Borse europee in frazionale rialzo nell’ultima seduta della settimana, mentre le elezioni del Regno Unito, stravinte dai laburisti, dominano la scena. Ma gli investitori non avranno tempo per prendere fiato, perché gli appuntamenti elettorali non finiscono qui. Domenica 7 luglio si terrà infatti il ballottaggio delle elezioni legislative in Francia, un voto cruciale per il futuro del Paese e per la stabilità europea. Come conseguenza naturale, i riflettori sono puntati sulle Borse dei Paesi chiamati alle urne: Londra, in attesa del primo discorso da primo ministro di Keir Starmer, guadagna lo 0,14%, mentre Parigi sale dello 0,38%, nonostante le polemiche pre-elezioni. Va ancora meglio Francoforte (+0,85%), mentre Amsterdam è in rialzo dello 0,4%. Unico listino in controtendenza è Madrid (-0,1%), con Milano che si aggrega all’umore generale e a metà giornata segna +0,3% a 34.208 punti base.
Sul fronte macro è stato pubblicato il dato sulle vendite al dettaglio che, secondo l’Eurostat, a maggio sono aumentate dello 0,1% nell’area euro e nella Ue. Ad aprile erano calate dello 0,2% in entrambe le zone. Rispetto a maggio 2023 il rialzo è +0,3% per l’area euro e +0,6% per la Ue. Andamento fotocopia in Italia, dove secondo l’Istat, le vendite al dettaglio sono salite dello 0,1% rispetto a un anno prima. Intanto è da segnalare il dato della produzione tedesca che a maggio ha segnato un calo del 2,5% e del 6,7% su base annua. Mentre in Francia la produzione industriale ad aprile è stata rivista a +0,5% dal precedente +0,4%. Nel pomeriggio sono attesi i numeri sulla dinamica del mercato del lavoro statunitense, tra i principali indicatori cui Federal Reserve guarda per aggiustare il costo del denaro. Gli analisti di Wall Street scommettono sulla creazione di 190.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, in netto calo rispetto ai 272.000 di maggio, con un tasso di disoccupazione stabile a 4%.
A Londra crescono i titoli del settore edilizio: ecco perché
Alla Borsa di Londra a mettersi in luce sono i titoli delle società attive nel settore edilizio. I costruttori di case, infatti, guadagnano grazie alla vittoria dei laburisti alle elezioni. Questo accade perché gli investitori puntano sui progetti del partito guidato da Starmer a favore dell’edilizia abitativa popolare. Il principale beneficiario degli acquisti, dunque, è il titolo Persimonn che nella mattinata sale del 4,1% a 1.491 pence ed è al primo posto tra i componenti dell’indice Ftse 100, seguito a ruota da Vistry (+3,8%) e Barratt Developments (+2,8%), oltre che da Taylor Wimpey (+2,4%). Secondo gli analisti, sono queste le società che trarranno maggiormente vantaggio dai piani del Labour di un aumento degli alloggi a prezzi abbordabili e dalla riforma della pianificazione urbana.
A Piazza Affari corre St, crolla Amplifon
In vetta al Ftse Mib c’è Stmicroelectronics, che guadagna il 2,9% dopo le stime di Samsung Electronics che prevedono un aumento di oltre 15 volte dell’utile operativo del secondo trimestre grazie alla ripresa dei prezzi dei semiconduttori trainata dal boom dell’intelligenza artificiale, che ha migliorato i risultati dal basso livello di un anno fa. Positivi gli energetici con Saipem (+1,33%) ed Enel (+0,66%).
Gli acquisti premiano anche Finecobank (+1,33%) e la moda: Brunello Cucinelli (+1,24%), Moncler (+1,06%).
Si ferma invece il rally del comparto bancario, iniziato dopo la mossa di Unipol su Bper (-0,78%). Le prese di beneficio colpiscono i titoli che hanno guadagnato di più nelle sedute precedenti: Pop Sondrio (-1,65%) Mps (-1,64%), Banco Bpm (-0,51%). In controtendenza Unicredit (+0,23%). In un’intervista rilasciata a La Sicilia il Ceo Andrea Orcel ha detto che la banca è disposta a valutare eventuali opportunità di M&A, a condizioni economiche favorevoli, ma non è una scelta obbligata. “Se ci saranno azionisti disposti a vendere a condizioni economiche favorevoli, valuteremo le opportunità. Viceversa, se non trovassimo target in linea con i nostri obiettivi strategici, continueremo a riacquistare la nostre azioni”, ha aggiunto il manager.
In fondo al listino delle blue chip si piazza invece Amplifon, che arretra del 5,08% con gli investitori che stanno vendendo in massa il titolo in vista dei risultati del 30 luglio. Equita, alla luce di un secondo trimestre atteso non brillante per il mercato europeo, ha tagliato le stime organiche sul trimestre e sull’intero esercizio 2024. “Pensiamo che Amplifon possa aver registrato una crescita organica simile a quella del primo trimestre e abbiamo quindi ridotto la nostra stima da +7,9% a +5,5%. Sull’anno, riduciamo la stima di ricavi dell’1,2% a 2.444 miliardi”, scrive il broker che conferma il target di 34 euro per azione.
Calano spread e rendimenti
Continua a scendere lo spread tra Btp e Bund che si attesta a quota 138 punti base dai 142 di giovedì. In calo anche il differenziale tra Oat e decennale tedesco, che oggi viaggia a 63 punti base.
Sul secondario invece, il rendimento del Btp decennale benchmark scende al 3,94% rispetto al 4% del closing precedente, quello dell’Oat a 10 anni è in discesa al 3,19%, quello del Bund è al 2,55%.
Gli altri mercati
Sul valutario il cambio euro/dollaro è sostanzialmente stabile a 1,08, mentre sembra non curarsi del risultato elettorale la sterlina che si attesta a 1,18 euro. Stabile anche il petrolio, con il Brent e il Wti rispettivamente a 87,38 e 83,92 dollari al barile.
ma a Milano la borsa dove è???