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Barometro delle guerre: Israele, un’altra strage a Gaza. Tregua con Hezbollah? Russia-Ucraina, Mosca frena sui negoziati con Kiev

Nuovo attacco aereo di Israele, un’altra strage a Gaza. Onu e Ue reagiscono alla messa al bando dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi da parte della Knesset. Intanto, ecco cosa sta succedendo in Ucraina e le mosse del Cremlino

Barometro delle guerre: Israele, un’altra strage a Gaza. Tregua con Hezbollah? Russia-Ucraina, Mosca frena sui negoziati con Kiev

Una nuova strage a Gaza. Un nuovo attacco aereo di Israele ha provocato la notte scorsa la morte di decine di persone in un edificio residenziale di 5 piani nella città settentrionale di Beit Lahia. Il bilancio provvisorio sarebbe di almeno 93 morti e moltissimi feriti. Circa 40 persone sarebbero ancora disperse sotto le macerie. Il direttore dell’ufficio stampa governativo gestito da Hamas lo ha definito un “orribile massacro contro civili, bambini e donne”. Nazioni Unite e Ue reagiscono alla messa al bando dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi da parte della Knesset: “Conseguenze devastanti”.

Israele, tregua con Hezbollah?

Intanto, il ministro israeliano dell’Energia, Eli Cohen, membro del gabinetto di sicurezza, ha riferito che all’interno del gabinetto sono in corso discussioni sui termini di una tregua con Hezbollah nel Sud del Libano. “Ci sono discussioni, penso che ci vorrà più tempo”, ha detto alla radio pubblica israeliana. La televisione israeliana Channel 12 ha riportato ieri sera le discussioni tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e un numero limitato di funzionari israeliani riguardo a una tregua di 60 giorni. Israele esige in particolare il ritiro degli Hezbollah a Nord del fiume Litani, lo spiegamento dell’esercito libanese lungo il confine israeliano, un meccanismo internazionale di intervento e di applicazione della tregua, nonché la garanzia che Israele mantenga la sua azione di libertà in caso di minacce, secondo il canale.

“Grazie a tutte le operazioni (dell’esercito) degli ultimi mesi e soprattutto delle ultime settimane, si parla di un accordo diplomatico, e Israele può arrivare a queste discussioni da una posizione di forza dopo che l’intera leadership di Hezbollah è stata eliminata e che più di 2.000 infrastrutture terroristiche di Hezbollah sono state colpite in modo significativo”, ha affermato Cohen, ex ministro dell’Intelligence.

Secondo i media israeliani, il consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, Brett McGurk, e Amos Hochstein, il suo inviato speciale, dovrebbero lasciare gli Stati Uniti oggi per incontrare il primo ministro israeliano e altri funzionari israeliani per discutere le condizioni per un accordo di possibile cessate il fuoco con Hezbollah.

Ucraina, cosa sta succedendo?

L’Ucraina e la Russia hanno avviato negoziati in via preliminare per porre fine agli attacchi contro le reciproche infrastrutture energetiche: lo riporta il Financial Times. Ma il Cremlino frena: “False le notizie di negoziati con Kiev”. Le forze russe hanno lanciato sull’Ucraina la notte scorsa un missile non identificato e 62 droni di vario tipo, inclusi velivoli kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev. Inoltre, la Procura generale in Georgia ha annunciato di avere aperto un’inchiesta su possibili frodi nelle elezioni di sabato scorso, vinte – secondo i dati ufficiali – dal partito di governo “Sogno Georgiano” ma contestate dalle opposizioni.

Nel mentre, oggi il presidente ucraino, Volodymir Zelensky ha scritto, al termine del Consiglio nordico al quale ha partecipato a Reykjavik, in Islanda che “la Danimarca, l’Islanda, la Norvegia, la Finlandia e la Svezia sono pronte ad aumentare il loro sostegno alla nostra difesa”. E ancora: “Abbiamo discusso di come fornire all’Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea, tra cui i Patriot – ha proseguito Zelensky -. Abbiamo concordato di aumentare la produzione di difesa sia in Ucraina sia presso i nostri partner. Tutti i partner nordici hanno sostenuto il Piano della Vittoria dell’Ucraina, punti chiari che rafforzano la nostra capacità di avvicinare una pace giusta”.

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