Rispetto al Pnrr “circa 25 miliardi di euro di investimenti sono in capo a Ferrovie” e a oggi “già una decina di miliardi sono stati spesi. Il residuo è da implementare da qui alla fine del programma, come previsto nel 2026“. Così Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del gruppo Fs Italiane in un intervento video a “Como Lake” in corso a Cernobbio. “Questo – ha continuato – è un compito non facile e non banale. L’orografia del territorio è complessa, siamo caratterizzati dalla necessità di attraversamento di catene montuose, quindi lo sviluppo avviene attraverso gallerie molto importanti”.
In Italia “siamo presenti su migliaia di cantieri. Questa estate abbiamo avuto circa 1.400 cantieri aperti, anche con un discreto appesantimento dell’utilizzo della rete e quindi con un po’ di disagi per i passeggeri. Ma ciò è necessario, perché lo sviluppo della rete significa sviluppare corridoi nel Nord Italia, collegare Nord e Sud con maggiore efficienza, lavorare su sicurezza e su puntualità che è collegata con la struttura e il livello tecnologico” della rete. Dobbiamo inoltre lavorare sulle rinnovabili”.