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Juve-Lazio è il big match di oggi: Thiago non può sbagliare. Milan-Udinese: se i rossoneri non vincono Fonseca traballa

Sfide insidiose per Juve e Milan: i bianconeri non possono più perdere punti ma la Lazio non farà sconti. La panchina di Fonseca torna a rischio

Juve-Lazio è il big match di oggi: Thiago non può sbagliare. Milan-Udinese: se i rossoneri non vincono Fonseca traballa

La ruota riprende a girare. Il campionato torna con i primi anticipi dell’ottava giornata, tra cui spiccano Juventus-Lazio e Milan-Udinese (gli altri sono Como-Parma e Genoa-Bologna). Quello di Torino è un vero e proprio scontro diretto e il merito è soprattutto dei biancocelesti, il cui inizio di stagione è stato decisamente al di sopra delle aspettative. A San Siro, invece, andrà in scena la classica sfida-trappola che i rossoneri non possono sbagliare per nessun motivo, pena rischiare di perdere contatto con le prime posizioni.

Juventus – Lazio (ore 20.45, Dazn e Sky)

Il grosso delle attenzioni è rivolto allo Stadium dove Juventus e Lazio, appaiate a quota 13 punti, si giocheranno la chance di agganciare il Napoli capolista, almeno fino a domani. Difficile prevedere che tipo di gara sarà, se non altro perché la Signora sarà molto lontana da quella “tipo”: le tante assenze, infatti, costringeranno Thiago Motta a rimescolare le carte ben più di quanto avrebbe voluto. I cambi non dovrebbero però modificare le rispettive impostazioni, sin qui piuttosto diverse. I bianconeri non brillano particolarmente in fase offensiva, anche perché i 10 gol fatti (ottavo attacco del campionato assieme a Udinese, Como e Parma) sono arrivati in sole quattro partite, a fronte di ben tre 0-0. Di contro c’è una difesa di ferro, addirittura immacolata fino al minuto 88 di Juve-Cagliari, quando il rigore di Marin ha sporcato la rete di Di Gregorio per la prima volta. Tutto il contrario della Lazio (14 gol fatti e 11 subiti), che però vola soprattutto in casa: il rendimento interno è da scudetto (solo il Napoli ha fatto meglio), quello esterno da lotta salvezza (una vittoria e due sconfitte). Thiago Motta e Baroni attaccano in modo diverso (possesso palla contro verticalità), ma amano entrambi il calcio offensivo e propositivo, il che lascia immaginare una sfida a viso aperto e molto combattuta. Chi vince lancia un messaggio fortissimo alla concorrenza, chi perde rischia di allontanarsi parecchio dalle primissime posizioni, mentre un pari, evidentemente, farebbe più piacere alla Lazio che alla Juve.

Thiago Motta: “Voglio vedere la prestazione, giocare bene aiuta a vincere”

“Contro la Lazio voglio vedere la prestazione perché è quella che ti porta al risultato, non è certo una questione di estetica – ha sottolineato Thiago Motta -. Per giocare bene intendo tante cose, voglio vedere la mia squadra giocare la palla, difendersi e andare a pressare in avanti, credo ciecamente che le belle prestazioni aumentino le possibilità di vincere. Affronteremo una buona squadra, che sta bene, con un allenatore molto esperto e che ammiro tantissimo, ma siamo pronti a tutto per fare una grande partita. Purtroppo non avremo Bremer, Milik, McKennie, Koopmeiners, Gonzalez e lo squalificato Conceiçao, ma ci saranno Weah e Fagioli. Douglas Luiz? Ho parlato pochissimo con lui, ma allo stesso tempo ho visto un atteggiamento ottimo. Sta veramente bene, in questi momenti di difficoltà serve la reazione e io l’ho vista”.

Baroni: “Test di altissimo livello, ci servono personalità e ambizione”

“La squadra sta bene, andiamo ad affrontare una rivale forte, la miglior difesa d’Europa e quella che ha più possesso palla in Italia – l’analisi di Baroni -. Per noi queste sono le partite perfette per cercare di essere competitivi, un test di altissimo livello che dobbiamo affrontare con personalità. Le ambizioni vanno di pari passo con le prestazioni, noi dobbiamo pensare a lavorare a testa bassa con grande spirito. Siamo tutti ambiziosi, dai calciatori alla piazza, fino alla società. Dove possiamo arrivare? È presto per dirlo, dobbiamo rimanere equilibrati perché è questo che ti porta a raggiungere obiettivi sia individuali che di squadra. Noi viviamo di test continui e contro la Juventus dobbiamo avere il desiderio di alzare l’asticella. Il merito di tutto questo è della squadra che sta recependo la mia proposta, il mio compito è di rimanere ancorato al progetto e al lavoro”.

