Condividi

Nomine pubbliche: in Cdp Scannapieco confermato Ad e Gorno Tempini alla presidenza

Fumata bianca in Cdp, dopo settimane di rinvii trovata la quadra al quinto tentativo: via libera al nuovo consiglio d’amministrazione (allargato) della Cassa depositi e prestiti con la conferma del vertice e cinque donne nel board

Nomine pubbliche: in Cdp Scannapieco confermato Ad e Gorno Tempini alla presidenza

Dopo quattro rinvii che hanno fatto slittare le nomine di un mese, al quinto tentativo Cassa Depositi e Prestiti è riuscita a trovare la quadra sul rinnovo del consiglio di amministrazione. L’assemblea degli azionisti ha anche modificato lo statuto, aumentando il numero dei membri che compongono il cda da 9 a 11. Una decisione che consente di rispettare le quote di genere dopo che la maggioranza nei giorni precedenti non era riuscita a trovare un accordo sui nominativi, esprimendo per lo più profili di uomini, mentre lo statuto Cdp prevede la presenza di almeno quattro donne.

Cdp: Scannapieco confermato ceo e Gorno Tempini presidente

Gli azionisti hanno nominato il nuovo cda che rimarrà in carica fino alla fine del 2026, confermando alla presidenza Giovanni Gorno Tempini (candidato dalle fondazioni, che in Cdp detengono il 15,9%) e Dario Scannapieco come amministratore delegato.

Il resto del cda, con dentro cinque donne, è formato da Matilde Bini, Maria Cannata, Stefano Cuzzilla, Luisa D’Arcano, Francesco Di Ciommo, Luigi Guiso, Giorgio Lamanna, Valentina Milani, Flavia Mazzarella.

Cdp: il cda si allarga

“Le modifiche statutarie approvate in sede straordinaria – si legge nella nota di Cdp – riguardano l’incremento del numero dei membri che compongono il consiglio di amministrazione da 9 a 11 e il rinvio al rispetto della normativa in materia di equilibrio tra i generi nella composizione degli organi sociali (sia per il cda in composizione ordinaria e separata, sia per il Collegio sindacale), nonché la conseguente revisione dei quorum costitutivi e deliberativi rafforzati”.

La novità, come detto, consente a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, di nominare i consiglieri uomini loro graditi, continuando però a rispettare le quote di genere previste dallo Statuto (Cdp, non essendo quotata, non sarebbe vincolata a farlo).

“Le Fondazioni di origine bancaria azioniste di Cdp esprimono soddisfazione per i rinnovi e le conferme all’interno del Cda di Cassa Depositi e Prestiti. L’allargamento del Consiglio, al fine di integrare le competenze indispensabili per guidare un’istituzione rilevante come Cassa, è positivo e siamo soddisfatti che sia stato garantito l’irrinunciabile presidio del genere meno rappresentato”, ha detto il presidente di Acri Giovanni Azzone. “Siamo convinti che il Consiglio appena insediato proseguirà nella positiva direzione intrapresa in questi anni sotto la guida del presidente Giovanni Gorno Tempini e dell’amministratore delegato Dario Scannapieco. Le Fondazioni esprimono, infatti, pieno apprezzamento per i risultati conseguiti dalla Cassa nell’attuazione del Piano strategico 2022-2024 e per il perdurante impegno di Cdp a servizio dei territori e sul fronte della promozione dello sviluppo sostenibile del Paese, frutto anche del dialogo costruttivo e fecondo con le Fondazioni. Un ringraziamento sentito va a tutto il Consiglio uscente e alla struttura di Cassa, per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. Ai nuovi consiglieri vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro”, ha concluso Azzone.

Commenta