Diciamo la verità: l’incontro del vicepresidente del Csm in quota leghista Fabio Pinelli a Palazzo Chigi proprio nei giorni in cui infuria la bufera tra la premier Giorgia Meloni e la magistratura non è stata esattamente un’idea geniale. Ma, al contrario, una mossa che ha generato nuovi sospetti e che è apparsa subito irrispettosa nei confronti del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che del Csm è il presidente e che è stato avvisato di una visita a dir poco inusuale solo qualche minuto prima che avvenisse. Pinelli non è nuovo alle gaffes e pensa che il suo avvicinamento alla Lega lo metta al riparo da ogni tensione. In realtà è vero il contrario. Il vicepresidente del Csm dovrebbe essere e venire percepito come figura terza ma Pinelli non sa nemmeno che cosa sia la terzietà e non se ne cura. E’ certamente un segno del degrado dei tempi ma di personaggi come lui se ne farebbe molto ma molto volentieri a meno. Subito giù dalla torre, anche se per non essere ipocriti corre l’obbligo di dire che una pessima figura non l’ha fatta solo lui ma anche la premier.
Csm, Fabio Pinelli e l’insostenibile leggerezza di un vicepresidente che colleziona gaffes e non conosce il galateo verso il Quirinale
Pessima figura e sgarbo istituzionale del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che, mancando di rispetto al Capo dello Stato, ha fatto visita alla premier avvisando solo in extremis Mattarella proprio nei giorni in cui infuria la bufera tra la Meloni e la magistratura