Juventus – Lazio, le probabili formazioni

Juventus (4-1-4-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cabal; Thuram; Cambiaso, Locatelli, Douglas Luiz, Yildiz; Vlahovic

In panchina: Perin, Pinsoglio, Danilo, Rouhi, Fagioli, Weah, Mbangula, Adzic

Allenatore: Thiago Motta

Indisponibili: Milik, Bremer, Koopmeiners, Nico Gonzalez, McKennie

Squalificati: Conceiçao, Pogba (fino a marzo 2025)

Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos

In panchina: Mandas, Furlanetto, Gigot, Patric, Pellegrini, Dele-Bashiru, Vecino, Castrovilli, Tchaouna, Noslin, Pedro

Allenatore: Baroni

Indisponibili: Lazzari

Squalificati: nessuno

Milan – Udinese (ore 18, Dazn)

Quella di San Siro non sarà certamente la sfida più attesa del weekend, ma sotto il profilo della tensione non ha nulla da invidiare alle altre. La sconfitta di Firenze ha riacceso la spia del nervosismo nell’ambiente rossonero, sia per il risultato (quarto KO in nove gare stagionali) che per le modalità con cui è avvenuto: clamorosa, infatti, l’anarchia sui due rigori (doveva calciarli Pulisic, invece se li sono presi Theo Hernandez e Abraham, peraltro sbagliandoli), il tutto a breve distanza dal caso “cooling break” dell’Olimpico, che aveva visto protagonisti Leao e il terzino francese (ci risiamo). Insomma, l’ambiente è tutt’altro che sereno e un risultato negativo con l’Udinese non migliorerebbe certo le cose, sia per Fonseca che per i giocatori. Il tecnico, rispetto alla sosta precedente, non è più a rischio esonero, ma anche lui sa bene come le prossime partite potrebbero rivelarsi decisive per il suo progetto. Udinese, Bruges e Bologna necessitano di 9 punti, pena complicare il percorso in Champions (ma di questo parleremo tra qualche ora) e in campionato, dove l’obiettivo dichiarato è lo scudetto. I fatti di Firenze non gli sono andati giù e la formazione odierna lo rispecchia più di tante parole (su tutti l’esclusione di Leao), il resto lo ha fatto la conferenza-sfogo di ieri, annacquata solo dalle difficoltà linguistiche. La classifica è ancora corta e un filotto di vittorie la metterebbe definitivamente a posto, dunque è fondamentale trovare continuità e, soprattutto, la fiducia del gruppo: senza quella, infatti, sarà difficile dare un senso a questo progetto.

Fonseca mostra i muscoli: “Non me ne frega un c… dei nomi, se uno sbaglia lo affronto”

“La mia leadership non la ostento, non sono un attore – ha tuonato Fonseca -. Quello che devo lo dico all’interno dello spogliatoio, faccia a faccia, se abbiamo un problema non me ne frega un cazzo del nome del calciatore, mi confronto direttamente con la squadra o con chi ha sbagliato. Per me nessun calciatore è più importante del gruppo, bisogna prendersi le proprie responsabilità quando si sbaglia. E se qualcuno sbaglia in questo spirito di squadra per me diventa difficile, vediamo come sarà con l’Udinese. È difficile cambiare, è sempre complicato: noi lo stiamo facendo, è un qualcosa di grande e devo essere più paziente di quanto credevo, abbiamo bisogno di più tempo. Pensate che abbiamo perso con la Fiorentina perché c’è stato un problema tecnico o tattico? Per me c’è di più, non abbiamo avuto la cattiveria, la voglia di correre più degli avversari. Ora pensiamo all’Udinese, ma qui al Milan tutte le partite sono cruciali, decisive”.

Milan – Udinese, le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Tomori, Terracciano; Fofana, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Okafor; Morata

In panchina: Torriani, Raveyre, Pavlovic, Gabbia, Jimenez, Musah, Zeroli, Loftus-Cheek, Leao, Jovic, Abraham

Allenatore: Fonseca

Indisponibili: Florenzi, Bennacer, Sportiello, Calabria

Squalificati: Theo Hernandez

Udinese (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Giannetti; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp, Zemura; Brenner, Lucca

In panchina: Padelli, Sava, Ebosse, Touré, Abankwah, Atta, Rui Modesto, Davis, Zarraga, Kamara, Payero, Bravo, Pizarro

Allenatore: Runjaic

Indisponibili: Sanchez, Kristensen

Squalificati: nessuno

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