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Borsa 29 luglio: la correzione è arrivata. Le forti perdite del Nasdaq sono un segnale. High tech e lusso i punti deboli dei mercati

Malgrado il rimbalzo di Piazza Affari di stamattina, sui mercati l’aria è cambiata e il tracollo del Nasdaq indica che la temuta correzione è in atto. Dopo una lunga corsa i titoli dell’high tech e quelli del lusso sono i più in difficoltà

Borsa 29 luglio: la correzione è arrivata. Le forti perdite del Nasdaq sono un segnale. High tech e lusso i punti deboli dei mercati

Dopo un lungo periodo di crescita sostenuta, l’aria è cambiata e i principali mercati azionari sono entrati nella loro – temuta – fase correttiva. L’indice Nasdaq dai massimi realizzati il 10 luglio ha già perso l’8% circa, una performance aggravata dal rosso di mercoledì scorso, seduta nella quale l’indice delle società tecnologiche ha messo a segno il suo peggior parziale dal 2022. Vendite anche in Europa dove alcuni conti trimestrali sotto le attese, in particolare nei comparti degli industriali e del lusso, hanno innescato un deciso incremento della volatilità portando così a brusche correzioni nei prezzi.

Borsa 29 luglio: la correzione e gli investitori

Questo cambio di umore dei listini ha spiazzato gli investitori e riflette una maggior preoccupazione per la crescita futura. Ma non è il momento di farsi prendere dal panico, sostiene BofA. Secondo Michael Hartnett, stratega di Bank of America, che è ottimista sulle obbligazioni per la seconda metà del 2024, i segnali di un rallentamento economico alimenterebbero la rotazione verso azioni che sono rimaste indietro rispetto alle costose mega-cap tecnologiche. In una nota di venerdì, Hartnett ha affermato che i dati recenti suggeriscono che l’economia globale è “malata” e che “siamo a un soffio dal vedere le azioni delle grandi aziende tecnologiche perdere il loro predominio”.

Borsa 29 luglio: cosa fanno le banche centrali?

Tornano in campo le banche centrali? Mercoledì la Fed dovrebbe annunciare il mantenimento dei tassi di interesse nell’attuale forchetta 5,25-5,50%. Un taglio dello 0,25% è invece atteso a settembre. Molta più incertezza sulla decisione che nella stessa giornata prenderà la Bank of Japan che sta valutando invece un rialzo, dopo che a marzo li aveva portati appena sopra lo 0% chiudendo un’era di 17 anni di tassi negativi (Reuters). Ancora dubbi anche sulla scelta della Bank of England che giovedì potrebbe abbassare i tassi dello 0,25%, dall’attuale 5,25%.

Domani saranno diffusi i dati del Pil del secondo trimestre di Eurozona: Germania, Francia, Italia e Spagna. In parallelo arriveranno i numeri dell’inflazione a Berlino e Madrid. Mercoledì è il turno dell’indice dei prezzi a Parigi, Roma e nell’intera area euro. Microsoft diffonderà i risultati del secondo trimestre, mentre mercoledì è la volta di Meta. Giovedì toccherà invece ad Amazon, Apple e Intel.
Domani sono attesi anche i dati di Intesa Sanpaolo, FinecoBank, Leonardo, Fincantieri e Airbus. Mercoledì seguono quelli di Telecom Italia, Boeing e Lufthansa, mentre giovedì è il turno di ArcelorMittal e Toyota. Venerdì si chiude con Chevron ed Exxonmobil.

Borsa 29 luglio: gli eventi geopolitici

Maduro riconfermato presidente del Venezuela col 51,2% tra accuse di brogli.

Nella prima giornata della visita in Cina, la premier Giorgia Meloni ha annunciato un piano triennale che porterà alla collaborazione a livello industriale in settori come l’auto elettrica e le rinnovabili. Durante l’incontro con il premier cinese Li Qiang è emersa la volontà di aprire un nuovo capitolo delle relazioni tra i due Paesi dopo l’uscita di Roma dalla Via della seta.

In seguito all’incontro con gli omologhi giapponesi, il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin e il segretario di Stato Antony Blinken hanno detto che Washington integrerà il suo contingente presente in Giappone all’interno di un comando congiunto con la controparte di Tokyo per rispondere più rapidamente a eventuali minacce cinesi nell’area asiatica.

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha dato al premier Benjamin Netanyahu e al ministro della Difesa Yoav Gallant il potere di decidere l’entità e la tempistica della risposta contro Hezbollah, dopo il lancio del missile che sabato ha ucciso 12 bambini in una città sulle Alture del Golan.

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