Mancano poco più di due settimane alle elezioni presidenziali statunitensi e tra le fila democratiche serpeggia preoccupazione. La vicepresidente Kamala Harris è in vantaggio su scala nazionale, ma negli Stati in bilico Donald Trump sta recuperando terreno. Ciò che si teme è quindi di assistere ad un copione già visto otto anni fa, quando Hillary Clinton ottenne più voti a livello nazionale, ma alla fine fu proprio Trump a diventare presidente grazie al trionfo negli Stati chiave.
Ed è anche per questo che negli ultimi giorni i due candidati si stanno concentrando sulla Pennsylvania e sul Michigan, due degli Stati chiave che possono determinare la vittoria. Non a caso, giovedì a Philadelphia si è tenuto il primo evento in solitaria di Elon Musk a sostegno del tycoon. Il numero uno di Tesla e SpaceX, dopo aver donato a Trump 75 milioni di dollari negli ultimi 3 mesi e dopo averlo affiancato nel comizio di Butler, ha parlato alla folla presente nella più grande città della Pennsylvania: “Non sono mai stato politicamente attivo prima. Ora lo sono perché penso che sia in gioco il futuro dell’America e della civiltà” ha detto.
L’intervista di Harris a Fox News
Nel frattempo, Harris non se ne sta con le mani in mano. Ha destato molto scalpore negli Usa il suo “ingresso nella fossa dei leoni”. Così i media statunitensi hanno definito l’intervista rilasciata mercoledì dalla candidata democratica a Fox News, il network conservatore per eccellenza. Venticinque minuti combattivi, con qualche inciampo sull’immigrazione, ma soprattutto con la prima presa di distanza netta da Joe Biden. Harris però alla fine ce l’ha fatta ed è uscita indenne da una prova dura in cui l’anchor Bret Baier ha tentato più volte di metterla in difficoltà, interrompendola e incalzandola in continuazione. Una “vittoria” che ha suscitato anche la reazione stizzita di Trump che ha accusato Baier di essere stato troppo tenero. Il momento cardine dell’intervista? Quando Harris ha affermato: “Voglio essere molto chiara: la mia presidenza non sarà la continuazione di Joe Biden”.
Elezioni Usa: cosa dicono i sondaggi?
Secondo la media dei sondaggi stilata da FiveThirtyEight, a livello nazionale Harris sarebbe avanti su Trump di 2,4 punti (+0,9% rispetto ad agosto): 48,5% per la candidata democratica contro 46,1 del rivale repubblicano.
Nei sette Stati chiave che saranno fondamentali per la vittoria delle elezioni però la musica cambia: Harris è in vantaggio in Michigan (+1%), Nevada (+1%). In Wisconsin e Pennsylvania la vicepresidente guiderebbe di mezzo punto. Considerando un margine d’errore del 2%, c’è davvero poco per stare tranquilli anche perché rispetto alle settimane passate le distanze si stanno riducendo. Tradotto: Trump sta recuperando terreno. Il tycoon, da parte sua, sarebbe già in vantaggio in North Carolina (+1%), Arizona (+1,7%) e Georgia (+1,8%).