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Borsa chiusura 17 ottobre: la Bce scalda i listini azionari d’Europa. Milano oltre quota 35 mila con Poste che vola. Spread sotto 120

Tutte in rialzo le Borse europee dopo il taglio dei tassi della Bce. Piazza Affari tra i listini migliori. Positivi anche Wall Street e Nasdaq

Borsa chiusura 17 ottobre: la Bce scalda i listini azionari d’Europa. Milano oltre quota 35 mila con Poste che vola. Spread sotto 120

La Bce rispetta le attese, taglia i tassi dello 0,25% e contribuisce a sostenere il morale delle borse europee, che archiviano oggi una seduta positiva, tanto più che l’inflazione di settembre della zona euro si è rivelata più bassa delle stime e sotto il target del 2%, a +1,7%, dal 2,2% di agosto. 

Europa positiva, Milano a quota 35mila

Così Piazza Affari guadagna l’1,09% e conquista la soglia psicologica dei 35mila punti base (35.038), spinta, in primo luogo, da Poste Italiane (+3%). A richiamare gli acquisti sul titolo è stata la notizia della sospensione temporanea del processo di collocamento di una quota da parte del Tesoro, che allontana l’impatto di un’offerta di titoli sul mercato a breve.

L’allentamento della stretta monetaria ha favorito anche la carta italiana, che in prossimità della chiusura vede una riduzione dello spread tra Btp e Bund decennali a 119 punti base. Arretrano anche i rendimenti e il Btp è indicato al 3,39%.

Tornando all’azionario europeo sono in verde oggi Parigi +1,22%, Francoforte +0,69%, Amsterdam +0,66% e Londra +0,68%. L’indice delle blue chip di Helsinki è in progresso (+0,64%), nonostante le perdite di Nokia (-2,62%), penalizzata dall’indicazione di un utile operativo 2024 nella parte bassa della guidance e una ripresa delle vendite più lenta del previsto 

A favorire la propensione al rischio hanno contribuito in mattinata invece le previsioni di Taiwan Semiconductor Manufacturing, che si aspetta una crescita sostenuta e una domanda in forte rialzo per i chip utilizzati nell’IA. Questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli investitori dopo le fosche previsioni di inizio settimana di Asml.

Wall Street avviata verso nuovi record

I progressi sono modesti, ma costanti a Wall Street, che potrebbe chiudere una nuova seduta record con il DJ (+0,29%), dopo i massimi storici raggiunti ieri. Il sentiment si avvale di un quadro macro migliore del previsto, a partire dalle vendite al dettaglio di settembre, pari a 714,4 miliardi di dollari, con un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e un incremento dell’1,7% rispetto a settembre 2023. Si tratta dell’ennesima prova che i consumi resistono negli Stati Uniti, in un contesto in cui si continua a scommettere su un taglio dei tassi per 25 punti base anche da parte della Fed a novembre. 

Sul Nasdaq (+0,7%) tra i vari titoli arretra Netflix (-1,57%), che pubblicherà la trimestrale a mercati chiusi. Sale invece Expedia, +5%, spinta dall’indiscrezione del Financial Times secondo cui Uber (-2,8%) avrebbe manifestato un potenziale interesse all’acquisto della società di viaggi online. Bene i colossi dei chip, Nvidia (+2,98%) e Amd (+1,23%).

Euro in calo; è ancora corsa all’oro

Il taglio del costo del denaro si fa sentire sull’euro, che tratta in ribasso contro il dollaro a 1,083. La presidente della Bce Christine Lagarde ribadisce che le prossime mosse di Eurotower dipenderanno dai dati e, pur vedendo rischi al ribasso per l’economia, promette un atterraggio morbido. “Sulla base dei dati macro disponibili non vediamo una recessione, rimane valido lo scenario di uno soft landing”.

Tra le materie prime non si ferma la corsa all’oro, che tratta in progresso, avvicinandosi a 2700 dollari anche con lo spot. Il lingotto consegna immediata guadagna infatti lo 0,79%, per un prezzo di 2.694,94 dollari l’oncia; il future dicembre 2024 tratta a 2.709,70 dollari l’oncia, in progresso dello 0,68%.

Sono positivi i corsi del petrolio, dopo le forti perdite recenti. Il greggio texano si muove oltre i 70 dollari al barile, mentre il Brent è poco sotto 75 dollari.

Piazza Affari, l’onda verde tocca tutti i settori

L’onda verde tocca oggi tutti i settori, mentre le blue chip in ribasso sono solo 5 e sono guidate da Stellantis -0,45%.

In cima al listino c’è invece Poste, con l’iter alla Consob, per l’approvazione del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte del Mef è stato “temporaneamente interrotto” in attesa di nuove valutazioni su modalità e tempi dell’operazione. Per il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti non c’è nessun grosso problema, solo “piccole cose tecniche, ma le mettiamo a posto”.

Chiude una seduta tonica Campari, +2,91%, nel giorno in cui la francese Pernod Ricard (+2,23% a Parigi), ha mostrato conti in calo ma ha anche confermato la guidance sul 2024.

Bene Finecobank +2,51%. Rimbalza il lusso, con Moncler +2,43%, mentre nell’oil è regina Saipem +2,49%. Salgono Prysmian +2,2% e Ferrari +2,14%. La casa di Maranello ha presentato la sua nuova supercar in edizione limitata, che integra caratteristiche dei motori delle gare automobilistiche di Endurance e Formula 1 e che ha già fatto il tutto esaurito nonostante il prezzo base di 3,6 milioni di euro.

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