Condividi

Accadde Oggi – 17 agosto 1982: viene venduto il primo Cd, è un album degli Abba

Il 17 agosto 1982 segna la nascita del primo Cd commerciale con l’album “The Visitors” degli Abba. Un evento storico che ha rivoluzionato l’industria musicale e trasformato le modalità di fruizione della musica, inaugurando l’era del supporto digitale

Accadde Oggi – 17 agosto 1982: viene venduto il primo Cd, è un album degli Abba

Il 17 agosto 1982 è una data storica per la tecnologia e la musica: fu venduto il primo compact disc (Cd) commerciale. Il primo Cd conteneva “The Visitors”, l’ultimo album degli Abba, pubblicato nell’autunno del 1981. Fu una rivoluzione nell’ascolto della musica, cambiando profondamente le abitudini dei consumatori e spingendo gradualmente l’industria musicale ad abbandonare l’uso delle musicassette e dei vinili.

La diffusione dei Cd fu rapidissima: entro quattro anni, nel mondo circolavano già 9 milioni di lettori Cd. Nel 1991, le vendite dei Cd superarono il miliardo, sorpassando gli Lp, e nel 2000 raggiunsero il loro apice con 3,5 miliardi di unità vendute. Nel tempo, però, i Cd sono stati soppiantati dai Dvd e dalla musica digitale e in streaming, segnando la fine di un’era ma lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica.

Le origini del Compact disc

Il progetto che portò alla nascita del Cd è il frutto della collaborazione tra due giganti dell’elettronica: la Philips, olandese, e la Sony, giapponese. Queste due aziende decisero di acquistare il brevetto di T. Russel, un inventore americano che negli anni Settanta aveva già perfezionato un sistema per trasferire l’informazione binaria su una memoria ottica a disco. Durante quel decennio, entrambe le aziende erano impegnate nello sviluppo di un formato audio digitale che superasse le limitazioni dei vinili e delle cassette. L’obiettivo era creare un supporto che garantisse una qualità audio superiore, una maggiore durata nel tempo e una praticità d’uso in grado di attrarre sia gli utenti comuni che i professionisti del settore. Ma cos’è esattamente il Compact disk?

Cos’è il Cd

Il Cd è un disco ottico in grado di memorizzare informazioni digitali su una superficie riflettente, utilizzando un raggio laser per leggere i dati incisi e tradurli in suoni di altissima qualità. Ogni Cd può contenere fino a 74 minuti di musica e immagazzinare oltre 600 megabyte di dati.

Nonostante il potenziale del Cd, il suo sviluppo non fu privo di sfide. Negli anni ’70, la memoria dei computer era limitata, con capacità che variavano da 64 KB a 4 MB, rendendo difficile immaginare un uso domestico diffuso di una tecnologia così avanzata. Inoltre, i lettori Cd erano inizialmente molto costosi, e c’era scetticismo sul fatto che i consumatori fossero disposti ad abbandonare i tradizionali mangianastri e giradischi.

Il primo Cd commerciale: The Visitors degli Abba

Il primo Cd prodotto a scopo commerciale fu stampato il 17 agosto 1982 nello stabilimento della Philips a Langenhagen, in Germania. Questo primo esemplare conteneva “The Visitors”, l’ottavo e ultimo album degli Abba, pubblicato nell’autunno del 1981. La scelta di questo album non fu casuale: rappresentava un momento di transizione per la band e simbolizzava il passaggio dall’era analogica a quella digitale.

La decisione di utilizzare “The Visitors” come primo Cd commerciale non fu solo un omaggio alla popolarità mondiale degli Abba, ma anche una strategia per dimostrare la qualità audio del nuovo formato. L’album, che includeva brani come “One of Us” e “Head Over Heels”, fu un successo immediato e contribuì a dimostrare le potenzialità del compact disc come nuovo standard per l’industria musicale.

Impatto dei Cd sull’industria musicale

Il Cd non tardò a guadagnare popolarità. Entro pochi anni, era diventato il formato dominante per la distribuzione della musica. Le case discografiche, riconoscendo il potenziale del nuovo supporto, iniziarono a rilasciare album non solo su vinile e cassetta, ma anche su Cd. Il cambiamento fu accompagnato da un boom delle vendite di album, con i consumatori attratti dalla promessa di un audio perfetto e dalla resistenza del supporto fisico.

Nel 1986, solo quattro anni dopo il lancio del primo Cd commerciale, nel mondo c’erano già 9 milioni di lettori Cd. Le vendite di Compact disk superarono quelle dei vinili tradizionali nel 1991, e nel 2000 il Cd raggiunse il suo picco, con 3,5 miliardi di unità vendute a livello globale.

Il Cd non ha solo trasformato il modo in cui la musica veniva ascoltata, ma ha anche avuto un profondo impatto sull’intera industria musicale. La sua capacità di offrire una qualità audio superiore ha elevato gli standard di produzione e ha contribuito alla diffusione di nuovi generi musicali. Inoltre, il formato digitale ha aperto la strada alla masterizzazione domestica e alla distribuzione di musica attraverso canali alternativi, ponendo le basi per l’era della musica digitale.

La fine del Cd e l’avvento della musica digitale

Con l’avanzare della tecnologia e l’avvento di Internet, il Cd ha iniziato a perdere terreno a favore dei nuovi formati digitali e dei servizi di streaming. Il compact disc resta comunque il simbolo di un’epoca in cui la qualità audio e l’innovazione tecnologica raggiunsero nuove vette. La transizione dal Cd al digitale ha portato a una maggiore accessibilità della musica, ma ha anche segnato la fine di un’era in cui possedere un album fisico rappresentava un’esperienza tangibile e personale.

Negli ultimi anni, si è assistito a un ritorno del vinile, alimentato da una crescente nostalgia per i formati fisici e per l’esperienza di ascolto che essi offrono. Sebbene il Cd non abbia goduto dello stesso revival, rimane un oggetto di culto per molti appassionati di musica.

Commenta