Le borse europee chiudono una seduta di umore instabile, tra risultati trimestrali in chiaroscuro e l’andamento contrastato di Wall Street.
Piazza Affari cede lo 0,26% e arretra a 34.925 punti base, trascinata in negativo principalmente da Stellantis -2,41, con il settore auto scosso su più fronti e il taglio delle stime da parte del broker Intermonte. Inoltre, la Commissione europea ha confermato come definitivi i dazi aggiuntivi fino al 35,3% sulle importazioni delle auto elettriche cinesi e la decisione sarà pubblicata domani sulla Gazzetta ufficiale Ue, mentre i dazi entreranno in vigore giovedì.
Nel resto del continente vanno giù Madrid -0,9% e Zurigo -1,19%, Londra segna -0,81%, Parigi -0,61%, Francoforte -0,25%.
Riflettori su Hsbc, Bp e Ford
In Europa hanno occupato la scena, tra gli altri, i conti di due big quotate a Londra: il colosso bancario Hsbc (+3,12%) e il gigante petrolifero Bp (-4,97%), con le performance giornaliere che rispecchiano il giudizio sul trimestre da parte del mercato. A New York, Ford perde il 9% in scia agli utili dei nove mesi mostrati ieri, mentre McDonald’s si difende poco oltre la parità nonostante il secondo calo consecutivo delle vendite trimestrali.
Quando anche i mercati Usa saranno chiusi verranno resi noti gli attesi numeri della casa madre di Google, Alphabet (+1,31%), la prima delle Magnifiche sette ad alzare il velo sul bilancio del periodo.
La settimana sarà ricca, inoltre, di dati macroeconomici e quest’oggi hanno fatto da apripista le offerte di posti di lavoro negli Stati Uniti, scese a settembre al livello più basso in oltre 3 anni e mezzo, mentre i dati di agosto sono stati rivisti al ribasso, indicando un notevole allentamento delle condizioni del mercato del lavoro.
In Europa il sentiment dei consumatori tedeschi è aumentato più del previsto a novembre, passando a -18,3 punti da un -21,0 (leggermente rivisto) del mese precedente.
Treasury decennale oltre il 4,3%, il mercato scommette su Trump
Prosegue intanto la corsa dei rendimenti dei T-Bond (il tasso decennale è al 4,316%), sulle attese di una possibile vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. Il mercato sembra scommettere sul Tycoon, nonostante i sondaggi diano un testa a testa con Kamala Harris. Il fatto che Trump possa tornare alla Casa Bianca e che i Repubblicani possano conquistare una solida maggioranza al Congresso, pesa sui Treasury, per il rischio di un aumento del debito pubblico.
Nell’azionario Trump Media & Technology Group ha toccato ieri i massimi da giugno e i guadagni proseguono nella seduta odierna.
Beneficia del clima elettorale anche il bitcoin, ai massimi da giugno sopra i 71 mila dollari.
Dollaro tonico, risplende l’oro
Il dollaro si mantiene intonato, soprattutto contro lo yen (153,5), con il Giappone sprofondato nell’incertezza politica dopo le elezioni. L’euro vede indebolirsi leggermente il cambio in area 1,079.
L’istantanea sulle materie prime non suggerisce cambi di passo clamorosi per il petrolio. Il greggio, dopo il tonfo del 6% circa di ieri, è poco mosso: il Wti tratta intorno a 67 dollari al barile e il Brent a 70,6 dollari.
Riprende quota e torna in zona record invece l’oro, che attualmente mostra un prezzo di 2.766,19 dollari l’oncia.
Piazza Affari, bene Stm in attesa dei giganti Usa
In Piazza Affari tra le blue chip migliori del listino oggi c’è Stm, +1,6%, in attesa che le big tech comincino a presentare le trimestrali.
Riprende i sensi Iveco, +0,78%, dopo il tonfo di ieri. A fornire ossigeno al titolo hanno contribuito le indiscrezioni del Sole 24 ore secondo il quale Iveco è in trattative per partecipare alla mega commessa per i nuovi carri dell’esercito italiano con la neonata jv Leonardo-Rheinmetall. Leonardo cede invece lo 0,72%.
La stabilità del petrolio consente un recupero a Tenaris +1,68%, miglior titolo del Ftse Mib.
Bene le banche: Intesa +1,18%, Unicredit +0,82%, Bper +0,93%.
In fondo al listino, oltre a Stellantis c’è Pirelli -1,78%.
Arretrano Erg -2,2% e Moncler -1,85%. Debolezza per le utility, con i realizzi che penalizzano soprattutto Hera -1,47%.
Spread in rialzo, salgono i tassi
Tensioni si sono registrate oggi anche sui titoli di Stato della zona euro e i Btp pagano pegno.
Lo spread tra decennale italiano e decennale tedesco sale infatti a 122 punti base e i rendimenti crescono. Il titolo tricolore è indicato stasera al 3,56%.