All’ultimo respiro. L’Inter espugna Berna in pieno recupero e ottiene una vittoria pesantissima in chiave qualificazione diretta, come dimostra la classifica che la vede al settimo posto, dunque nel novero delle “elette” destinate agli ottavi. L’Atalanta invece non è riuscita a sconfiggere la resistenza del Celtic, nonostante il predominio tecnico e le tante occasioni create, portandosi a casa un pareggio che le sta decisamente stretto, a prescindere dai 5 punti che la mettono comunque in una buona posizione.
Young Boys – Inter 0-1: Arnautovic sbaglia un rigore, poi ci pensa Thuram al 93’
Vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma con un copione molto più “pazzo” del previsto. Chi pensava che l’Inter avrebbe passeggiato in Svizzera, infatti, ha avuto una brutta sorpresa, perché la partita è stata combattuta ed equilibrata fino alla fine. A deciderla una zampata di Thuram in pieno recupero (93’), quando lo 0-0 sembrava ormai in archivio e lo Young Boys pregustava un punto inatteso e prestigioso. Alla vigilia Inzaghi aveva chiesto ai suoi di non pensare alla Juve, ma le scelte di formazione lasciavano intendere ben altro: sette cambi rispetto all’Olimpico, anche se due erano figli degli infortuni di Calhanoglu e Acerbi. Bisseck, Carlos Augusto, Taremi e Arnautovic sembravano più che sufficienti a battere gli svizzeri, decimi in classifica nel loro campionato e reduci da quattro sconfitte nelle ultime sei partite, invece la contesa si dimostrava ben più ostica del previsto. Virginius e Lakomi spaventavano Sommer, mentre l’Inter si vedeva solo nel finale di tempo con una bella combinazione Taremi-Bisseck che mandava in porta il tedesco, fermato alla grande da Von Ballmoos in uscita e con due colpi di testa di Dumfries.
La ripresa cominciava col botto: fallo di Hadjam su Dumfries e rigore per i nerazzurri, fallito malamente da Arnautovic. Inzaghi decideva di lanciare in campo i titolarissimi Lautaro e Dimarco e il rientrante Zielinski, ma era lo Young Boys a sfiorare il vantaggio con Monteiro, fermato solo da un palo clamoroso.
Nel finale, complici cambi (dentro anche Thuram e Bastoni) e stanchezza, saltavano gli schemi ed entrambe andavano vicino al gol-partita. Gli svizzeri lo sfioravano ancora con Monteiro e con Males, l’Inter con Zielinski, Bisseck e De Vrij, prima di trovarlo a un soffio dal triplice fischio con Thuram, rapace ad avventarsi sull’assist del solito Dimarco.
Inzaghi: “La squadra ha avuto un grande cuore, ci ha creduto fino alla fine”
“In Champions le partite sono tutte difficili e complicate, le ultime italiane che sono state qui avevano tutte sofferto, inoltre non è semplice abituarsi a questo campo – il pensiero di Inzaghi -. La squadra ha avuto un grande cuore, in alcuni momenti abbiamo un po’ perso le distanze, ma ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo vinto, tanto più che avevamo avuto la possibilità di passare in vantaggio anche prima. Il peso dei cambi? Dimarco, Lautaro e Thuram sono entrati bene in campo come altri giocatori domenica a Roma. Ho una rosa attrezzata e devo utilizzarla al meglio soprattutto ora che abbiamo delle defezioni e siamo all’inizio di un tour de force, adesso dovremo essere bravi a recuperare forze ed energie. Arnautovic? Gli ho parlato, era molto deluso. I rigoristi erano lui e Taremi, con la Stella Rossa aveva calciato Mehdi perché lui era stato sostituito. Gli ho detto di stare sereno e di continuare a lavorare, perché ci sta dando una grande mano”.
Atalanta – Celtic 0-0, Gasperini: “Ci abbiamo provato, dobbiamo accettare il pari”
Solo pari invece per l’Atalanta di Gasperini, fermata sullo 0-0 dal Celtic di Rodgers nonostante un evidente dominio. Ma nel calcio, si sa, non si vince ai punti come nella boxe, bensì segnando un gol in più degli avversari e la Dea non ci è riuscita.
Il rammarico è tanto, visto che avrebbe meritato una sorte migliore: le statistiche fotografano bene lo strapotere bergamasco, con il 2.33 di “expected gol” contro lo 0.26, il 66% di possesso palla e i 22 tiri totali a 4. Non è bastato per vincere, un po’ per sfortuna e un po’ per l’imprecisione davanti alla porta di Schmeichel, migliore in campo per distacco degli scozzesi.
L’occasione più clamorosa l’ha avuta Pasalic con un colpo di testa sulla traversa, dopodiché è stato un vero e proprio assedio, senza riuscire però a trovare la stoccata vincente.
“Raramente in Champions League si vede un dominio del genere: abbiamo poco da rimproverarci, il Celtic s’è difeso con energia e noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare per vincere, tranne il gol – l’analisi di Gasperini -. Siamo stati bravi a non concedere il contropiede a una squadra molto veloce. Ci accontentiamo del pareggio, ma dobbiamo comunque essere soddisfatti della prestazione. In alcune situazioni è stato bravo Schmeichel, in altre c’è stata sfortuna sul palo o tirando addosso agli avversari. Ci sono mancate un po’ di precisione, velocità e condizione, ma resto convinto che i giudizi della vigilia fossero troppo presuntuosi. Quando abbiamo vinto con lo Shakhtar sembrava avessimo battuto una squadra di terza categoria, invece l’altra sera ha perso con l’Arsenal solo su autogol. In Champions non esistono avversari deboli”.