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Borsa 8 luglio, mercati incerti: pesa la mancata maggioranza in Francia dopo le elezioni. Asia in calo

Incertezza dopo la sconfitta della destra di Le Pen e la vittoria del Nuovo Fronte Popolare: le Borse temono instabilità visto che al momento la Francia non sembra avere una maggioranza alla guida

Borsa 8 luglio, mercati incerti: pesa la mancata maggioranza in Francia dopo le elezioni. Asia in calo

I mercati europei aprono incerti stamane, cercando di metabolizzare da una parte la sconfitta della destra di Le Pen in Francia, dall’altra la vittoria di Jean-Luc Mélenchon, che rappresenta l’ala populista del Nuovo Fronte Popolare e che per ora esclude accordi con il centro di Macron: da che se ne deduce che una maggioranza alla guida della Francia ora. Intanto, preoccupano i contenuti sbandierati da Mélenchon che rischiano di far sbandare il bilancio pubblico francese: il leader de La France Insoumise ha proposto subito la sospensione della riforma delle pensioni di Macron che alza da 60 a 64 l’età pensionabile, l’aumento del salario minimo e il blocco dei prezzi. L’euro è in calo contro il dollaro alle prime battute, mentre i futures indicano un’aperta debole delle borse.

“Il rischio principale che percepiscono i mercati è che un nuovo governo introduca una serie di politiche fiscali e regolatorie meno favorevoli al mercato, tra cui aumenti delle tasse, una revisione delle riforme pensionistiche per innalzare l’età pensionabile, salari minimi più alti e una più generosa indicizzazione dei salari per i dipendenti pubblici”, sottolinea Antonio Tognoli di Cfo sim. “Questo comporterebbe costi aziendali più elevati, minor sostenibilità fiscale e tassi di interesse più alti, che probabilmente peserebbero ulteriormente sui mercati azionari locali”.

Sullo sfondo restano le attese per le prossime mosse della Fed, con i Powell che domani riferirà al Senato e successivamente alla Camera, mentre venerdì prossimo è in agenda il dato sull’inflazione Usa. Inoltre sono in vista le trimestrali delle fortissime banche Usa.

Wall Street su nuovi record, mercato del lavoro ancora tonico. Crescono le attese taglio tassi

I principali indici azionari statunitensi hanno terminato in territorio positivo l’ultima seduta della settimana, dopo la diffusione dei dati sull’occupazione a giugno rallentata ma ancora piuttosto tonica. I dati sono attentamente analizzati per capire i possibili effetti sulla politica monetaria. Dopo la pubblicazione del report, le probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre sono salite al 74% dal 62% della settimana scorsa, secondo lo strumento FedWatch del CME Group. Il Dow Jones è salito dello 0,17% a 39.576 punti, mentre l’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,54% a 5.567 punti, con il nuovo massimo storico di 5.570 punti. Segno più anche per il Nasdaq (+0,9% a 18.353 punti, poco sotto al nuovo massimo storico di 18.366 punti). E’ rimasto positivo il trend di Tesla (+2,09% a 251,75 dollari), dopo il rally registrato nelle sedute precedenti. Molto bene anche Intel (+2,53%) e Apple (+2,16%). Treasury Note a dieci anni al 4,29%, da 4,35% della precedente chiusura, per effetto della frenata dell’occupazione in giugno.

Negli Usa resta centrale l’attenzione per la corsa alla presidenza. Joe Biden ha riavviato la sua campagna elettorale e ribadisce la volontà di andare avanti, ma sarebbe in aumento il numero dei membri del Congresso democratici contrari al proseguimento.

