Seduta positiva per le Borse europee che si rafforzano nel pomeriggio, spinte dalla revisione al rialzo del Pil Usa che sostiene anche i listini americani nonostante il nuovo tonfo di Nvidia che cede oltre il 3% del suo valore. Gli occhi dei mercati si spostano ora sui dati sui prezzi nell’Eurozona e negli Stati Uniti, in uscita venerdì 30 agosto, che saranno fondamentali per confermare il taglio ai tassi d’interesse da parte di Bce e Fed programmato per settembre.
Borsa: chiusura in rialzo per l’Europa
A sostenere le Borse europee c’è anche l’indicatore del sentiment economico (Esi) che, secondo la Commissione europea, è salito sia nell’Ue (+0,4 punti a 96,9) sia nell’area dell’euro (+0,6 punti a 96,6 da 95,8 di luglio).
Ed è grazie a tutti questi fattori che Francoforte tocca un nuovo massimo storico a quota 18,901 punti e archivia la seduta con un rialzo dello 0,62% dopo il calo dell’inflazione. Fa ancora meglio Amsterdam che a fine giornata segna +1,3%. Guadagna lo 0,72% Parigi, mentre Madrid si limita a +0,85%. Performance convincente anche per Piazza Affari che, sostenuta da petroliferi e tecnologici, chiude la giornata con un bel +0,92% a 34.192 punti.
Pil Usa rivisto al rialzo: sale Wall Street, ma cade Nvidia
L’economia Usa è cresciuta più del previsto nel secondo trimestre, in base alla seconda revisione del Pil pubblicata dal Dipartimento del Commercio. Il Pil è cresciuto a un tasso annualizzato del 3%, rispetto al dato rivisto del 2,8%. La crescita della spesa per i consumi delle famiglie è stata rivista al 2,9% rispetto alla stima iniziale del 2,3%. L’indicatore sottostante della dinamica dei prezzi Pce è stato rivisto al 2,8%, rispetto alla prima lettura, entrambe pari al 2,9%. Il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 17 agosto, è diminuito di 2.000 unità a 231.000 (seasonally adjusted), contro attese per 230.000.
In questo contesto, il Dow Jones guadagna lo 0,66%, lo S&P 500 lo 0,7%. Sull’azionario scivola ancora il titolo Nvidia, che cede il 3,6% nonostante l’ottima trimestrale. A zavorrare il titolo sono però il rallentamento della crescita rispetto al ritmo sostenuto dell’ultimo anno, soprattutto nel confronto con il trimestre precedente, e le stime sul terzo trimestre che non hanno completamente convinto gli esperti.
Salgono però le altre big tech trascinando il Nasdaq (+1,1%): Apple (+2,57%), Microsoft (+2,3%), Google (+1,5%), Amazon (+1,58%), Meta (+1,3%). Guadagna mezzo punto percentuale Berkshire Hathaway, che consolida dunque la propria capitalizzazione superiore a 1.000 miliardi di euro che mercoledì ha portato la società di Warren Buffett ad entrare nel fantomatico club del trilione.
Piazza Affari sale con tech e petroliferi
Tornando a Milano, il miglior titolo di giornata è Tenaris (+5,49%), seguita a distanza da Stmicroelectronics (+2,97%) e Interpump (+2,14%), Ferrari (1,85%), Campari (+1,7%) e Saipem (+1,5%).
Acquisti su Stellantis (+1,05%) nonostante il calo delle immatricolazioni in Europa segnalato da Acea.
Occhi su Brunello Cucinelli (-0,34%), che dopo aver aperto in rialzo, chiude la seduta con il segno meno dopo i conti semestrali presentati alla vigilia.
Le prese di beneficio si abbattono su Telecom Italia (-1,34%), maglia nera dopo gli acquisti dei giorni precedenti. Male le utility con Hera (-1,09%), Italgas (-0,79%), A2a (-0,58%), Terna (-0,67%) e Snam (-0,67%).
Sale il dollaro dopo il Pil Usa, in rialzo oro e petrolio
Sul valutario il dollaro guadagna terreno dopo la revisione al rialzo del PIL Usa. Il cambio con l’euro viaggia a quota 1,066 da 1,112 di mercoledì.
Tra le materie prime, torna a salire l’oro con il contratto spot a 2.517 dollari l’oncia (+0,54%), contro il record di 2.531,60 toccato la settimana scorsa. In forte rialzo anche il petrolio: Il Brent è a 80,32 dollari al barile (+2,12%), il Wti a 76,44 dollari (+2,44%).
Sul secondario, lo spread è in leggero calo a 141 punti dai 142 di ieri. Stabile al 3,64% il rendimento del Btp decennale benchmark.