Se la tecnica dichiarativa negli ultimi decenni ha fatto progressi enormi – particolarmente in Italia ma anche nel resto nel mondo – la stessa cosa non si può dire per quanto riguarda il gioco col morto e il controgioco. Un tempo addirittura esistevano i tecnici, gli studiosi del gioco: erano quelli che allestivano i quiz per le gare individuali di tecnica, chiamate allora “olimpic”.
Un protagonista di queste tenzoni fu il francese Bertrand Romanet, che è anche il protagonista della mano di oggi. Siamo alla 19ma puntata della rubrica “Gioca con i campioni” per tutti gli appassionati di Bridge, frutto della collaborazione tra FIRSTonline e la Federazione Italiana Gioco Bridge. Ogni sabato sarà l’occasione per misurarsi con il Bridge di altissimo livello con la pubblicazione di una smazzata particolarmente interessante, che sarà giocata a livello internazionale o altamente spettacolare. Il bridge agonistico è un divertimento alla portata di tutti. Si possono vedere le smazzate precedenti cliccando sul banner in prima pagina, oppure qui. La soluzione il prossimo sabato
Smazzata numero 19: protagonista è Bertrand Romanet
Bertrand Romanet lo troviamo impegnato nel contratto di manche a picche dopo che l’avversario di destra ha aperto di due fiori, convenzionale in stile anni ’60, mostrando una tricolore 4441. L’attacco di Ovest 3♦ produsse il K♦ del compagno e l’A♦ di Sud. Romanet mosse picche per il 9 ♠ del morto e l’A♠ di Est che attaccò le fiori col K ♣. All’apparenza la manche sembrava di banale fattura, tagliando una quadri al morto ed affrancando la mano. Ma non era così. Essendo saltato l’A , il giocante dopo il taglio della terza quadri si sarebbe trovato bloccato al morto, non potendo rientrare in mano di taglio a cuori pena la promozione dell’8♠ di Ovest. E poco avrebbe giovato anche cedere prima le fiori. La mano tuttavia per via della dichiarazione di apertura di Est si stava giocando come fosse a carte scoperte, così che il campione francese riuscì a trovare la soluzione. Sapreste anche voi fare altrettanto?
La soluzione della smazzata numero 18 del 7 settembre
Kelsey, che non vedeva le 52 carte, ragionò così: Se il dichiarante avesse una perdente in atout avrebbe allora entrambi gli assi mancanti e non ci sarebbero speranze per la difesa. Con le cuori chiuse più l’A♦ invece Sud avrebbe avuto dieci prese battenti dall’inizio e non avrebbe esitato a prendere l’attacco con l’A♠ . L’unica chance era che il giocante fosse partito con sei picche chiuse più l’A♣ terzo per incassare due prese di fiori prima che Sud scartasse sul K♦ o sulla Q♦. Il ritorno di K♣ sembrava dunque scontato e molti difensori avrebbero messo in tavola questa carta senza esitare già da tempo. Ma questa mano è veramente difficile proprio per questo. Solo spingendo l’analisi fino in fondo si realizza che il K♣ non può bastare. Perché Sud avrebbe buon gioco a lasciarlo in presa e il nostro compagno una volta in presa con l’A♦ non avrebbe più fiori da giocare. Kelsey trovò la soluzione. Giocò il 4♣! Il dichiarante fu costretto a lisciare un giro e Ovest in presa col 10♣ attaccò il rientro di A♠ . Dopo la battuta delle atout fu sufficiente a Ovest lasciar passare un giro di quadri che Sud, rimasto senza rientri al morto, fu costretto a portare la sua terza fiori a Est nel finale.