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Italgas cala l’asso su 2iRete Gas: aumento di capitale da 1 miliardo. Cdp aderisce con 260 milioni

Con un’operazione del valore stimata in oltre 5 mialrdi, la società di distribuzione gas italiana punta a creare il principale polo europeo. A giorni offerta vincolante e cda. E poi la parola all’Antitrust

Italgas cala l’asso su 2iRete Gas: aumento di capitale da 1 miliardo. Cdp aderisce con 260 milioni

Italgas passa dalle parole ai fatti. Paolo Gallo, alla guida della società di distribuzione del gas, si è dato un obiettivo preciso: creare il primo operatore europeo con una capitalizzazione superiore ai 15 miliardi di euro e la strada è l’acquisizione del 100% di 2i Rete Gas, per la quale sta finendo di ritoccare l’offerta vincolante da presentare nelle prossime settimane.

Oggi Italgas ha calato il primo asso: un aumento di capitale da circa un miliardo di euro per contribuire al finanziamento dell’acquisizione, secondo il Sole24ore. Subito ha alzato la mano Cdp Reti, che possiede il 25,99% della società, dicendo che parteciperà all’aumento pro quota con 260 milioni. Invece Snam, con una quota del 13,5%, ha già detto che preferisce mantenere invariata l’esposizione finanziaria ad Italgas. Restano da vedere le intenzioni degli altri soci: i fondi Usa di Lazard (9,7%) e l’imprenditore Romano Minozzi (4,2%).

Resta da definire la cifra definitiva, ma sarà sopra i 5 miliardi

Una cifra definitiva per l’acquisizione dell’operatore di distribuzione del gas, controllato dal fondo infrastrutturale F2i e partecipato da Ardian e dagli olandesi di Apg, ancora non c’è, come riporta anche il Sole24ore, perché non è stato trovato un accordo sul premio che dovrà essere applicato alla Rab (4,9 miliardi), ossia il capitale investito netto riconosciuto ai fini della regolamentazione, ma sarà comunque superiore ai 5 miliardi. I Gli analisti di Equita sottolineano come, se fosse confermata la valutazione leggermente superiore a 5 miliardi di 2i ReteGas, “si tratterebbe di un premio sulla Rab del 5-7% circa, che riteniamo ragionevole ed allineato a quello di Italgas (8%)”. Italgas aveva già detto che ricorrerà a un prestito ponte garantito da Jp Morgan da rifinanziare tramite strumenti di equity, debito o “equity like” senza intaccare il livello di rating.

A questo punto ci si aspetta l’anniuncio della convocazione di un consiglio di amministrazione per approvare l’acquisizione e definirne le modalità. A Piazza Affari, il titolo Italgas quota stamane 5,11 euro in calo dell’1,06%, in un Ftse Mib in calo dello 0,57%. Nell’ultimo mese però ha guadagnato il 6,46%.

Italgas si farà carico dei debiti, ma migliorerà il margine operativo

Già a metà agosto Italgas aveva concluso positivamente la due dilengence di 2i Retegas. Con l’acquisizione, Italgas, come comunicato dalla stessa società, si farà carico di 3,2 miliardi di debiti netti di 2i Rete Gas. Tuttavia l’operazione consentirà a Italgas di aumentare di oltre il 40% il margine operativo lordo attuale, pari a 1,2 miliardi nel 2023. Fra Italia e Grecia, Italgas serve 1.983 Comuni e in Borsa capitalizza 4,1 miliardi, a fronte di 1,8 miliardi di ricavi. Con la guida di F2i, 2i Rete Gas ha continuato ad aggregare realtà locali arrivando a fine 2023 a 815 milioni di fatturato con un margine di profitto di 546 milioni.

Italgas si prepara già a rispondere all’Antitrust

Un’unione così importante tra due colossi della distribuzione del metano in Italia potrebbe far accendere una lampadina all’ antitrust. Preventivamente, i consulenti di Italgas hanno già elaborato delle simulazioni, secondo le quali i rimedi antitrust potrebbero comportare la cessione del 20-25% delle attività acquisite.

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