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Immatricolazioni auto giugno 2024: mercato italiano in ripresa con incentivi. Elettriche protagoniste, ma i modelli cinesi avanzano

Il mercato auto italiano cresce a giugno (+15%) grazie alle immatricolazioni di auto elettriche (+4,7 punti percentuali) per merito dei bonus. Stellantis in ripresa (+10%), Volkswagen in calo (-0,4%). Boom di Renault, +46,6%. A livello globale cresce la quota di mercato delle auto elettriche cinesi, ma i dazi Ue potrebbero frenare il loro slancio

Immatricolazioni auto giugno 2024: mercato italiano in ripresa con incentivi. Elettriche protagoniste, ma i modelli cinesi avanzano

Tornano a crescere le immatricolazioni di auto in Italia. Dopo mesi di volumi in linea con l’anno passato e una contrazione dovuta all’attesa dei bonus, sul mercato automobilistico italiano si vedono i primi effetti dei nuovi incentivi 2024. Nel mese di giugno, infatti, le immatricolazioni auto sono aumentate del 15%. Secondo i dati forniti da Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), ci sono state complessivamente 160.046 immatricolazioni rispetto alle 139.150 dello stesso mese del 2023. Guardando ai primi sei mesi del 2024, il mercato automobilistico italiano ha registrato 886.386 nuove vetture, un aumento del 5,3% rispetto alle 841.573 del periodo gennaio-giugno 2023, ma ancora sotto del 18,2% rispetto al 2019.

Il merito di questa crescita ha un solo nome: le auto elettriche. Il buon risultato di giugno è dovuto esclusivamente alle immatricolazioni di auto elettriche, grazie agli incentivi varati dal Governo e messi a disposizione del pubblico a partire dal 3 giugno, esauriti in un solo giorno.

Con gli incentivi è stato boom di auto elettriche

Gli incentivi per le auto elettriche (Bev) hanno avuto un ruolo centrale nel rilancio delle vendite. Le Bev hanno avuto un vero boom, raggiungendo l’8,3% di quota di mercato (13.415 immatricolazioni), un aumento di 4,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,9 punti rispetto a giugno 2023. Le auto Phev (veicolo elettrico ibrido plug-in) hanno una quota di mercato del 3,5%, stabile rispetto a maggio ma in calo di 1,9 punti rispetto a giugno 2023.

Il fondo per la fascia 0-20 g/Km di CO2, con uno stanziamento di poco più di 200 milioni di euro, è stato esaurito in sole nove ore, segno dell’elevata domanda. Michele Crisci, presidente di UNRAE, ha sottolineato l’insufficienza dei fondi per coprire tutte le richieste, auspicando un rapido rilascio dei 240 milioni di fondi residui per favorire la transizione energetica: “Lo stanziamento di poco più di 200 milioni del fondo per la fascia 0-20 g/Km di CO2 si è dimostrato insufficiente per coprire tutte le richieste dei clienti“, ha spiegato Crisci “una situazione che si riflette oggi sulle acquisizioni di nuovi ordini, sostanzialmente in stallo. Pertanto, ci aspettiamo che i 240 milioni di fondi residui già stanziati per gli incentivi, possano prontamente essere resi disponibili dal Governo, al fine di favorire la transizione energetica e ridurre il perdurante gap con i mercati più evoluti”.

Secondo il Presidente dell’Unrae “è urgente che il Governo indichi quanto prima quale direzione vuole percorrere per favorire il percorso di transizione, sia per il necessario e attuale rifinanziamento del fondo, sia sulla strategia da seguire nei prossimi 2-3 anni”.

Auto: le vendite in Italia a giugno

A giugno 2024, il mercato auto italiano ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I privati hanno rappresentato il 59,5% del mercato totale, con un incremento di 5,3 punti percentuali. Le autoimmatricolazioni sono aumentate al 13,6%, mentre il noleggio a lungo termine è sceso al 18,8% di quota di mercato.

Detto del boom delle auto elettriche vediamo le vendite delle altre alimentazioni: le auto ibride hanno coperto il 38,7% del mercato, con le full hybrid all’11,1% e le mild hybrid al 27,6%. Le auto a benzina, pur in crescita in volume, hanno visto una riduzione della quota di mercato al 26,5%, mentre il diesel è sceso al 12,8%. Le auto Gpl hanno registrato un aumento, arrivando al 10,1%, mentre il metano è rimasto marginale con meno dello 0,1% del mercato.

