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Risparmio, monito di Mattarella su diseguaglianze. Panetta: “Tagliare ancora i tassi e ridurre il debito”. Giorgetti difende la manovra

Alla 100esima edizione della giornata del risparmio Giorgetti ha detto: “mercati e le agenzie di rating ci promuovono”. Panetta spinge le fusioni bancarie. Patuelli: “Troppe tasse sul risparmio, va all’estero”

Risparmio, monito di Mattarella su diseguaglianze. Panetta: “Tagliare ancora i tassi e ridurre il debito”. Giorgetti difende la manovra

La tutela del risparmio è fondamentale per il futuro dell’Italia. È questo il messaggio lanciato nel corso della 100a edizione della Giornata Mondiale del Risparmio organizzata da Acri che si è tenuta questa mattina a Roma. “1924-2024. Cento anni di cultura del risparmio” era il tema centrale dell’evento aperto dal presidente dell’Acri Giovanni Azzone, durante il quale sono intervenuti il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Azzone ha ricordato come in Italia il risparmio sia “prevalentemente fermo sui conti correnti”, mentre Patuelli ha affermato la necessità di agevolarlo “distinguendolo dalla speculazione”. “Il flusso annuo di risparmio privato supera oggi i 400 miliardi, un quinto del reddito nazionale. Solo parte di esso, tuttavia, finanzia gli investimenti in Italia”, ha invece detto il numero uno di Bankitalia, mentre il ministro Giorgetti ha sottolineato la necessità di “mobilitare il risparmio privato”, per contribuire ai bisogni del Paese. Riferendosi all’Europa e, senza parlare direttamente dell’operazione Unicredit-Commerzbank, il ministro ha aggiunto: “una Unione dei mercati dei capitali non potrà mai essere davvero compiuta se i principali operatori di mercato, le banche, non potranno operare liberamente nel mercato europeo, con dimensioni ad esso adeguate”. A chiudere l’evento l’intervento del Capo dello Stato, secondo cui la lotta all’inflazione e la tutela del risparmio “sono impegni prioritari per qualsiasi Stato e, in particolare, per la nostra Repubblica”.

Mattarella: “Il risparmio è un valore per il futuro del Paese”

“Quello che appare evidente è la natura stessa di bene individuale e collettivo allo stesso tempo rappresentato dal risparmio, risorsa per il futuro, questa è la seconda caratteristica che gli è propria. L’inserimento in Costituzione del tema risparmio è esso stesso valore per il futuro delle famiglie e del Paese”. Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo alla Giornata mondiale del risparmio. 

Secondo il Capo dello Stato, “occorre alimentare la fiducia dei cittadini, con tutele dirette per risparmiatori e utilizzatori dei servizi finanziari. Il ruolo delle banche e di tutti gli intermediari nel raccogliere le sfide dell’innovazione – specie digitale – senza perdere di vista le esigenze di tutti i cittadini è essenziale, per proteggere il risparmio”. “Incoraggiare il risparmio, per rifarci alla previsione costituzionale, significa incentivarlo – ha sottolineato – come fonte importante del processo economico”.

“L’innovazione ha trasformato anche gli strumenti finanziari adoperati per la gestione del risparmio, rendendoli più efficaci, ma anche più complessi da comprendere e da gestire, con esposizione a truffe, esclusione; e con difficoltà a riconoscere e esercitare i propri diritti. Ecco perché – ha rimarcato ancora Mattarella – l’educazione finanziaria è oggi determinante per l’esercizio di uno dei diritti di cittadinanza in grado di concorrere ad aumentare l’inclusione e, in generale, il benessere finanziario dei cittadini”.

La lotta all’inflazione, la tutela del valore reale dei risparmi sono impegni prioritari per qualsiasi Stato e, in particolare, per la nostra Repubblica” ha aggiunto il capo dello Stato. E ancora: “Le iniziative per incoraggiare il risparmio sono, dunque, ancora necessarie e benvenute. La prima condizione è che sia possibile risparmiare a livello individuale. Oggi – ce lo dicono i dati della Banca d’Italia – il 50% della popolazione italiana continua a non essere in grado di risparmiare. Con gravi disuguaglianze, e l’aumento della povertà rischia di perpetuare questa condizione nel tempo”.

