Il Diavolo fa visita agli dèi. Nessuna blasfemia, solo un incipit un po’ colorito per presentare Real Madrid-Milan, nel quale i rossoneri, appunto, andranno sul campo dei campioni d’Europa. È senza dubbio questo il match-clou del martedì di Champions, se non altro per il blasone dei due club: il presente, invece, sorride molto più agli spagnoli, ma il fascino resta comunque immutato. Meno glamour, ma altrettanto delicate, le sfide di Juventus e Bologna contro Lilla e Monaco, con bianconeri e rossoblu chiamati a fare punti per non rischiare di compromettere i rispettivi cammini europei.
Real Madrid – Milan (ore 21, Sky e Now)
Parata di stelle al Bernabeu, dove andrà in scena il confronto tra i due club più vincenti del calcio europeo, quantomeno a livello di Coppe dei Campioni/Champions League. Il Real Madrid ne conta addirittura 15, il Milan si ferma a 7, per un totale di 22 trofei: numeri da urlo, anche se il record resiste quasi esclusivamente grazie ai Blancos.
L’ultimo successo del Diavolo risale al 2007, mentre gli spagnoli ne hanno vinte ben cinque nel decennio appena trascorso, compresa quella conquistata nel giugno scorso contro il Borussia Dortmund. In passato Real Madrid e Milan si affrontavano sostanzialmente alla pari, anzi ci sono stati anni in cui erano i rossoneri ad essere favoriti: oggi, per evidenti motivi, non è più così e la trasferta madrilena sa tanto di “mission-impossible”.
Il Diavolo ha il dovere di provarci, se non altro per onorare la sua storia, ma è chiaro che le probabilità di fare il colpaccio sono piuttosto basse, anche se il Madrid attuale non attraversa certo il suo momento migliore. Ancelotti è scivolato a meno 9 dal Barcellona e la gara rinviata di Valencia c’entra relativamente: i punti di distacco erano comunque tanti, figli del clamoroso 0-4 con cui il Barça ha passeggiato al Bernabeu. In Champions le cose vanno meglio, ma anche lì è arrivata una sconfitta inattesa a Lilla che impedisce ai Blancos di essere tra le migliori otto, almeno per il momento. Il Real non può nemmeno immaginare di dover ricorrere ai playoff, ragion per cui cercherà di vincere le restanti cinque partite con tutte le sue forze. Per il Milan, invece, l’obiettivo più realistico sono proprio gli spareggi, raggiungibili pure perdendo stasera: certo, Fonseca non avrebbe più margine d’errore e dovrebbe fare bottino pieno con Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria, ma espugnare Madrid è decisamente più arduo, anche se i rossoneri ci proveranno.
Fonseca: “Il Real è fortissimo, ma noi vogliamo sempre vincere”
“Si affronta una gara come questa con grande motivazione, è una grande opportunità – ha spiegato Fonseca -. Giochiamo contro la favorita per vincere la Champions League, per noi è un’occasione di crescere. Senza paura e con coraggio, possiamo fare una buona partita, io cerco sempre di trasmettere ai giocatori la voglia di vincere e anche stavolta non sarà diverso. Penso sempre al massimo, pur sapendo che il Real Madrid è una grandissima squadra. È la partita tra i due club che hanno vinto più Champions League, speriamo di offrire uno bello spettacolo alle persone a cui piace il calcio. Affrontare Ancelotti è sempre speciale, sono un suo grande fan, sia come allenatore che come persona. È un esempio per tutti noi, sarà una motivazione e un grande motivo d’orgoglio. Leao? Io so ciò che è importante per me e per la squadra. È normale per voi parlare di queste situazioni, ma io devo seguire la mia strada”.
Ancelotti: “Partita speciale, ma ho poca voglia di parlarne dopo la tragedia di Valencia”
“Per me sarà una partita speciale per i miei trascorsi – ha ammesso Ancelotti -. Penso che sarà una gara molto bella, il Milan non è partito bene, ma è una squadra molto pericolosa che ha grande qualità, ha molto potenziale, però ancora non è riuscito a tirarlo fuori tutto. Noi siamo alla ricerca della continuità e sono sicuro che la troveremo presto”. Ma il tema portante della conferenza è stato la tragedia che ha colpito Valencia e l’intera regione, argomento molto sentito in Spagna e dallo stesso tecnico del Real Madrid. “È passata una settimana da questa tragedia, siamo tristi… questa è l’emozione che proviamo, siamo molto vicini a tutti i paesi colpiti. Spero che questa situazione possa risolversi presto e in questo senso spero possiate capire che parlare di calcio è molto complicato. Facciamo parte di questo Paese e tutto questo ci tocca molto. Per rispetto nei vostri confronti cercherò di essere semplice, ma non ho voglia di parlare di calcio. Per me sarà una partita molto speciale… ma cercherò di parlarne il meno possibile”.
