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L’Italia in vacanza: viaggi brevi e più frequenti, ma la metà degli italiani resta a casa

Questa estate, quasi metà degli italiani non andrà in vacanza a causa di problemi economici. Chi viaggia preferisce ferie più brevi e frequenti, mentre le difficoltà finanziarie rendono le vacanze un lusso per molti

L’Italia in vacanza: viaggi brevi e più frequenti, ma la metà degli italiani resta a casa

Mezza Italia non sa cosa sia la vacanza. È vero che con l’estate, e con Ferragosto in particolare, è un profluvio di notizie sui vacanzieri: dati, percentuali, quanti sono, dove vanno, dove alloggiano, le loro preferenze, quanto spenderanno e via così. Ma c’è un “lato B”, poco evidenziato e accennato solo marginalmente, anche se — a ben vedere — tanto marginale non è: in Italia, questa estate, praticamente uno su due in vacanza non ci va proprio. Motivo? Non se lo può permettere, mancanza di soldi. Basta scorrere le analisi e le previsioni di Federalberghi (l’associazione degli albergatori) per questa estate: “Il 44,8% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per mancanza di liquidità (54,3%)”. Dunque, quasi mezza Italia non si muove soprattutto per motivi economici.

Non solo soldi. Motivi per rimanere a casa

Certo, poi ci sono altre ragioni per cui non ci si sposta da casa: motivi di salute (27,3%), motivi familiari (20,1%). Il 6,6% andrà in vacanza in un altro periodo. Ma anche Confcommercio rileva che “tra i motivi della non-vacanza troviamo al primo posto, per quasi un italiano su tre, la mancanza di disponibilità economica, seguita dalla necessità di risparmiare (23%)”. Insomma, sulla scelta di rinunciare alle ferie estive pesano i problemi economici. Un’indagine di YouTrend per conto di Wonderful Italy segnala, ad esempio, che quest’anno il 66% degli intervistati ha dichiarato che il rincaro dei prezzi influisce sulla scelta di andare in vacanza. Altri fattori economici, come l’aumento dei tassi di interesse su mutui e prestiti, hanno ripercussioni per il 62% dei casi.

Gli effetti delle crisi economiche

E del resto, la pandemia, con la conseguente crisi economica e poi energetica, accompagnata dall’aumento del costo della vita, ha cambiato parecchio i consumi delle persone e anche la loro capacità di risparmiare. Di pari passo, sono aumentate le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese e che anzi sono precipitate sotto la soglia di povertà, cioè con un livello di reddito inferiore a quanto considerato necessario per vivere con dignità. Tanto che l’anno scorso sono arrivate a vivere in condizioni di povertà assoluta 5,7 milioni di persone distribuite in 2,2 milioni di famiglie, il 9,8% della popolazione complessiva in Italia e l’8,5% delle famiglie. Per costoro, evidentemente, la vacanza rimane un miraggio.

La nuova moda delle vacanze estive

Passando al “lato A” di questa estate vacanziera, c’è da dire che sarà più breve, più intensa e più frequente. È la nuova tipologia di vacanza che gli italiani mostrano di prediligere per quest’anno. Sono 36 milioni in viaggio tra giugno e settembre, il 90% dei quali ha già manifestato la propria preferenza per una destinazione squisitamente italiana. Il comparto, tutto sommato, tiene. E però lo stesso presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, è costretto ad ammettere che “resta il nodo di quel 54% di concittadini che non hanno potuto programmare una vacanza per via della mancanza di liquidità”.

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