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Boeing vede rosso per 6,17 miliardi di dollari. I lavoratori rifiutano l’accordo, lo sciopero continua

Perdite in tutti i settori del colosso aerospaziale, il neo ad Kelly Ortberg sottolinea la necessità di un “fondamentale cambio culturale”. Intanto Lufthansa punta su AirBaltic mentre deve chiudere con Ita Airways

Boeing vede rosso per 6,17 miliardi di dollari. I lavoratori rifiutano l’accordo, lo sciopero continua

Boeing non vedeva un trimestre così dal tempo del Covid. Il produttore aerospaziale ha chiuso i conti al 30 settembre con un rosso di 6,17 miliardi di dollari, il peggiore dal 2020. Il neo amministratore delegato Kelly Ortberg, nell’annunciare i risultati, ha sottolineato la necessità di un “fondamentale cambio culturale. La leadership, da me in giù, ha bisogno di esser integrata con l’attività e con coloro che disegnano e producono i nostri prodotti”.

Il fatturato nel trimestre si è attestato a 17,8 miliardi di dollari contro i 18,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, sotto le stime degli analisti e ha registrato uscite di cassa per 2 miliardi di dollari nel trimestre, che si sono aggiunte agli 8,2 miliardi di dollari dei due trimestri precedenti e il cash flow operativo è risultato negativo per 1,3 miliardi. Il debito consolidato è fermo a 57,9 miliardi di dollari contro i 57,7 miliardi dello scorso anno.

Ieri sera il titolo Boeing ha chiuso a 57,06 dollaru negli Usa in calo dell’1,76%. Nelle ore europee mostra una quotazione di 152,84 dollari, in calo del 2,69%. Le azioni Boeing sono scese di quasi il 40% quest’anno.

In perdita tutte le divisioni

La divisione aeroplani commerciali ha registrato una perdita operativa di circa 4 miliardi di dollari, contro i 547 milioni di dollari dell’anno precedente oltre ad avere annunciato un nuovo ritardo per il primo 777X e la fine della produzione del cargo 767. La divisione difesa e spazio di Boeing ha perso 2,38 miliardi di dollari nel trimestre, in quanto ha registrato ulteriori sforamenti dei costi per il tanker KC-46 oltre alla vicenda della navicella spaziale Starliner tornata sulla terra senza gli astronauti e altri programmi in perdita. Ortberg ha estromesso il capo della divisione, Ted Colbert, all’inizio del suo mandato di amministratore delegato.

I lavoratori rifiutano l’accordo: lo sciopero continua

Nella notte europea i lavoratori della Boeing hanno votato contro l’ultima offerta contrattuale dell’azienda e a favore per la continuazione dello sciopero. I leader del sindacato locale a Seattle hanno dichiarato che il 64% dei membri dell’Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali che hanno votato si sono opposti all’accettazione della proposta. “Dopo 10 anni di sacrifici, abbiamo ancora del terreno da recuperare e speriamo di farlo riprendendo prontamente le trattative”, ha dichiarato ieri sera John Holden, capo del distretto 751 del sindacato Iam, in un comunicato. “Questa è democrazia sul posto di lavoro e una chiara prova che ci sono conseguenze quando un’azienda maltratta i suoi lavoratori anno dopo anno”.

L’offerta rifiutata mercoledì prevedeva aumenti salariali del 35% in quattro anni. Boeing ha dichiarato che la paga media annuale dei macchinisti è attualmente di 75.608 dollari. Ma i lavoratori hanno dichiarato ai giornalisti dell’Associated Press che un punto critico è stato il rifiuto dell’azienda di ripristinare un piano pensionistico tradizionale che era stato congelato un decennio fa.

Ortberg: primo obbiettivo trovare un accordo con i dipendenti e fermare lo sciopero

Lo stallo sindacale arriva in un anno già difficile per la Boeing, che è stata al centro di diverse indagini federali dopo che un pannello di un portellone è esploso da un aereo 737 Max durante un volo Alaska Airlines a gennaio. Lo sciopero ha privato l’azienda del denaro necessario per la consegna di nuovi aerei alle compagnie aeree.

Nella sua prima presentazione pubblica, Ortberg è stato esplicito nel segnalare ciò che deve cambiare: “Dobbiamo lasciarci alle spalle il passato per fare progredire il gruppo”. Il primo obiettivo imminente è la fine dello sciopero e avviare una collaborazione con tutti i dipendenti. Ci vorrà del tempo per riportare la Boeing alla sua antica tradizione, ma con la giusta attenzione e la giusta cultura, possiamo tornare ad essere un’azienda iconica e leader nel settore aerospaziale”, ha detto Ortberg in un messaggio inviato ai dipendenti

Lufthansa punta al 10% della lettone AirBaltic

Sempre in ambito aeronautico, oggi il Corriere della Sera ha scritto che Lufthansa si sta preparando a rilevare una quota di minoranza in AirBaltic, la compagnia di bandiera della Lettonia. Il colosso tedesco, che gestisce un portafoglio di compagnie aeree dell’Europa centrale, sarebbe nelle fasi finali delle trattative per acquistare “attorno al 10%”. Secondo la società finanziaria Prudentia, AirBaltic ha un enterprise value di circa 310 milioni di euro. Se la partecipazione di Lufthansa fosse del 10% questo comporterebbe un esborso stimato di una trentina di milioni di euro per il gruppo tedesco che in queste settimane è impegnato a Bruxelles nella finalizzazione dell’investimento in Ita Airways, il vettore italiano, del quale rileverà inizialmente il 41% per 325 milioni di euro. Lufthansa non ha risposto alle richieste del Corriere. Una portavoce di AirBaltic in una e-mail non commenta e bolla le indiscrezioni come “voci e speculazioni”.

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