Condividi

Maratona delle Dolomiti, la star dei cicloamatori: oltre 30 milioni l’indotto complessivo generato dagli 8mila iscritti

La Maratona delle Dolomiti, in programma il 7 luglio, promette epiche sfide ciclistiche amatoriali tra i passi Unesco senza traffico, evocando lo spirito del Giro d’Italia. Con 8.000 partecipanti da 86 paesi, l’evento promuove l’ecosostenibilità e stimola l’economia locale con un impatto fino a 39 milioni

Maratona delle Dolomiti, la star dei cicloamatori: oltre 30 milioni l’indotto complessivo generato dagli 8mila iscritti

Con 8mila iscritti – estratti a sorte da un elenco di 31mila candidature – e uno scenario da favola, la Maratona delle Dolomiti (Dles Dolomites in lingua ladina), quest’anno in programma il 7 luglio e dedicato al tema “Mutatio”, raggiunge le 37 edizioni. 

I partecipanti amanti del pedale avranno il privilegio di pedalare sui passi che hanno fatto la storia del ciclismo e riconosciuti patrimonio dell’Unesco, senza traffico come in una vera tappa del Giro d’Italia. La partenza è prevista da La Villa in Alta Badia alle ore 06.30 e l’arrivo a Corvara dopo migliaia di pedalate.

Il vincitore completa il percorso più impegnativo in circa 4 ore e 30 con una media da professionista, i più lenti quando arriva lui sono ancora sul percorso corto. La sofferenza però accomuna tutti i partecipanti, così come la gioia di aver portato a casa la propria piccola o grande impresa sportiva.

Maratona delle Dolomiti: percorsi leggendari per ogni ciclista

Con oltre 4mila metri di dislivello il percorso più lungo è un vero tappone dolomitico da Giro d’Italia, mentre il più corto – il classico Sellaronda – è decisamente un tracciato più abbordabile. Il più equilibrato con 106 chilometri e poco più di 3mila metri di dislivello, è il percorso intermedio. Sono questi i percorsi della granfondo ciclistica più amata al mondo: Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena costituiscono il percorso entry level della Maratona delle Dolomiti. Per i cicloamatori con “più gamba” si prosegue con Falzarego, Giau e Valparola.

Un evento incredibile reso possibile dai 1.500 volontari che garantiscono assistenza e servizi ai partecipanti e che ha anche stimolato il Centro di Studi avanzati sul turismo dell’Università di Bologna a condurre la ricerca “L’impatto della Maratona Dles Dolomites sul territorio”.

L’impatto economico della Maratona delle Dolomiti sul territorio

In base alle risposte dei quasi 3mila cicloamatori intervistati in occasione dell’edizione 2023 viene stimato un impatto diretto della Maratona sul territorio da parte degli 8mila partecipanti (dei quali la metà proviene da 86 paesi stranieri) di quasi 23 milioni di euro escludendo gli investimenti effettuati per l’organizzazione vera e propria dell’evento. In base alle ulteriori stime dei moltiplicatori economici – si legge nella ricerca dell’Università – è ragionevole ritenere che l’impatto complessivo (contributo diretto, indiretto e indotto) della Maratona Dles Dolomites si collochi tra i 32 e 39 milioni di euro evidenziando come questo genere di eventi sportivi sia un vero e proprio volano per l’economia del territorio.

La durata del soggiorno medio dei partecipanti alla gara è di 4,17 notti, prevalentemente in hotel (55%) con trattamento di mezza pensione (71%).

Pedalare tra patrimoni Unesco e sostenibilità ambientale

Edizione dopo edizione la Maratona corre sempre di più verso il traguardo della sostenibilità. Per rendere l’evento più ecologico e meno impattante sull’ambiente, la Maratona sviluppa oltre 15 microprogetti incentrati sulla sostenibilità e, grazie anche alla certificazione Green Event, incoraggia e sollecita i suoi partner a prendere analoghe iniziative.

Dalle corse su strada a quelle in mountain bike i numeri confermano l’importanza degli eventi sportivi per l’economia del territorio. A poca distanza da Corvara, in Val Gardena si è appena conclusa la Hero Bike Festival, una delle granfondo in fuoristrada più dure d’Europa. Alla gara vera e propria – disputatasi il 15 giugno – hanno partecipato 3mila cicloamatori, ma l’intero evento accoglie in Val Gardena fino a 6mila arrivi tra famigliari e accompagnatori che si trattengono in media 2,6 giorni (il che si traduce in 15.600 presenze turistiche). Secondo una prima stima fornite dal Comitato organizzatore (in attesa di dati più precisi) il lungo weekend della Hero 2024 ha avuto una ricaduta sul territorio di 1,4/1,5 milioni di euro in un periodo ancora di bassa stagione. A questi valori va sommato – secondo l’organizzazione – l’indotto indiretto dalla manifestazione, ossia generato dagli appassionati che ripercorreranno il tracciato della gara nel corso della imminente estate.

Un passo verso l’inclusività nel ciclismo agonistico

Difficile da stimare – si legge in una nota dell’organizzazione – ma estremamente importante l’aspetto sociale con oltre 400 bambini che hanno partecipato alla Hero Kids e che fra qualche anno, almeno una parte di loro, si iscriverà alla manifestazione principale.

Il ciclismo agonistico sa essere anche disciplina inclusiva: in occasione della granfondo internazionale in mountain bike “La Dario Acquaroli” il 29 settembre a Iseo (Brescia) nel cuore della rinomata Franciacorta, infatti, sarà assegnato il primo titolo del Campionato italiano a cicloamatori con disabilità intellettiva e relazionale. Si tratta di una prima edizione dal momento che finora questo genere di atleti poteva svolgere solamente attività promozionale (prove di abilità) e dimostrativa (apripista di eventi agonistici).

Per l’undicesimo anno Intesa Sanpaolo Private Banking conferma la sua partnership con questo prestigioso evento sportivo in qualità di gold partner.

Commenta