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Borsa 26 luglio: listini con gli occhi su trimestrali e inflazione Usa, il lusso rimbalza con Hermès ed Essilux. A Milano corre Eni

In attesa del dato Usa sull’inflazione Pce, le Borse europee tentano un mini rimbalzo. Parigi la migliore. A Milano acquisti su Eni e lusso, ancora giù Stm e Stellantis

Borsa 26 luglio: listini con gli occhi su trimestrali e inflazione Usa, il lusso rimbalza con Hermès ed Essilux. A Milano corre Eni

Le Borse europee provano a lasciarsi alle spalle le vendite dei giorni scorsi e nell’ultima seduta della settimana procedono in rialzo in attesa dell’importante dato sull’inflazione Pce statunitense di giugno che verrà pubblicato nel primo pomeriggio e servirà alla Federal Reserve per decidere le prossime mosse sulla politica monetaria, con i mercati ormai sono certi che la Banca centrale americana abbasserà i tassi entro settembre. Gli occhi dei mercati rimangono concentrati sulle trimestrali, con il lusso che rimbalza grazie agli ottimi conti di Hermès ed Essilux.

Sul fronte macro, dalla Francia sono arrivati dati sulla fiducia da parte delle famiglie. Secondo l’Insee, a luglio, l’indicatore è salito di un punto a quota 91, rimanendo però al di sotto della sua media di lungo periodo. In Italia invece, l’Istat ha reso noto l’indice del clima di fiducia dei consumatori, stimato in aumento da 98,3 a 98,9, e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese, sceso da 94,5 a 94,2.

Borse: Parigi rimbalza con il lusso, Milano più arretrata

In questo contesto lo Stoxx 600 guadagna lo 0,46%; trainata dai rialzi di Parigi, che nel giorno della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, sale dello 0,9% e da Francoforte (+0,35%). Guadagna oltre mezzo punto percentuale Amsterdam (+0,6%), mentre fuori dalla Ue Londra segna +0,62%.

Procede in controtendenza Madrid (-0,1%). In mezzo si piazza Milano, che a metà seduta avanza dello 0,2% a 33.837 punti. 

Sull’azionario sono da segnalare:

  • Hermès (+3,79%): dopo le trimestrali deludenti di Lvmh e Kering, la società ha diffuso i conti del primo semestre, chiuso con un utile netto in rialzo del 6,4% a 2,3 miliardi nonostante il rallentamento in Cina. Nel secondo trimestre il produttore di borse Birkin ha invece registrato un aumento del 13% nelle vendite del secondo trimestre, dimostrando la continua propensione all’acquisto da parte dei clienti di fascia alta.
  • Essilux (+8%): la società ha comunicato un aumento dei ricavi del 5,2% nel secondo trimestre, sostenuto dalla domanda nella regione Europa, Medio Oriente e Africa.
  • Capgemini crolla del 7,6% dopo aver detto che i suoi ricavi annuali diminuiranno.
  • NatWest corre del 5,89%: la banca britannica ha annunciato di voler acquistare il portafoglio di mutui di Metro Bank per 2,4 miliardi di sterline (3,09 miliardi di dollari).

A Milano corre Eni, continuano le vendite su St e Stellantis

In vetta al Ftse Mib si piazza Eni (+3,85%) che questa mattina ha comunicato risultati sopra le attese e rivisto al rialzo la guidance di redditività. I numeri del cane a sei zampe fanno bene anche a Tenaris (+1,49%) e Saipem (+1,38%).

Tra gli energetici, sale dello 0,26% Enel che ieri, a mercati chiusi, ha pubblicato la semestrale archiviata con un utile netto in rialzo del 20,6%, ebitda ordinario in aumento dell’8,8% e ricavi in calo del 17,9%. Terna cede lo 0,57% in attesa della trimestrale, mentre Italgas è in rosso dell’1,81%. Sotto la parità anche Snam (-0,91%) che ha firmato un accordo per acquisire il 100% di Edison Stoccaggio per 560 milioni di euro

Rimbalza il lusso italiano grazie ai conti di Hermès ed Essilux, con Brunello Cucinelli e Moncler che guadagnano rispettivamente il 3,26% e il 2,74%, mentre Ferrari segna +1%.

Tonica Leonardo (+2,2%): l’Ad e Dg Roberto Cingolani, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore dal salone aerospaziale di Farnborough ha detto che la società sta discutendo con Airbus per valutare il potenziamento delle collaborazioni e delle sinergie industriali.

Le vendite continuano a colpire Stmicroelectronics e Stellantis, che dopo i crolli di ieri dovuti a conti deludenti e a prospettive inferiori alle previsioni di mercato, nell’ultima seduta della settimana cedono rispettivamente il 2,07% e l’1,97%.

Tra le banche Mps perde l’1,34%, Intesa lo 0,23%, sopra la parità Unicredit. 

Fuori dal Ftse Mib è da segnalare la performance di Webuild (+4,7%) che ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 5,5 miliardi (+20%) con una marginalità in aumento al 7,5% a 407 milioni. L’utile netto adjusted attribuibile al gruppo è salito a 82 milioni, con un incremento di circa il 256% rispetto ai 23 milioni del primo semestre 2023. L’Ebitda adjusted è aumentato del 41% a 407 milioni, mentre l’Ebit adjusted ha raggiunto i 226 milioni (+63%). Il gruppo ha poi confermato la guidance per il 2024 con ricavi attesi superiori a 11 miliardi, Ebitda maggiore di 900 milioni e una posizione di cassa netta attesa superiore a 400 milioni.

Gli altri mercati

Sull’obbligazionario lo spread tra Btp decennale e Bund di pari scadenza scende a 137 punti base (-1,88%), con il rendimento sul Btp decennale benchmark sostanzialmente stabile al 3,78%9. Sul valutario il cambio euro/dollaro si muove a 1,0839 d da 1,0850 al closing della vigilia, mentre lo yen si avvia ad archiviare il maggior rialzo settimanale in quasi tre mesi, mentre i trader riducono le scommesse contro la valuta in attesa dei dati sull’inflazione Usa in grado di influenzare le aspettative sui tassi Fed. La moneta nipponica scambia a 167,7 con l’euro ea 154,57 (da 153,82) con il dollaro.

Al contrario, si avvia a chiudere la terza settimana consecutiva in calo il petrolio, con il Brent contratto settembre a 82 dollari al barile (-0,4%) e il Wti a settembre a 77,97 dollari (-0,4%).

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