Real Madrid – Milan, le probabili formazioni
Real Madrid (4-3-3): Lunin; Lucas Vasquez, Rudiger, Militao, Mendy; Valverde, Tchouameni, Bellingham; Rodrygo, Mbappé, Vinicius
In panchina: Fran Gonzalez, Modric, Guler, Camavinga, Endrick, Vallejo, Ceballos, Fran Garcia, Jacobo, Diaz
Allenatore: Ancelotti
Indisponibili: Carvajal, Alaba, Courtois
Squalificati: nessuno
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Musah, Pulisic, Leao; Morata
In panchina: Sportiello, Torriani, Calabria, Chukwueze, Pavlovic, Terracciano, Loftus-Cheek, Okafor, Camarda, Abraham
Allenatore: Fonseca
Indisponibili: Florenzi, Bennacer, Gabbia, Jovic (non in lista), Jimenez (non in lista), Vos (non in lista)
Squalificati: nessuno
Lilla – Juventus (ore 21, Sky e Now)
Il resto del martedì vivrà sul confronto Italia-Francia, a cominciare dalla trasferta juventina in casa del Lilla. Sulla carta si tratta di un impegno alla portata, almeno a guardare la classifica della Ligue 1 che vede “Les Dogues” (i cani, dal simbolo del loro logo) al quarto posto, staccati di 8 punti dal PSG capolista.
Attenzione però a farsi ingannare dalle fredde statistiche, perché la squadra di Bruno Genesio, 58enne con origini calabresi, ha già saputo battere Mourinho, Ancelotti e Simeone, eliminando il primo nei preliminari estivi e sconfiggendo gli altri due nella fase a gironi. E dire che la Champions dei francesi era cominciata con una brutta sconfitta a Lisbona (2-0 dallo Sporting), ma i successi con Real Madrid (1-0) e Atletico (3-1 al Civitas Metropolitano) hanno rimesso in piedi la situazione. Per la Juve, invece, il discorso è opposto: i bianconeri hanno cominciato fortissimo sconfiggendo Psv e Lipsia, poi però hanno subìto una dura lezione dallo Stoccarda, molto più di quanto non dica lo 0-1 finale. Molto della qualificazione diretta passa da questa sera, visto che il calendario è quantomeno in salita: Thiago Motta, nelle prossime quattro partite, dovrà vedersela con Aston Villa (a Birmingham), Manchester City, Club Brugge (in Belgio) e Benfica, dunque avrà una sola gara “abbordabile” a fronte di tre piuttosto complesse (quella contro Guardiola addirittura proibitiva). La vittoria di Udine ha riportato serenità nell’ambiente, galvanizzato anche dalla sconfitta del Napoli, ora però serve dare continuità e andare alla sosta per le Nazionali con altre due vittorie, una stasera e l’altra nel derby contro il Torino di sabato sera.
Thiago Motta: “Rispettiamo il Lilla, ma siamo qui per fare risultato”
“Tutte le partite sono importanti e noi come Juventus vogliamo vincere sempre – il pensiero di Thiago Motta -. La cosa più importante è cercare di migliorare sempre, il Lille ha grande fiducia, vogliamo affrontarlo in condizione ottimale e dare qualcosa in più del nostro massimo. Si impara sempre e si migliora sempre, bisognerà scendere in campo determinati per fare una grande prestazione. Loro sono in fiducia, ma stiamo bene anche noi. Loro giocano molto bene collettivamente e anche a livello difensivo sono molto solidi. Non sono sorpreso dai loro risultati, perché conosco la bravura del loro allenatore, saranno un avversario molto interessante da affrontare. Saremo concentrati e determinati per fare una grande gara, non ci sono favoriti durante una partita. Vlahovic? Dusan è in forma e sta lavorando bene dall’inizio della stagione, ora deve continuare a fare qualcosa in più per aiutare la squadra”.
Lilla – Juventus, le probabili formazioni
Lilla (4-2-3-1): Chevalier; Mandi, Diakité, Alexsandro, Gudmundsson; André, Bouaddi; Zhegrova, Angel Gomes, Sahraoui; David
In panchina: Caillard, Mannone, Bakker, Mukau, Fernandez Pardo, Bayo
Allenatore: Genesio
Indisponibili: Umtiti, Santos, Bentaleb, E. Mbappé, Cabella, Haraldsson, Meunier, Touré, Ismaily, André Gomes (non in lista)
Squalificati: nessuno
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Kalulu, Cabal; Thuram, Locatelli; Conceiçao, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic
In panchina: Perin, Pinsoglio, Savona, Rouhi, McKennie, Fagioli, Douglas Luiz, Mbangula, Adzic, Weah
Allenatore: Thiago Motta
Indisponibili: Milik, Bremer, Nico Gonzalez
Squalificati: Danilo