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Jackson Hole al via, da 40 anni si incontrano qui i grandi della terra. Ecco tutti i numeri e le curiosità dell’evento

Nel 1982 il presidente della Fed Paul Volcker, alle prese con un’economia Usa impantanata in una profonda recessione, venne convinto a partecipare per l’ottima pesca che si pratica nei suoi fiumi. Da allora proprio qui i grandi del pianeta fanno il punto al ritorno dalle vacanze. Ecco tutti i dettagli del programma 2024. Domani parla Powell

Jackson Hole al via, da 40 anni si incontrano qui i grandi della terra. Ecco tutti i numeri e le curiosità dell’evento

Una pausa dopo le vacanze per fare il punto prima di tornare alle proprie attività? Che cosa c’è di meglio di una gita a Jackson Hole! Da quasi quattro decenni, i principali banchieri del mondo a fine estate di danno appuntamento nella valle dello Stato del Wyoming appena fuori il Parco Nazionale di Yellowstone per discutere di questioni economiche, implicazioni e opzioni politiche. Ma come è organizzato l’evento? Come si svolge? E perché proprio lì? Ecco tutti i numeri e le curiosità dell’evento

Edizione 2024: l’efficacia della politica monetaria

L’edizione di quest’anno si svolge dal 22 al 24 agosto ed è stato scelto il titolo ‘Reassessing the Effectiveness and Transmission of Monetary Policy’, ovvero ‘Rivalutare l’efficacia e la trasmissione della politica monetaria’. “Il tema di quest’anno esplorerà le lezioni apprese dalla risposta della politica monetaria sia alla pandemia sia alla successiva impennata dell’inflazione” dicono gli organizzatori. “Gli anni ’20 hanno assistito ad alcune delle azioni di politica monetaria più energiche mai registrate. Innanzitutto, le banche centrali di tutto il mondo hanno adottato una politica storicamente accomodante per compensare lo shock pandemico. Poi, mentre l’inflazione saliva ai massimi pluridecennali, i responsabili delle politiche monetarie hanno risposto con uno dei cicli di restringimento più rapidi mai registrati. Sebbene i risultati siano stati diversi tra le economie, l’inflazione si è attenuata anche se la crescita è rimasta sorprendentemente resiliente. La resilienza della crescita in questo periodo solleva interrogativi sulla trasmissione della politica monetaria e sulle lezioni da imparare da questo straordinario episodio” si legge nel sito dell’organizzazione dell’evento.

Il programma: dove trovarlo e quali sono gli orari

Il programma completo della conferenza sarà diffuso sul sito ufficiale della Fed di Kansas City giovedì 22 agosto alle 20.00 di New York (ovvero alle 2 di venerdì in Italia). Tutti gli orari indicati seguiranno il fuso orario del Wyoming. La scaletta riporterà soltanto i titoli degli interventi e i nomi dei relatori, mentre il testo integrale dei discorsi sarà pubblicato all’ora in cui è previsto l’inizio di ciascun evento.
Al momento è in scaletta l’intervento di Powell, previsto alle 16.00 italiane di venerdì che sarà anche trasmesso in streaming sul canale YouTube della Kansas City Fed. Oltre a Powell, per ora si sa che interverranno il governatore della Bank of England Andrew Bailey e il membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea Philip Lane. L’intervento di Bailey è atteso alle 23.00, mentre Lane parteciperà a una tavola rotonda sabato. A loro si aggiungeranno probabilmente un banchiere centrale tra i paesi emergenti e un leader di un’organizzazione internazionale, come il Fondo monetario internazionale o la Banca dei regolamenti internazionali. Solo il discorso di Powell sarà trasmesso in diretta. Documenti e altri materiali saranno pubblicati sul sito web della Federal Reserve di Kansas City non appena saranno presentati durante l’evento.

Pochi ma buoni

Fin dai sui primi passi, l’evento si è porporsto di ospirare solo pochi partecipanti, selezionati accuratamente. L’evento potrà ospitare circa 120 persone riunite in apposite commissioni, subito dopo aver pagato una quota di partecipazione. Più precisamente saranno presenti 45 banchieri centrali, insieme a 25 personalità appartenenti alla Federal Reserve. Inoltre, parteciperanno ai lavori anche 5 rappresentanti del governo statunitense, 8 delle organizzazioni finanziarie più importanti e 24 accademici.
Infine, presidieranno 12 persone legate al mondo dei media, accuratamente selezionati “per fornire importante trasparenza al simposio, senza però sopraffare o influenzare i lavori”.