Giorgetti: Italia promossa da agenzie di rating, banche operino liberamente in Ue”

“Un contesto politico stabile e una politica fiscale prudente stanno dando i loro frutti, favorendo le prospettive di crescita dell’Italia, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aprendo il suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio. ”Le ultime aste – ha detto Giorgetti – hanno evidenziato che la domanda per i nostri titoli di Stato è robusta; lo spread si è ridotto in modo significativo; i mercati e delle agenzie di rating promuovono l’azione del Governo”. 

Senza citare direttamente l’operazione Unicredit-Commerzbank, Giorgetti ha lanciato un messaggio chiaro alla Ue e forse anche alla Germania: “una Unione dei Mercati dei Capitali non potrà mai essere davvero compiuta se i principali operatori di mercato, le banche appunto, non potranno operare liberamente nel mercato europeo, con dimensioni ad esso adeguate”, ha detto il ministro. “Nell’Unione Bancaria, e in generale nella regolamentazione bancaria europea, occorrerà dare alla competitività attenzione pari a quella che negli anni passati abbiamo giustamente attribuito alla stabilità” ha auspicato. “Non si sta suggerendo di sottovalutare la lezione della Grande Crisi Finanziaria, bensì di tenere presente che – come abbiamo ricordato, anche in sede europea a fronte di rischi di disparità competitiva internazionale – stabilità e crescita sono due lati della stessa medaglia; non vi può essere l’una senza l’altra.

“Giorgetti: “Debito tornerà su un sentiero realistico di discesa”

Tornando all’Italia, Giorgetti ha detto: “Il Governo con il Piano strutturale di bilancio di medio termine, in una logica di prudenza guiderà la politica fiscale del Paese nei prossimi cinque anni sostenendo il sistema economico e “riportando il debito pubblico su un sentiero realistico di discesa”. Negli ultimi due anni, ha aggiunto, “la nostra azione è stata guidata – e continuerà ad esserlo – dall’obiettivo di ridurre le incertezze e trarre il massimo dalle opportunità”.

Il titolare di via XX Settembre ha poi sottolineato l’importanza delle garanzie pubbliche al credito che devono continuare a svolgere “un ruolo di supporto” ma con una “logica selettiva” e complementare alla valutazione delle banche, sostenendo che tali strumenti sono necessari specie per le Pmi che hanno beneficiato di gradi di copertura molto elevati in questi anni.  È indispensabile preservare una stabile complementarità tra la misura della garanzia pubblica, — seppur più contenuta rispetto ai più elevati livelli di copertura media del periodo emergenziale– ed una costante e mirata opera di valutazione del merito creditizio nei confronti del mondo delle imprese” ha affermato il ministro. 

Giorgetti si è infine detto disponibile a una “revisione del protocollo Mef-Fondazioni” e si è detto consapevole “dell’elevato rischio” che le criptovalute rappresentano per i risparmiatori. 

“Di fronte all’innovazione digitale, è necessario che i risparmiatori siano consapevoli, e sappiano apprezzare i rischi e specialmente siano in grado di distinguere tra gli investimenti che, pur nella loro rischiosità, finanziano progetti tangibili e altre forme di investimento, quali ad esempio le criptovalute, il cui valore è del tutto scollegato a beni o risorse economiche sottostanti e presentano un elevatissimo livello di rischio”. Secondo il ministro, la recente regolamentazione europea aiuterà a distinguere e orientare i risparmiatori in questo nuovo terreno, ma nessuna legislazione e vigilanza può essere più efficace di, né sostituirsi a, decisioni individuali consapevoli”.

Panetta: “Servono ulteriori tagli dei tassi da parte della Bce” 

“Il flusso annuo di risparmio privato supera oggi i 400 miliardi, un quinto del reddito nazionale ma solo parte di esso finanzia gli investimenti in Italia”, ha sottolineato il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento alla 100esima giornata mondiale del risparmio. “Nel quinquennio precedente la pandemia le risorse interne impiegate all’estero erano in media il 2,5% del PIL; se utilizzate per finanziare capitale produttivo in Italia, avrebbero accresciuto gli investimenti di quasi un quinto”, ha sottolineato.

Secondo Panetta, “la solidità dell’economia reale è la prima tutela del risparmio. Negli ultimi anni l’economia italiana ha mostrato incoraggianti segni di miglioramento. Preoccupano adesso le tendenze di più lungo periodo: i conflitti, la frammentazione del commercio globale, le divisioni in blocchi, la decrescita demografica”, ha detto.

