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Francia, titoli di Stato sotto pressione, spread Oat/bund a 80 punti base: occhi puntati sulle azioni del nuovo governo

Per i francesi la paura fa 80: è la soglia chiave su cui è tornato il differenziale con la Germania, anche superiore a quello degli spagnoli, sulle perplessità legate al nuovo governo. Ne risente poco lo spread Btp/bund

Francia, titoli di Stato sotto pressione, spread Oat/bund a 80 punti base: occhi puntati sulle azioni del nuovo governo

I titoli di Stato francesi sono di nuovo sotto pressione, con gli investitori che si interrogano se il nuovo governo sarà abbastanza incisivo sui conti pubblici in difficoltà e soprattutto per quanto riuscirà a restare in sella.

Il premio di rischio rispetto al debito tedesco, misurato con lo spread tra il rendiemento del decennale Oat e il suo omonimo Bund, attentamente monitorato, è tornato nei paraggi della soglia chiave di 80 punti base, il livello più alto da inizio agosto, rivedendo i livelli più alti dalla crisi del debito della zona euro del 2017. Quest’estate aveva superato gli 85 punti base.

I titoli di Stato francesi inoltre per la prima volta dal 2008, hanno mostrato ieri rendimenti più elevati di quelli spagnoli (lo spread bono/bund è a 79 punti base stamane) altro segnale che gli investitori non sono più disposti a ignorare le difficoltà delle finanze pubbliche francesi, perchè fattori fiscali e politici danneggiano il sentiment nei confronti della seconda più grande economia della zona euro. Le tensioni dei francesi non intaccano piuù di tanto per ora i titoli di stato italiani: stamane lo spread si allarga a 131 punti base da 130 pb della chiusura di ieri.

I bond francesi legati alle mosse del governo sui conti punbblici

L’andamento dei bond francesi dipenderà dal bilancio del paese, che metterà alla prova la durata del governo. Il governo nominato due mesi e mezzo dopo elezioni anticipate, ha il difficile compito di far approvare le riforme e il bilancio 2025 da un parlamento molto diviso. “Il punto interrogativo è: per quanto tempo continuerà a esistere questo governo?”, ha detto a Reuters Michael Krautzberger, responsabile degli investimenti per il reddito fisso presso Allianz Global Investors.

I nuovi ministri delle Finanze e del Bilancio francesi hanno dichiarato che avrebbero concentrato la stretta di bilancio innanzitutto sui tagli alla spesa e poi sugli aumenti delle tasse, mentre il nuovo governo si trova ad affrontare le richieste di elaborare piani realistici per frenare un disavanzo fiscale che rischia di aumentare oltremisura. Il primo ministro Michel Barnier deve ultimare il bilancio 2025 entro pochi giorni e consegnarlo ai legislatori entro e non oltre metà ottobre. Il ministro del Bilancio Laurent Saint-Martin ha detto solo pochi giorni fa che il buco nelle finanze pubbliche era peggiore del previsto, con il deficit di bilancio a rischio di superare il 6% della produzione economica, ben al di sopra del 5,1% stimato dal precedente governo in primavera.

“Non toccherei il debito pubblico francese per il momento. C’è troppa incertezza” ha detto a Reuters Francois Savary, Chief Investment Officer presso Genvil Wealth Management.

La prova del fuoco sarà il giudizio di Moodys a fine ottobre

C’è attesa per la revisione del rating da parte di Moody’s il prossimo 25 ottobre: l’agenzia di rating aveva sottolineato che il peggioramento dei parametri del debito potrebbe portare a un declassamento delle prospettive del suo rating Aa2 sul Paese, che è un gradino sopra il punteggio equivalente di Fitch e S&P Global, e portare a negativo. “Un indebolimento dell’impegno al consolidamento fiscale aumenterebbe anche le pressioni al ribasso sul credito”, ha affermato Moody’s quando Macron indisse le nuove elezioni.

Anche le azioni francesi in Borsa soffrono l’incertezza politica, soprattutto i bancari

Le azioni francesi hanno registrato un rialzo di poco più del 2% da quando la settimana scorsa è stato presentato il nuovo governo , ampiamente in linea con l’indice europeo STOXX 600. Tuttavia, la performance complessiva dopo la decisione del presidente francese Emmanuel Macron del 9 giugno di indire elezioni anticipate resta deludente e gli analisti non sperano in una ripresa a breve.

L’indice CAC 40 di Parigi ha perso circa il 4% da allora, mentre il DAX tedesco è cresciuto di circa il 3% e lo STOXX 600 ha perso solo lo 0,3%. La sottoperformance è ancora più evidente per i titoli azionari francesi a media capitalizzazione focalizzati sul mercato interno, che sono in calo di quasi l’8%. “La performance delle azioni francesi dopo la nomina del nuovo governo è stata debole, probabilmente perché la sua sostenibilità resta discutibile”, ha detto Frederique Carrier, responsabile della strategia di investimento presso RBC Wealth Management.

In particolare le azioni delle banche francesi, che sono state duramente colpite a giugno, restano al di sotto dei livelli registrati prima dell’annuncio delle elezioni anticipate di Macron. Societe Generale, BNP Paribas e Crédit Agricole, le tre maggiori banche francesi, sono scese tra il 5% e il 13% da allora, a fronte di un indice bancario europeo che è invec salito di circa l’1,5% nello stesso periodo.”L’incertezza macroeconomica e politica crea un rischio di ribasso per le banche francesi e potrebbe durare per mesi, ma prevediamo che gli utili delle banche francesi rimbalzeranno nel 2026″, ha affermato Bocahut, citando fattori come le misure di riduzione dei costi.

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