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Bitcoin in netto rialzo: cosa c’entra Trump e perché il mercato delle criptovalute spera in regole meno strette

Dopo l’attentato a Trump nel weekend sono cresciute le chance per il tycoon nella corsa alle presidenziali di novembre. Trump si è sempre dichiarato a favore di regole più lasche per le crypto, al contrario dei dem

Bitcoin in netto rialzo: cosa c’entra Trump e perché il mercato delle criptovalute spera in regole meno strette

Il primo mercato a reagire con forza all’attentato a Donald Trump, che ora, anche grazie ad esso, si ritrova con maggiori change alle elezioni di novembre per la Casa Bianca, è stato quello delle criptovalute.
In particolare il Bitcoin, criptovaluta numero uno al mondo, ha iniziato a salire già subito dopo la notizia dell’attentato salendo ieri sopra i 60.000 dollari e continuando anche stamane: a metà seduta europea è a 62.751 dollari dopo aver segnato un picco a 63.019 dollari, ai massimi delle ultime due settimane, portando i guadagni a +47% nell’anno. Venerdì sera aveva chiuso a 57.600 usd. Lo scorso 5 luglio aveva toccato i minimi degli ultimi sei mesi a 53.600 usd. Si muovono al rialzo anche le altre principali criptovalute, tra cui Ether (+3,05%) e Solana (+3,24%).

Trump a favore di regole più lasche per le criptovalute

Il rialzo è messo in relazione al fatto che un’eventuale vittoria di Trump alle presidenziali potrebbe portare a un’espansione del mercato crypto visto che il tycoon è sempre stato a favore di un allentamento delle regole. Trump ha attaccato più volte i tentativi dei democratici di tenere sotto controllo il mondo crypto, presentandosi alla stregua di un paladino del settore soprattutto in occasione di un evento di raccolta fondi che si è svolto a giugno a San Francisco, anche se di fatto non aveva spiegato in cosa consisterebbe il suo sostegno al settore. Al contrario l’amministrazione Biden è stata piuttosto severa riguardo il settore, con l’ala sinistra del Partito Democratico, quella guidata dalla senatrice Elizabeth Warren che ha più volte attaccato il settore, fino a minacciare di renderlo illegale.

L’appoggio a Trump dal mondo delle cripto

Il fondatore di Tron (ecosistema su blockchain al quale è collegato un token $TRX), Justin Sun, ha pubblicamente appoggiato Trump nelle prossime elezioni, citando il suo progetto di offrire un ambiente più favorevole per l’industria delle criptovalute. In un post sui social media, Sun ha espresso la speranza per una rapida ripresa del Presidente ed ha elogiato Trump come una scelta migliore rispetto a Biden per il settore crypto, perché potrebbe garantire un “trattamento più equo” sotto la sua leadership. Altri si sono fatti avanti ad appoggiare Trup nella suia corsa alla Casa Bianca, tra cui Tesla, Elon Musk e il gestore di hedge fund Bill Ackman.

La partecipazione a Bitcoin 2024

I protagonisti delle criptovalute attendono con trepidazione il prossimo weekend, quando si terrà la Bitcoin 2024, una delle convention più importanti del settore, alla quale era atteso anche Trump, a meno di cambiamenti dell’agenda post-attentato, insieme a una lunga delegazione di politici pro BTC.

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