“Frodati” da Stellantis. Lo sostengono alcuni azionisti negli Stati Uniti. Per questo motivo la casa automobilistica è stata citata in giudizio. L’accusa è di aver nascosto l’aumento delle scorte e altri dati, prima di pubblicare utili deludenti che hanno causato un calo del prezzo delle sue azioni. A dirlo è Reuters: nella denuncia – presentata giovedì presso il tribunale federale di Manhattan – si sostiene che Stellantis abbia gonfiato artificialmente il prezzo delle proprie azioni per una parte del 2024 formulando valutazioni “straordinariamente positive” su scorte, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo.
Stellantis, le accuse degli azionisti negli Usa
I medesimi azionisti sostengono che la verità è emersa il 25 luglio, quando Stellantis ha pubblicato i conti del secondo trimestre, indicando che l’utile operativo rettificato del primo semestre è sceso del 40% a 8,46 miliardi di euro (9,28 miliardi di dollari), al di sotto degli 8,85 miliardi di euro attesi dagli analisti.
Stellantis, la replica: “Causa senza merito”
Ma la replica di Stellantis è netta: “Questa causa è senza merito e la società intende difendersi vigorosamente”, riporta ancora Reuters. Dopo l’annuncio dei risultati trimestrali, i titoli Stellantis negli Usa hanno perso quasi il 10% in due sedute e nella causa si parla di danni non specificati per gli azionisti di Stellantis tra il 15 febbraio e il 24 luglio 2024.
Stamani in Borsa Stellantis guadagnava circa il 3 per cento.