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Enel potrebbe abbandonare presto i progetti rinnovabili in Vietnam: ecco perché

Enel potrebbe abbandonare il Vietnam, seguendo le orme di Equinor e Orsted. Problemi con impianti solari ed eolici e lunghe trattative sui prezzi hanno frenato la transizione energetica, costringendo il Paese a usare più carbone

Enel potrebbe abbandonare presto i progetti rinnovabili in Vietnam: ecco perché

Enel sembra essere pronta a chiudere i battenti in Vietnam, secondo quanto riferito a Reuters da tre fonti vicine alla questione. Questa mossa segnerebbe l’ultimo passo di una serie di ritiri di aziende occidentali dai progetti di energia rinnovabile in un paese che sta lottando per realizzare i propri obiettivi di decarbonizzazione. Recentemente, anche il gruppo energetico scandinavo Equinor e la danese Orsted hanno abbandonato progetti simili nel paese.

Nonostante queste mosse, il titolo Enel ha registrato un leggero rialzo a Piazza Affari, salendo dello 0,48% a 7,09 euro, con un incremento del 5,63% da inizio anno.

Vietnam: rinnovabili in affanno e carbone in crescita

Il Vietnam, attualmente, ha una capacità elettrica installata di circa 80 gigawatt (GW) e punta a raddoppiarla entro il 2030, con l’energia eolica che dovrebbe costituire quasi il 20% del totale. Tuttavia, il paese ha avuto difficoltà a integrare molti dei nuovi impianti di energia solare ed eolica nella rete, complici ostacoli normativi e lunghe trattative sui prezzi dell’energia. Questa situazione ha portato a un aumento del consumo di carbone per soddisfare la crescente domanda di energia, spaventando gli investitori e rallentando i progressi nella transizione energetica.

Enel rivede i progetti green in Vietnam?

Nel 2022, il colosso energetico italiano aveva annunciato un impegno per generare fino a 6 gigawatt di energia rinnovabile in Vietnam, scommettendo su eolico e solare. Tuttavia, la realtà ha visto solo una parte di questo progetto avanzare, con circa 1 gigawatt già in fase avanzata e pronto a entrare in funzione quest’anno.

Nonostante il potenziale investimento, la quota di Enel nel Paese del Sud-Est asiatico è piccola rispetto alla sua vasta rete globale. L’azienda, con oltre 1.300 impianti e 64 gigawatt di capacità rinnovabile in tutto il mondo, considera il mercato vietnamita come una delle sue attività meno significative. Dopo la riorganizzazione strategica del 2022, l’azienda ha scelto di concentrarsi su sei paesi chiave: Italia, Spagna, Cile, Brasile, Colombia e Stati Uniti. Pertanto, l’uscita dal Vietnam rappresenterebbe un ulteriore passo verso una maggiore focalizzazione sui mercati strategici più rilevanti per l’azienda.

Non è ancora chiaro quando sarà ufficialmente annunciato il ritiro dal Vietnam. Né il colosso energetico né il ministero dell’Industria vietnamita hanno commentato. Il piano strategico dell’azienda sarà presentato a novembre, e potrebbero emergere ulteriori dettagli in quell’occasione.

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