Che cosa aspettarsi dall’evento

Tutti i riflettori sono puntati sul discorso di Jerome Powell soprattutto dopo che ai primi di agosto i mercati riscontrato pesanti vendite, sui timori di una eventuale recessione che potrebbe insinuarsi nell’economia Usa. Negli ultimi giorni sembrerebbe tornato il sereno, ma ora tutti sono in attesa quanto meno di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, mentre molti anlisti si aspettano tre allentamenti entro la fine dell’anno. Una conferma di queste prospettive sono arrivate anche ieri, dalle minute del Fomc Fed di fine luglio.

Il presidente della Fed ha recentemente dichiarato che il suo intervento a Jackson Hole non dovrà “avere nulla a che fare con l’argomento della conferenza”. Il governatore Bailey potrebbe invece citare il rapporto About a rate of (general) interest: how monetary policy transmits di inizio estate, sul punto di vista dello staff della BoE sull’impatto delle politiche monetarie sulle principali variabili economiche del Regno Unito.

“Prevediamo che il messaggio di Powell e le interviste a margine si avvicineranno a ciò che abbiamo sentito nelle ultime settimane, ovvero che la Fed è ormai prossima a tagliare i tassi di interesse, ma che il grado di allentamento dipenderà dai dati in arrivo”, ha detto da Goldman Sachs nel suo Global markets daily. “Come i nostri economisti hanno discusso di recente, ci aspettiamo tre tagli consecutivi di 25 punti base a partire da settembre e riteniamo che il mercato si sia spinto troppo in là nel prezzare un taglio di 50 punti base alla prossima riunione dopo i dati sull’occupazione di luglio, più deboli del previsto”.
Secondo il colosso newyorkese, potrebbero risuonare commenti sul fatto che il compito della Fed non sia quello di reagire a un singolo dato. “I dati chiave, tra cui l’inflazione Pce e il rapporto sull’occupazione di agosto, usciranno poco dopo il simposio di Jackson Hole e probabilmente si porrà l’accento sull’attesa di questi dati prima di determinare l’entità dell’allentamento necessario”, continuano gli analisti. Tuttavia, è probabile che emergeranno anche delle rassicurazioni sul fatto che la banca centrale statunitense “sia pronta ad agire rapidamente nel caso in cui l’economia dovesse subire una flessione più grave”.

Il vero significato di “Hole”

Contrariamente a quanto suggerisce il nome, Jackson Hole non è un buco nel terreno. È invece una valle, circondata dalle splendide catene montuose Teton e Gros Ventre. La valle è relativamente piatta e ampia, delimitata da montagne scoscese, il che la fa sembrare un buco da lontano. Il termine “hole” nell’ovest americano si riferisce spesso a una valle ampia e pianeggiante circondata da montagne. Il nome “Jackson Hole” probabilmente deriva dai primi cacciatori di pellicce o coloni che attraversarono la regione e notarono la sua topografia distintiva. William Sublette, un commerciante di pellicce, è spesso accreditato per aver dato alla valle il nome di un collega cacciatore di pellicce, David E. Jackson, all’inizio del XIX secolo. La città di Jackson, situata all’interno di Jackson Hole, funge da fulcro di attività e civiltà nella valle. Fondata alla fine del XIX secolo come avamposto commerciale, Jackson ha mantenuto il fascino del Vecchio West.

Volcker venne convinto a parteciparvi nel 1982 per l’ottima pesca

Gli annales del simposio parlano del primo meeting tenutosi il 18 e 19 maggio 1978 con il titolo “World Agricoltural Trade The Potential For Growth” e ha visto la partecipazione di 19 persone. Dal 1982 la sede dell’evento è stata presso la Jackson Lake Lodge nel parco nazionale del Grand Teton, località scelta per la possibilità di pesca della trota, nel tentativo di attirare al simposio proprio Paul Volcker, grande appassionato di pesca, l’allora presidente della Fed alle prese con un’economia impantanata in una profonda recessione. Nel settembre 1989 ospitò anche un incontro diplomatico al massimo livello tra USA e URSS: vi presero parte il segretario di Stato James Baker ed il ministro degli esteri sovietico Eduard Shevardnadze. Dopo la grande crisi finanziaria del 2009 i vari presidenti della Fed hanno sfruttato il simposio per annunciare i cambi di politica monetaria o delle prospettive economiche.

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