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Mediobanca: ricavi e utili record negli ultimi 12 mesi e dividendo in crescita per gli azionisti

Risultati eccellenti nell’esercizio annuale che si è chiuso al 30 giugno 2024 per la banca milanese guidata da Alberto Nagel. Tutti in crescita gli indici economici e finanziari

Mediobanca: ricavi e utili record negli ultimi 12 mesi e dividendo in crescita per gli azionisti

È stato un anno da incorniciare per Mediobanca. La banca milanese guidata da Alberto Nagel chiude l’esercizio 2023-2024, il primo del nuovo piano, con ricavi record per 3,6 miliardi (+9%) e un utile netto senza precedenti di 1,273 miliardi di euro, in crescita del 24%. Gli azionisti beneficeranno di un aumento del dividendo per azione, fissato a 1,07 euro, con un anticipo già erogato e un saldo aggiuntivo previsto e di un nuovo piano di buyback da 385 milioni di euro, con cancellazione delle azioni previste per l’esercizio 2024-2025.

I I risultati migliori delle previsioni spingono il titolo di Mediobanca al rialzo dell’1,9%.

Per l’esercizio 2024-2025, Mediobanca prevede un incremento dei ricavi grazie alla crescita delle commissioni, soprattutto nel wealth management e nei servizi a basso assorbimento di capitale del Corporate & Investment Banking. Questa crescita sarà supportata dalla discesa dei tassi di interesse, spiega una nota.

Il margine di interesse continuerà a crescere, seppur moderatamente, in un contesto di tassi in calo. Il rapporto cost/income è previsto al 44%, con investimenti significativi in digitale e nella distribuzione, in particolare nel wealth management. Il costo del rischio dovrebbe essere intorno ai 55 punti base. L’utile per azione è atteso crescere tra il 6% e l’8%.

I conti di Mediobanca

Nel corso dell’anno, Mediobanca ha registrato una crescita significativa nei ricavi, arrivando a 3,6 miliardi di euro, grazie soprattutto al balzo del 17% delle componenti “K-light”. I Total Financial Assets (Tfa) sono aumentati del 13%, raggiungendo circa 100 miliardi di euro. Parallelamente, l’ottimizzazione degli attivi ponderati (Rwa) ha portato a una riduzione del 7%, scendendo a 47,6 miliardi di euro.

Le principali fonti di reddito hanno mostrato risultati positivi:

  • Margine di interesse: +10%, pari a 1.985 milioni di euro
  • Commissioni: +11%, raggiungendo circa 940 milioni di euro
  • Insurance: 510 milioni di euro

Il risultato operativo è salito del 12% a 1.813 milioni di euro, mantenendo un indice costi/ricavi stabile al 43%. Il costo del rischio è sceso a 48bps, mentre la qualità degli attivi è rimasta solida, con Npl netti allo 0,8% e ampi overlays di circa 220 milioni di euro.

L’utile netto ha raggiunto 1.273 milioni di euro, in crescita del 24%, con un utile per azione di 1,53 euro (+27%). Il tangible book value per share (Tbvps) è rimasto stabile a 11,6 euro, mentre il Return on Tangible Equity (Rote) è salito al 14%, in crescita di 1 punto percentuale. Il Return on Risk-Weighted Assets (Rorwa) è migliorato al 2,7%, e il CET1 è aumentato al 16,1%, con un incremento di 20bps rispetto all’anno precedente.

Risultati del quarto trimestre

Nel quarto trimestre, Mediobanca ha registrato ricavi di circa 980 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Il margine di interesse è stato di 492 milioni di euro, e le commissioni hanno raggiunto un record di 279 milioni di euro, con un incremento del 51% rispetto all’anno scorso, grazie alla ripresa della divisione Corporate & Investment Banking. L’utile netto del trimestre è stato di 327 milioni di euro, in aumento del 39% rispetto all’anno precedente.

Dividendo in crescita e nuovo piano di buyback

Nel corso dell’esercizio 2023/24, Mediobanca ha distribuito complessivamente 1,1 miliardi di euro, pari al 10% del valore di mercato della banca. Questa cifra include 885 milioni di euro in dividendi e circa 200 milioni di euro in buyback.

Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo annuale di 1,07 euro per azione, pari a un dividend yield del 7,13% basato sui prezzi attuali, con un payout del 70%. L’anticipo di 0,51 euro è stato già distribuito a maggio, mentre il saldo di 0,56 euro sarà pagato a novembre. Il pagamento avverrà il 20 novembre, con record date il 19 novembre e stacco del dividendo il 18 novembre.

Inoltre, il consiglio ha proposto un nuovo piano di buyback e cancellazione di azioni proprie per un valore di circa 385 milioni di euro, pari al 3,1% del capitale sociale attuale. Il numero esatto di azioni da riacquistare sarà definito al momento dell’approvazione del bilancio a settembre, e fino all’80% delle azioni acquistate potranno essere cancellate.

Le divisioni

Il Piano 2023-2026 ha mostrato progressi significativi in tutte le divisioni. Il Wealth Management (Wm) ha visto una crescita dei Tfa del 13%, raggiungendo circa 100 miliardi di euro, e un aumento del Net New Money (Nnm) di 8,4 miliardi di euro. Il Corporate & Investment Banking (Cib) ha confermato la ripresa, con ricavi aumentati del 7% e una riduzione significativa degli Rwa.

Nel Consumer Finance (Cf), Mediobanca ha erogato un record di 8,4 miliardi di euro in prestiti, con un incremento del 6% nei ricavi. Insurance (Ins) ha contribuito con ricavi aumentati del 14% a 530 milioni e un utile netto in crescita del 19% a 522 milioni.

Il commento dell’ad Nagel

“Nell’esercizio 2023-24 il Gruppo ha saputo raggiungere i migliori risultati di sempre in termini di ricavi (3,6 miliardi), di utile (quasi 1,3 miliardi), di redditività (Rote 14%) e distribuzione agli azionisti (1,1 miliardi tra dividendi e buyback effettuati), dando puntuale avvio alle principali iniziative del Piano 23-26”, ha dichiarato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. 

E per il futuro? “Lo scenario dei prossimi mesi si presenta incerto per dinamiche geo-politiche e macro e richiederà la capacità di volgere in opportunità un contesto atteso volatile – prosegue l’ad – Mediobanca è in una posizione privilegiata per la specializzazione del suo modello, l’approccio responsabile, le competenze distintive di prodotto, il posizionamento, unico in Italia, sulle famiglie imprenditrici. Con queste peculiarità e attraverso una gestione sempre più efficiente degli attivi e del capitale, abbiamo iniziato il secondo anno del Piano ‘One Brand – One Culture’ con obiettivo di essere una delle migliori storie di crescita e remunerazione per tutti gli stakeholders”.

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