10 punti, a pari merito con Sporting Lisbona, Monaco e Brest, quella di Gasperini invece ha espugnato Stoccarda con molti meno patemi (0-2) ed è salita in nona pozione, appena un gradino sotto Barcellona, Borussia Dortmund e Aston Villa. Sono loro, al momento, le due italiane più accreditate per prendersi la qualificazione diretta, ma considerando il valore della Juve e la risalita del Milan, il calcio nostrano può sorridere e sperare di andare agli ottavi con un bel gruppetto.
Inter – Arsenal 1-0: i nerazzurri soffrono, ma vincono con un rigore di Calhanoglu
Tre punti pesantissimi quelli conquistati dall’Inter, seppur al termine di una serata di grande sofferenza. I campioni d’Italia, infatti, nonostante l’ottimo avvio (traversa di Dumfries dopo appena 2’), hanno finito per farsi schiacciare dagli inglesi, tanto da chiudere con uno score piuttosto indicativo: 20 tiri a 7 complessivi in favore dei Gunners, superiori anche nel possesso palla (63%) e negli expected goal (2.22 a 1.19). Fortunatamente per loro, però, l’unico dato che conta davvero è nerazzurro e riguarda i gol segnati, uno solo in questo caso, ma sufficiente per portarsi a casa l’intero bottino. Nel primo tempo, a dire il vero, c’era stato molto più equilibrio e l’Inter era riuscita anche a portarsi in vantaggio con Calhanoglu, infallibile dal dischetto dopo un tocco di mano di Merino (45+3’). Sembrava il preludio a una ripresa di difesa e ripartenze; invece, la squadra di Inzaghi non è quasi mai riuscita ad andare in contropiede, finendo per accettare la superiorità tecnica dei Gunners e concentrarsi solo ed esclusivamente sul mantenimento del risultato. Missione compiuta grazie a una grande prova di Pavard, De Vrij e Bisseck, insuperabili nonostante le tante insidie procurate dall’Arsenal, bello da vedere ma poco concreto, mentre a livello creativo spicca Calhanoglu e non solo per il rigore di cui sopra.
L’Inter ha chiuso la sua quarta partita in Champions senza subire gol, unica a riuscirci assieme all’Atalanta (che però ne ha segnato uno in meno), confermando il clamoroso paradosso di questo inizio di stagione, che la vede ermetica in Europa e fragile in Italia. Questione di testa, non di uomini, perché ieri Inzaghi (proprio come con Stella Rossa e Young Boys) s’è permesso il lusso di lasciare a riposo diversi titolari come Bastoni, Mkhitaryan, Dimarco, Thuram e Barella, oltre che di sostituirne altri a gara in corso (Lautaro e Calhanoglu). Domenica contro il Napoli, insomma, il tecnico potrà rispondere a Conte con un bel grado di freschezza, ma con la pancia piena dopo questa vittoria meno bella del previsto, ma estremamente importante.
Inzaghi: “Grandi risposte da chi gioca meno, ora non fermiamoci!”
“Ho ricevuto risposte importanti da chi gioca meno, quando parliamo di 23 titolari non lo diciamo tanto per dire – il pensiero di Inzaghi -. La vittoria è importantissima, loro sono stati molto intensi, ci hanno creato problemi dai calci da fermo e, onestamente, devo dire che l’Arsenal è stato uno degli avversari migliori con cui abbiamo giocato. È motivo d’orgoglio aver affrontato benissimo City e Arsenal, stiamo mantenendo una buonissima media ma mancano ancora quattro partite: le prossime due con Lipsia e Leverkusen saranno molto impegnative. La squadra ha mostrato compattezza, quando sei in un club come questo non scegli la competizione, miri solo a fare più partite possibili sempre. Sono contento della solidità che abbiamo mostrato, adesso però non ci dobbiamo fermare”.
Stoccarda – Atalanta 0-2, Gasperini: “Abbiamo vinto con personalità”
Serata di festa anche per l’Atalanta, uscita da Stoccarda con 3 punti che alimentano il sogno della qualificazione diretta. La Dea in versione Europa si conferma corsara e dopo la vittoria sullo Shakhtar, ecco quella sul campo dei tedeschi grazie ai gol di Lookman (51’) e, udite udite, Zaniolo (88’), al primo centro con la maglia nerazzurra. La squadra di Hoeness aveva suscitato un’impressione enorme nella vittoria sulla Juve del turno precedente; dunque, erano in molti a pensare che l’Atalanta, peraltro reduce dal partitone di Napoli, potesse andare in difficoltà, invece ha approcciato benissimo la partita, sfiorando il vantaggio già nel primo tempo in diverse occasioni. La gioia è stata solo rimandata a inizio ripresa, quando De Ketelaere, subentrato pochi minuti prima al posto di Pasalic, s’è inventato la serpentina che ha mandato in buca Lookman, confermando un’intesa di coppia davvero invidiabile. Da lì in poi Gasperini ha gestito al meglio le forze, senza rinunciare a pungere negli spazi: così è arrivato anche il gol di Zaniolo, i cui progressi appaiono piuttosto evidenti.
“Noi siamo venuti qui con ambizione, ma di lì a vincere ce ne passa – il commento soddisfatto del tecnico -. Questi sono campi difficili, lo Stoccarda aveva vinto a Torino contro la Juventus. È il modo in cui è arrivata questa vittoria che ci dà fiducia, l’abbiamo ottenuta con personalità, anche se forse abbiamo sofferto nel finale. Ho visto tante cose buone, per noi queste partite sono motivo di crescita, l’esperienza dell’anno scorso ci ha dato tanta consapevolezza in più. Scudetto? Oggi non siamo pronti per vincerlo, ma ci auguriamo di riuscire a crescere e a inserirci nella lotta”.