Dal punto di vista della segmentazione, le berline e i Suv del segmento A hanno visto un forte incremento, rappresentando rispettivamente il 12,5% e il 2,9% del mercato totale. Le berline del segmento B sono cresciute al 22,3%, mentre i Suv dello stesso segmento hanno registrato una flessione al 24,3%. Anche le berline del segmento D hanno recuperato, salendo al 2,5%.

Geograficamente, il Nord Ovest ha ripreso la leadership del mercato con il 29,7% di quota, seguito dal Nord Est con il 29,1%, nonostante un calo rispetto al periodo gennaio-giugno. Il Centro Italia ha rappresentato il 25% delle immatricolazioni, mentre il Sud e le Isole hanno registrato rispettivamente il 10,9% e il 5,2%.

Le emissioni medie di Co2 delle nuove immatricolazioni sono diminuite del 5,5% a giugno 2024, scendendo a 112,5 g/Km, grazie all’aumento della quota di auto elettriche. Nel primo semestre del 2024, le emissioni medie sono state di 119,6 g/Km, con una riduzione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Mercato auto: Boom di Renault, sale Stellantis, in negativo Volkswagen

Parlando dei gruppi automobilistici, a giugno 2024, il gruppo Renault ha registrato una crescita impressionante del 46,67%. A contribuire al boom è stato il marchio Dacia con 11.750 immatricolazioni (+50,58%), mentre Renault ha visto 10.699 immatricolazioni (+42,60%).

Stellantis ha chiuso il mese con un aumento del 10,64%. Tuttavia, le performance dei singoli marchi sono state variegate: Alfa Romeo ha subito un calo del 55,02% (1.358 unità), mentre Citroen ha segnato un aumento dell’84,43% (7.689 unità). DS ha visto una diminuzione del 37,68% (425 unità), Fiat è calata del 29,99% (16.918 unità) e Maserati ha registrato un calo del 55,13% (213 unità). Lancia ha avuto un lieve decremento del 7,90% (4.149 unità), mentre Peugeot ha registrato una diminuzione dell’8,98% (6.906 unità). Jeep ha registrato una crescita del 3,95% (6.451 unità) e Opel ha visto un aumento del 4,81% (4.181 unità).

Il Gruppo Volkswagen ha mostrato un lieve calo dello 0,38%. Audi ha visto un aumento del 4,27% (6.813 unità), Cupra è cresciuta del 2,33% (1.671 unità), Lamborghini ha registrato un notevole incremento del 43,90% (59 unità) e Skoda è cresciuta del 6,13% (3.295 unità). Seat ha registrato un calo del 21,73% (998 unità) e Volkswagen ha visto una diminuzione del 2,98% (11.076 unità).

Boom globale delle auto elettriche cinesi

Le auto elettriche cinesi stanno guadagnando terreno sui mercati globali. Un vero e proprio boom che rischia di far vacillare il trono della regina delle elettriche, Tesla. Byd, marchio automobilistico cinese, ha segnato un record di vendite nel secondo trimestre grazie alla strategia di abbassamento dei prezzi e all’innovazione tecnologica che ha suscitato l’interesse dei consumatori. Secondo Bloomberg, il marchio cinese ha venduto quasi un milione di veicoli durante questo periodo, consolidando una ripresa dopo un avvio lento all’inizio dell’anno. La riduzione dei prezzi su molti modelli ha contribuito a stimolare le vendite, anche a discapito della redditività, per competere efficacemente con i modelli a benzina dei marchi stranieri.

Nel trimestre, Byd ha piazzato sul mercato 426.000 veicoli elettrici, avvicinandosi a Tesla come principale venditore globale di auto elettriche. Al contrario, Tesla, con una previsione di vendere 441.019 auto elettriche nel secondo trimestre secondo gli analisti, sta attraversando una flessione delle vendite nei mercati chiave come Cina ed Europa. Altri protagonisti del settore automobilistico cinese, come Zeekr e Nio, hanno anche registrato vendite record a giugno. Zeekr ha consegnato 20.106 auto, portando le vendite totali del 2024 a 87.870 veicoli.

La crescita delle vendite di auto elettriche cinesi non è solo un fenomeno interno. Byd ha aumentato le esportazioni, superando le 100.000 unità nel secondo trimestre del 2024, un record per la società. Tuttavia, le tensioni commerciali tra Cina e Unione europea potrebbero influire sulle vendite future. L’Ue introdurrà nuovi dazi sulle auto elettriche cinesi dal 4 luglio, aumentando il costo delle auto cinesi in Europa e potenzialmente innescando una guerra commerciale.

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