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Powell: “La Fed riporterà l’inflazione al 2% ed è venuto il momento di aggiustare la politica monetaria” tagliando i tassi

Dal simposio di Jackson Hole Jerome Powers conferma: “i rischi al rialzo sull’inflazione sono diminuiti, mentre i rischi al ribasso sull’occupazione sono aumentati. È arrivato il momento di tagliare i tassi”. Borse in forte rialzo

Powell: “La Fed riporterà l’inflazione al 2% ed è venuto il momento di aggiustare la politica monetaria” tagliando i tassi

Che il taglio dei tassi della Federal Reserve fosse ormai questione di giorni lo prevedevano in molti, quasi tutti. E lo avevano confermato anche le minute dell’ultima riunione di luglio. Ma oggi, dal simposio di Jackson Hole, in Wyoming, è arrivata l’ufficialità da parte del governatore della banca centrale statunitense Jerome Powell. Al prossimo meeting in programma per il 17-18 settembre la Fed taglierà i tassi d’interesse. E non è detto che entro fine anno non si arrivi addirittura a una sforbiciata complessiva dell’1%.  

Powell a Jackson Hole: “È arrivato il momento di tagliare i tassi”

Lo dice a chiare lettere Jerome Powell, mandando un messaggio che i mercati recepiscono immediatamente, imboccando convinti la strada dei rialzi: “È arrivato il momento” di ridurre i tassi d’interesse, ha detto nel suo discorso al simposio di Jackson Hole, spiegando che la Fed intende procedere prima di un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro. “Non vogliamo un ulteriore rallentamento nel mercato del lavoro”, ha detto, sottolineando inoltre che ormai l’inflazione “è diminuita significativamente” e che ora “è più vicina al nostro obiettivo” del 2%.

Il presidente della Fed ha evidenziato che “la direzione del nostro lavoro è chiara. Il momento e la portata dei tagli ai tassi dipenderanno dai prossimi dati, dall’outlook in evoluzione e dal bilanciamento dei rischi”, ha aggiunto sottolineando che: “i rischi al rialzo sull’inflazione sono diminuiti”, mentre “i rischi al ribasso sull’occupazione sono aumentati”. 

La revisione di mercoledì della creazione di posti di lavoro nell’ultimo anno fiscale ha confermato la frenata del mercato del lavoro. I dati pubblicati fino ad oggi avevano sovrastimato di oltre 800.000 unità il numero di posti di lavoro creati negli Usa tra aprile 2023 e marzo 2024. Powell ha inoltre affermato che l’incremento di un punto percentuale nel tasso di disoccupazione nell’ultimo anno è stato causato soprattutto dall’aumento dell’offerta di lavoro e dal rallentamento delle assunzioni, non dall’aumento dei licenziamenti. E ha poi rimarcato che la Fed è è determinata a impedire qualsiasi ulteriore aumento della disoccupazione. 

“Faremo tutto il possibile per sostenere un mercato del lavoro forte mentre facciamo ulteriori progressi verso la stabilità dei prezzi – ha spiegato – Con un’adeguata riduzione della moderazione politica, ci sono buone ragioni per pensare che l’economia tornerà a un’inflazione del 2% mantenendo al contempo un mercato del lavoro forte. L’attuale livello del nostro tasso di riferimento ci offre ampio margine di manovra per rispondere a qualsiasi rischio potremmo incontrare, compreso il rischio di un ulteriore indesiderato indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro”, ha concluso il numero uno della banca centrale americana.

Fed: primo taglio a settembre, e poi? 

La stretta monetaria è dunque giunta al capolinea e il 17-18 settembre ci sarà una prima sforbiciata dello 0,25%. Sugli altri due tagli dei tassi dello 0,25% previsti dagli analisti per novembre e dicembre, si vedrà. Potrebbe, infatti, esserci addirittura un taglio dello 0,50% in una delle tre riunioni, portando il totale del 2024 all’1%, sempre che i dati finanziari ed economici in uscita avalleranno tale ipotesi. 

La reazione delle Borse

Le parole di Powell hanno immediatamente spinto al rialzo Wall Street. In questo momento, il Dow Jones guadagna oltre l’1%, così come lo S&P 500, mentre il Nasdaq corre, segnando un rialzo dell’1,33%. Accelerano anche le Borse europee, che dopo una giornata cauta, si avviano a chiudere in deciso rialzo l’ultima seduta della settimana, con Piazza Affari che registra una delle migliori performance continentali, avanzando dello 0,96% a pochi minuti dalla chiusura. 

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