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Accadde Oggi – 17 giugno 1970: Italia-Germania 4-3, la “partita del secolo” che non si scorda mai

54 anni fa andava in scena una partita epica che ha segnato la storia del calcio. Emozioni, gol e spettacolo nella sfida che consacrò gli Azzurri come eroi. Riviviamo quella giornata storica

Accadde Oggi – 17 giugno 1970: Italia-Germania 4-3, la “partita del secolo” che non si scorda mai

Il 17 giugno non è una data comune nel mondo del calcio, ma per molti è la giornata simbolo di una partita epica, comunemente definita “la partita del secolo”. Cinquantaquattro anni fa, nello Stadio Azteca di Città del Messico, Italia e Germania si affrontavano, in palio c’era l’accesso alla finale della Coppa del Mondo 1970 contro il Brasile di Pelè. Il risultato? 4-3 per l’Italia dopo 120 minuti leggendari.

Riviviamo quel giorno che ha consacrato questa partita alla memoria sportiva, inserendola pienamente nel pantheon dei grandi eventi sportivi, celebre per l’intensità del gioco e il dramma eccezionale che ha caratterizzato ogni istante.

La targa allo Stadio Azteca che celebra la partita del secolo

Italia-Germania 1970: le formazioni ufficiali

La partita si svolse il 17 giugno 1970 alle 16:00 presso lo Stadio Azteca di Città del Messico, a 2.200 metri d’altitudine, arbitrata da Arturo Yamasaki, sotto un sole cocente e con temperature elevate. Le due squadre arrivavano alla semifinale mondiale con umori opposti. La Germania Ovest, seconda a Inghilterra 1966, aveva dominato il suo raggruppamento e si era imposta, recuperando due gol di svantaggio, contro l’Inghilterra a supplementari. L’Italia, campione d’Europa in carica, distratta dalle polemiche e dal continuo dualismo tra Mazzola e Rivera, ebbe difficoltà nel girone iniziale superando invece in scioltezza il Messico, padrone di casa, per 4 a 1.

Entrambe le squadre vantavano giocatori di alto livello come Facchetti, Mazzola, Riva, Rivera per l’Italia e Beckenbauer, Seeler e Gerd Müller (8 gol in 4 partite) per la Germania.

L’Italia, guidata dal Ct Ferruccio Valcareggi, schierò nella formazione titolare: Enrico Albertosi in porta, con Tarcisio Burgnich, Giacinto Facchetti, Pierluigi Cera e Roberto Rosato a comporre la difesa, a centrocampo, Mario Bertini, Sandro Mazzola e Giancarlo De Sisti lavoravano per controllare il gioco mentre l’attacco era composto dal trio Angelo Domenghini, Roberto Boninsegna e Luigi Riva. Grande escluso dall’undici iniziale fu Gianni Rivera (che entrò poi a partita in corso…e fu decisivo).

La Germania dello storico commissario Helmut Schön si presentava in campo con in porta Sepp Maier, in difesa da Berti Vogts, Bernd Patzke Willi Schulz e Karl-Heinz Schnellinger; a centrocampo, il leggendario Franz Beckenbauer e Wolfgang Overath mentre in avanti si trovavano Jürgen Grabowski, Uwe Seeler, Hannes Löhr e l’implacabile bomber Gerd Müller.

Italia-Germania 1970: i primi 90 minuti

Il match girò subito a favore dell’Italia. All’8º minuto di gioco, dopo una bella combinazione con Riva, Boninsegna riceve il pallone e con un potente sinistro superò Sepp Maier, sbloccando così il punteggio. Per i successivi ottanta minuti, l’Italia adotta una tattica attendista, difendendo con efficacia e cercando di colpire in contropiede. La difesa italiana, aiutata anche dall’arbitro che non concede tre calci di rigore alla Germania Ovest, tiene a bada gli attaccanti avversari come Seeler e Müller, quest’ultimo sbagliando diverse occasioni.

Il capitano tedesco Beckenbauer, nonostante un infortunio alla spalla al 65º minuto, rimane in campo con il braccio fasciato (un immagine simbolo del Kaiser), guidando con determinazione gli attacchi della sua squadra. Albertosi, portiere italiano, viene graziato da una traversa colpita da Overath al 64º minuto e salva il risultato parando un colpo di testa pericoloso di Seeler a un minuto dal termine.

Nel recupero però avviene il primo colpo di scena: Schnellinger segna il gol del pareggio per la Germania Ovest, portando la partita in parità due minuti e mezzo oltre i tempi regolamentari. Questo evento, insolito per l’epoca, causa delusione e sorpresa al telecronista Nando Martellini, il quale commenta: “Due minuti oltre il tempo regolamentare: un recupero clamoroso concesso dall’arbitro Yamasaki!. Si andò così ai tempi supplementari che segneranno l’inizio della “vera” partita del secolo.

Italia-Germania 1970: i tempi supplementari leggendari

I tempi supplementari furono un incubo per entrambe le squadre, stremate dal caldo e dalla tensione ma una gioia per ogni telespettatore collegato (e anche per chi vide la partita successivamente). Fu tutto un turbinio di emozioni. La Germania Ovest si portò in vantaggio al 94º minuto con il nono gol nel torneo di Müller, che sfruttò un errore difensivo di Poletti. Quattro minuti dopo, l’Italia rispose con un gol di Burgnich, difensore non abituato a segnare, che approfittò di un errore difensivo tedesco su calcio piazzato di Rivera. Poco prima della fine del primo tempo supplementare, all’11º minuto, l’Italia ripassa in vantaggio grazie a un’azione individuale di Riva su assist di Domenghini, concludendo con un sinistro preciso per il 3-2. Tutto questo solo nei primi quindici minuti supplementari.

Nel secondo tempo supplementare, al 110º minuto, la Germania Ovest pareggia con un colpo di testa potente di Seeler su cross da calcio d’angolo, che Müller prolunga in tuffo trovando lo spiraglio tra Rivera e il palo.

Gli Azzurri reagiscono subito e pochi secondi dopo riprendono il vantaggio con una brillante azione corale culminata da Rivera (entrato al 46° del primo tempo al posto di Mazzola), che segna il gol del definitivo 4-3 su assist rasoterra di Boninsegna.

Italia-Germania 4-3 mondiali 1970
Il tiro di Rivera per il 4-3 finale

Le cinque reti segnate da entrambe le squadre nei trenta minuti dei tempi supplementari costituiscono un record per una partita della fase finale di un campionato mondiale.

Al triplice fischio finale, la Nazionale italiana raggiunse la finale del mondiale dopo 32 anni, scatenando festeggiamenti in tutta Italia, equiparati alla vittoria del campionato stesso, che durano per tutta la notte nelle piazze del Bel Paese.

Una partita passata alla storia

La “Partita del Secolo” del 1970 continua a essere ancora oggi un punto di riferimento per il calcio mondiale. L’incontro è considerato uno dei momenti più emozionanti nella storia dello sport italiano e post-bellica ed ha avuto un significativo impatto sulla cultura di massa italiana nel corso dei decenni, celebrato anche nel film del 1990 “Italia-Germania 4-3”, che rappresenta questo evento come un punto di svolta culturale e generazionale.

Amata dal pubblico che rimase incollato ai televisori fino a tarda notte per seguirla, suscitò disapprovazione solo tra i “puristi” del calcio, per l’apparente abbandono della tattica in favore di un agonismo intenso. Nonostante numerosi errori tecnici evidenti, che contribuirono a uno spettacolo ricco di gol e suspense, la partita rimase epica anche per essere stata trasmessa in orario notturno in Italia.

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