La stretta monetaria decisa dalla Bce dopo lo shock energetico ha ridotto rapidamente l’inflazione, ma “le condizioni monetarie rimangono restrittive, e richiedono ulteriori riduzioni“, ha affermato, avvertendo che ora “occorre porre attenzione alla fiacchezza dell’economia reale”: in assenza di una ripresa sostenuta, si correrebbe il rischio di spingere l’inflazione ben sotto l’obiettivo” del 2%, una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata”. Poco prima dell’intervento del Governatore, l’Eurostat ha diffuso le stime flash sull’inflazione annuale dell’area euro, che ad ottobre dovrebbe attestarsi al 2,0%, in aumento rispetto all’1,7% di settembre. In Italia, invece, secondo le stime preliminari dell’Istat, ad ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato una variazione su base mensile nulla ed è aumentato dello 0,9% su base annua, dal +0,7% del mese precedente.

Tornando alla giornata del risparmio. Panetta ha affermato: “L’economia europea rimane fiacca; pesano i tassi di interesse reali ancora elevati e il venir meno degli stimoli fiscali degli anni scorsi. L’economia italiana ne sta risentendo”, ha detto il numero uno di via Nazionale, citando le cause della bassa crescita italiana, fra cui “scarsa capacità innovativa e pochi investimenti” e “un sistema produttivo frammentato e orientato verso comparti tradizionali”, debolezze amplificate dall’alto debito pubblico e dalla spesa per interessi. 

Panetta sulle banche: “Verso operazioni di fusione, anche su base transfrontaliera”

Parlando del sistema bancario, nelle settimane in cui gli occhi dell’Europa sono puntati sull’operazione Unicredit Commerzbank, Panetta ha detto: “In prospettiva, l’elevata dotazione patrimoniale e la prevedibile riduzione della redditività potranno spingere le banche verso operazioni di concentrazione, anche su base transfrontaliera”, ha detto Panetta. “È un passaggio che dovrà avvenire innalzando l’efficienza, creando intermediari forti, redditizi, in grado di meglio servire l’economia reale”, ha sottolineato. 

Panetta: “Essenziale creare un titolo europeo privo di rischio”

Nell’Unione europea resta necessaria “la creazione di un mercato dei capitali”. E “la condizione per conseguire questo obiettivo, non l’unica, ma la più importante, è l’introduzione di un titolo europeo privo di rischio, essenziale per lo svolgimento delle principali attività tipiche dei mercati finanziari”. 

Patuelli (Abi) lancia l’allarme: “Troppe tasse sul risparmio”

Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli  ha invece posto l’accento sull’elevata tassazione che colpisce il risparmio.  

“Il risparmio degli italiani, quando “ben collocato tramite le banche è e sarà sempre più determinante fattore di sviluppo e di occupazione e di sottoscrizione del debito pubblico”. Ma il risparmio “va meglio tutelato, anche perché i prestiti si fanno con la stabile liquidità derivante dal risparmio ben investito”. E al momento in Italia “vetuste leggi fiscali, molto antecedenti alle nuovissime tecnologie e all’intelligenza artificiale, dispongono ancora uguale tassazione per il risparmio e per la speculazione“, ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, nel suo intervento alla 100esima giornata mondiale del risparmio, organizzata a Roma dall’Acri. L’articolo 47 della Costituzione, ha ricordato “recita: ‘la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme’”.

“Occorre che la Repubblica tuteli meglio la stabilità degli investimenti del risparmio sia in strumenti basati sulla liquidità, sia in azioni. Il risparmio investito in azioni di società – ha proseguito il presidente dell’Abi – subisce una tassazione di ben oltre la metà del reddito lordo prodotto, assommandosi la ‘cedolare secca’ del 26% sul reddito netto già gravato dall’Ires del 24% e dalle addizionali regionali e comunali, dal 4,5% circa dell’Irap, dall’Imu e dall’imposta di bollo”. Quest’ultima, secondo Patuelli, “è una patrimoniale da abolire”.

“Nella stessa Unione Europea, finché non ci sarà l’unità anche delle regole fiscali, vi è e vi sarà forte concorrenza fra gli Stati per attrarre il risparmio e i capitali. La pesante tassazione esistente in Italia spinge tante volte i risparmiatori italiani ad investire all’estero. Occorre correggere presto tutto questo – è l’invito del presidente dell’Associazione bancaria italiana – perché la tutela dei risparmiatori è una necessità etica e strategica per l’Italia. Occorre meglio regolamentare le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale anche a tutela del risparmio: è indispensabile e urgente un nuovo costituzionalismo digitale”.

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