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Cdp: nel semestre impegnati 11,8 milioni, utile consolidato sale a 3,3 miliardi

Salgono anche gli investimenti attivati, arrivati a quota 33,3 miliardi (+2,8%), con un effetto leva di 2,8 volte le risorse impegnate, anche grazie all’attrazione di capitali addizionali

Cdp: nel semestre impegnati 11,8 milioni, utile consolidato sale a 3,3 miliardi

Nei primi sei mesi del 2024 il gruppo Cdp ha impegnato risorse per 11,8 miliardi di euro, in aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 (11,5 miliardi). Salgono in parallelo anche gli investimenti attivati, arrivati a quota 33,3 miliardi (+2,8%) rispetto ai 32,4 del primo semestre del 2023, con un effetto leva di 2,8 volte le risorse impegnate, anche grazie all’attrazione di capitali addizionali

Lo stock di crediti di Cdp a sostegno di imprese, Pubblica Amministrazione, infrastrutture e cooperazione internazionale si attesta invece a 126 miliardi di euro, in crescita se confrontato con la fine dell’esercizio precedente (+2%) e in controtendenza rispetto all’andamento del mercato in Italia.

La raccolta complessiva registrata nel primo semestre è pari a 356 miliardi, di cui il risparmio postale ammonta a 287 miliardi e la raccolta obbligazionaria a 20 miliardi (rispettivamente +1% e +7% a confronto con la fine dell’esercizio precedente).

In leggero calo l’utile netto, sceso a 1,8 miliardi dagli 1,9 dello stesso periodo del 2023, nel quale si era registrato un maggior contributo dei dividendi delle società del gruppo. Nei sei mesi da gennaio a giugno, l’utile netto consolidato è invece cresciuto a 3,3 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (2,8 miliardi). 

Attraverso una nota Cdp sottolinea il consolidamento del “sostegno alle Pa, anche nell’ambito dell’attuazione del Pnrr”. Al 30 giugno, la società ha sottoscritto 15 Piani delle Attività con le Amministrazioni Centrali e ha avviato il sostegno alle Regioni per la gestione dei Fondi Strutturali europei. Tra le altre iniziative di rilievo, Cdp segnala: l’apertura delle prime sedi extra Ue (Belgrado, Il Cairo e Rabat); l’avvio della piena operatività’ in qualità di gestore delle risorse del Fondo Italiano per il Clima e delle altre attività del Piano Mattei; l’iscrizione nell’Elenco dei Responsabili dei registri per la circolazione digitale di Consob che ha consentito di realizzare a luglio l’emissione del primo ‘Digital Bond’ in Italia. 

Così facendo, Cdp ha raggiunto in anticipo oltre il 70% degli obiettivi del Piano Esg nei sei mesi. Il cda ha infine confermato nel ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Fabio Massoli, direttore Amministrazione, Finanza, Controllo e Sostenibilità. 

Gorno Tempini: “Cdp motore di sviluppo in Italia e all’estero”

“Negli ultimi anni abbiamo visto il nostro Paese mostrare notevole resilienza rispetto a uno scenario globale caratterizzato da grande incertezza”, ha dichiarato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini. “In questo contesto, Cdp ha saputo orientare le proprie scelte indirizzando responsabilmente e con coraggio le risorse a disposizione verso quei settori e quei progetti fondamentali per la nostra economia, in un’ottica di lungo periodo. Grazie alla sua solidità e in piena sinergia con il sistema finanziario, il nostro gruppo ha agito efficacemente quale motore di sviluppo in Italia e all’estero, ponendo le basi per concorrere alla costruzione di un futuro sostenibile e inclusivo”.

Scannapieco: “Supereremo gli obiettivi del piano al 2024”“I risultati conseguiti nei primi sei mesi del 2024 rappresentano un’ulteriore conferma della capacità di Cassa Depositi e Prestiti di operare efficacemente al servizio del Paese, ampliando il proprio raggio d’azione in Italia e all’estero”, evidenzia l’amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco. “Gli 11,8 miliardi di risorse impegnate e i 33,3 miliardi di investimenti attivati ci consentiranno di superare ampiamente gli obiettivi previsti dal Piano Strategico per il triennio 2022-2024 e pongono solide basi per il lavoro che ci aspetta in futuro, con un orizzonte ben definito: contribuire a un percorso che coniughi la crescita economica con uno sviluppo sostenibile e duraturo, preservando al contempo la solidità patrimoniale e la redditività dell’azienda”.

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