In calo il mondo cripto. Timori per la fallita Mt. Gox

Giornata negativa per Coinbase (-0,56% a 223,68 dollari), in scia al calo registrato dalle principali criptovalute, in particolare del bitcoin. Bitcoin a 55.000 dollari, sui minimi da febbraio, -3,8%. Salgono le preoccupazioni su possibili vendite da parte dei creditori della fallita borsa Mt. Gox, un tempo la più grande del mondo

Borse Asia in calo, occhi alla Boj. Yen più forte

In Asia Pacifico, l’indice Nikkei di Tokyo, ha chiuso in ribasso dello 0,32% a 40.780,70 punti lunedì, ma in lieve rialzo, in prossimità dei massimi storici, mentre il Topix ha perso lo 0,58% a 2.867,51 punti. In maggio, gli stipendi base dei lavoratori giapponesi hanno registrato il maggior incremento dal 1993, sembrerebbe quindi che la tendenza salariale di fondo possa iniziare a sostenere i consumi e consentire alla Banca del Giappone di alzare nuovamente i tassi di interesse. Aumenta il surplus delle partite correnti in Giappone a a maggio. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 2.849,9 miliardi di yen, in salita rispetto all’attivo di 2.050,5 miliardi del mese precedente. Le stime degli analisti erano per un surplus in aumento fino a 2.450 miliardi di yen.

La borsa di Taipei è in rialzo dell’1,7%, nuovo record grazi alla spinta TSMC: +2,8%. Il titolo del colosso della produzione di semiconduttori per conto terzi (tra cui Apple e Nvidia), è stato promosso da Morgan Stanley. Ha aperto in lieve calo il mercato azionario dell’India. Sulla parità l’indice KOSPI di Seul.

In calo le borse della Cina. Hang Seng di Hong Kong -1,3%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%, appesantite per le preoccupazioni commerciali legate ai dazi imposti da Ue e Usa. L’attenzione è per il Terzo Plenum del Partito Comunista Cinese che dovrebbe introdurre ulteriori misure di stimolo per l’economia. I dati sul commercio e sull’inflazione cinese sono attesi nel fine settimana.

Si apprezza per la terza seduta consecutiva lo yen: il cross si porta a 160,5.

Borsa oggi 8 luglio: che cosa seguire

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, future indice EuroStoxx50 -0,34%. Prima dell’apertuta dei mercati l’euro è in lieve calo a 1,083, da 1,080 di stanotte. Occhi al rendimento dell’OAT francese decennale rende il 3,21% e il differenziale Bund/OAT stamane è a 63 punti base. Dopo che Macron ha indetto le elezioni il differenziale francese aveva perso circa 30 pb.

Venerdì il Ftse Mib di Milano ha chiuso in ribasso dello 0,3%, +2,5% la settimana. Il rendimento del Bund tedesco è al 2,55% e quello del BTP al 3,93%. Lo spread Italia-Germania è a 153 punti base. Petrolio. WTI a 83 dollari il barile. Brent a 86,5 dollari. Oro a 2.382 dollari l’oncia, -0,4%.

Germani. Bilancia commerciale in maggio pari a 24,9 Mld Euro, in aumento rispetto al precedente 22,1 Mld Euro (la previsione era 19,9 Mld Euro).

Amplifon venerdì ha segnato il peggior calo del listino milanese lasciando sul terreno il 6,49% a 31,12 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 30,95 euro e un massimo di 33,1 euro. Alcune banche d’affari hanno rivisto al ribasso le stime finanziarie sulla società per il 2° trimestre 2024 e per l’intero esercizio.

Saras. Consob ha deciso di riprendere l’esame del prospetto per l’opa promossa da Varas, controllata Vitol, sul capitale sociale di Saras. La scadenza per l’esame del documento è stata fissata per il 12 luglio.

Avio. Il Consiglio Esa ha adottato una risoluzione sui servizi di lancio europei e sulla continuità dell’accesso europeo allo spazio che pone le basi per la commercializzazione del lanciatore Vega da parte di Avio, suo prime contractor.

Fineco Bank. Jefferies alza il giudizio a Buy. Pirelli HSBC alza il giudizio a Buy, target price a 6,40 euro. Stellantis. Citi, abbassando il target price da 22 a 19,50 euro (rating neutral).

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