A metà seduta le Borse europee sono miste, con quella di Milano che svetta in rialzo sopra i 34.000 punti. È la tipica seduta “wait and see” per i listini europei ma anche Usa: nel Vecchio continente la sorvegliata speciale è naturalmente la Francia e gli investitori sono in attesa di sviluppi per la composizione di un governo che sia in grado di soddisfare gli impegni fiscali ed economici. Oltreoceano invece si attende Jerome Powell che nel pomeriggio parlerà al Senato Usa (domani alla Camera) di come si sta muovendo l’economia e di conseguenza di come si potrebbe muovere la politica monetaria.
Così il diario della mattinata a Piazza Affari è un’altalena: partenza incerta, qualche presa di beneficio e poi di nuovo al rialzo, con il Fitse Mib che a metà seduta si riporta sopra quota 34.000 punti. Alle 12.00 si trova a 34.103 in rialzo dello 0,17%. Alla stessa ora il FTSE Italia All Share era in progresso dello 0,19%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,12%) e per il FTSE Italia Star (+0,01%).
Non è così nelle altre Borse europee, con Francoforte che perde lo 0,39%, Madrid dove l’Ibex 35 è a -0,41% e il sorvegliato speciale Cac 40 di Parigi che perde lo 0,39%. Positiva anche la borsa di Amsterdam (+0,39%), mentre fuori dalla Ue Londra segna +0,22%.
Sotto controllo gli spread: Btp/bund resta attorno ai 137 pb
In una situazione incerta come quella del governo francese, i riflettori sono accesi sull’andamento degli spread e dei rendimenti dei governativi perché potrebbe essere questi la spia di una disaffezione degli investitori rispetto a quello stato. Eppure stamane la situazione è ancora sotto controllo. Lo spread Btp/Bund resta attorno ai 137 con il rendimento del Btp 10 anni a 3,91%, Il rendimento dell’Oat francese è a 3,15% e il suo differenziale con l’analogo tedesco è fermo a 61 punti base.
L’euro è stabile nei confronti del dollaro e dopo le dichiarazioni del governatore della Banca d’Italia e membro della Bce, Fabio Panetta, secondo cui Francoforte può continuare a ridurre gradualmente i tassi di interesse adeguando il loro livello al percorso di disinflazione, ma dovrà essere pronta a rispondere a eventuali nuovi shock. “Da qui in avanti la disinflazione potrà essere completata adeguando gradualmente il livello dei tassi ufficiali al calo dell’inflazione effettiva e attesa, se gli sviluppi macroeconomici confermeranno l’attuale quadro previsivo”, ha detto Panetta. “Ma dovremo essere pronti a rispondere con rapidità a nuovi shock che potrebbero allontanarci, verso l’alto o verso il basso, da quella traiettoria”, ha aggiunto. Il governatore della Banca d’Italia, all’assemblea annuale dell’Abi, ha anche sottolineato che la solidità delle banche è un elemento di forza del sistema produttivo. Ora serve accompagnare la ripresa della domanda perchè l’economia italiana ed europea cresce a ritmi moderati. Il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha invece sottolineato l’imporanza di tagliare la pressione fiscale sul risparmio e ha chiesto una semplificazione delle regole ricordando che nel 2023 le norme indirizzate alle banche sono state diverse migliaia.
A Milano la migliore è Prysmian. Bene anche Leonardo e i titoli del lusso
A Piazza Affari da rilevare l’ottima performance di Prysmian e di Leonardo, ma in rialzo sono anche grazie ai progressi Iveco e i titoli del lusso come Moncler e Brunello Cucinelli. In calo invece Generali, Fineco Bank (-1,13%) e Azimut (-0,57%)
Prysmian: Il titolo balza del 4,85% a 60,52 euro a metà seduta di Piazza Affari ai massimi di seduta, avvicinandosi al record assoluto di maggio a 61,06 euro. Citi ha aperto un catalyst watch positivo di 30 giorni sul titolo Prysmian e Jefferies promuove l’azione. Con la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre del 2024 il prossimo 1° agosto, Citi vede la possibilità concreta di una revisione al rialzo della guidance per il 2024.
Leonardo +1% L’Italia punta a spendere circa 7,5 miliardi di euro nei prossimi 11 anni per 24 nuovi jet Eurofighter, secondo un documento del ministero della Difesa visionato da Reuters. L’acquisto porterà al rinnovamento della flotta aeronautica militare italiana, visto il necessario smantellamento dei vecchi jet Eurofighter e Tornado, in un momento in cui i membri della Nato stanno aumentando le spese per la difesa alla luce della crescente incertezza geopolitica. I jet bimotore supersonici Eurofighter Typhoon sono costruiti da un consorzio tedesco, britannico, italiano e spagnolo, composto da Airbus, Bae Systems e Leonardo. Dato che l’ordine sarà effettuato dall’aeronautica militare italiana, Leonardo avrà il ruolo di capocommessa.
In flessione, invece, Generali (-1,21% a 23,64 euro). Gli analisti di Jefferies hanno ridotto a 22 euro il target price sulla compagnia assicurativa; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Ieri a mercati aperti sono circolate indiscrezioni da parte di Insurance Insider su un potenziale interesse per la compagnia Hiscox da parte di Generali e Sampo. Hiscox è un gruppo assicurativo e riassicurativo con sede operativa alle Bermuda ed è quotato alla borsa di Londra. Hiscox si focalizza sull’assicurazione danni nei rami commercial e retail con focus sulle PMI ed una presenza geografica principalmente in Nord America e UK e complessivamente opera in 14 paesi tra cui Europa e Asia con oltre 3k dipendenti. Nel 2023, Hiscox ha riportato una raccolta premi intorno a US$4.5bn, un solvency ratio di 212%.
Eni registra una flessione dello 0,41% a 14,244 euro. Il colosso petrolifero ha annunciato una nuova scoperta nel pozzo esplorativo Yopaat-1 EXP, in Messico. Le stime preliminari indicano un potenziale scoperto di circa 300-400 milioni di barili equivalenti di olio e gas associato in posto.
Stellantis entro il 2026 amplierà a 36 modelli la linea di veicoli ibridi a prezzi accessibili in Europa, per soddisfare la crescente domanda di questo tipo di motore, che rappresenta un’alternativa alle auto a benzina e ai veicoli elettrici. La casa automobilistica italo-francese, nata dalla fusione nel 2021 tra Psa e Fiat Chrysler, ha detto in un comunicato che quest’anno proporrà 30 modelli ibridi per nove dei suoi 14 marchi, tra cui Fiat, Peugeot, Jeep e Alfa Romeo, e ne lancerà altri sei nei prossimi due anni. Stellantis, che non ha specificato quanti modelli ibridi sono già in vendita, ha spiegato che sta rispondendo al rapido aumento degli ordini di ibridi da parte dei clienti in Europa. L’azienda ha aggiunto che le vendite di questo tipo di veicoli nella regione sono salite del 41% nei primi sei mesi di quest’anno.