Fra dieci giorni avranno luogo in Danimarca gli europei di bridge per nazioni, il campionato a cadenza biennale che vale come selezione di zona per i mondiali. Due anni fa a Madeira la nostra rappresentativa raggiunse il podio nelle squadre miste, mentre le squadre open e senior nell’occasione mancarono la medaglia di un nonnulla terminando entrambe al quarto posto nelle rispettive serie.
Siamo alla settima puntata della rubrica “Gioca con i campioni” per tutti gli appassionati di Bridge, frutto della collaborazione tra FIRSTonline e la Federazione Italiana Gioco Bridge. Ogni sabato sarà l’occasione di misurarsi con il Bridge di altissimo livello con la pubblicazione di una smazzata particolarmente interessante, che sarà giocata a livello internazionale o altamente. Il bridge agonistico è un divertimento alla portata di tutti. Si possono vedere le smazzate precedenti cliccando qui o sul banner in prima pagina.
La smazzata del senior Ruggero Pulga
Voglio proporvi una smazzata tratta dall’ultimo incontro dei senior che vide protagonista Ruggero Pulga. Dopo l’apertura un quadri e gli interventi a cuori e a fiori di Ovest ed Est, i nostri accostarono a slam in fit a picche. La proposta 6♦ di Sud trovò il contro di Est che chiedeva al compagno l’attacco a picche dove possedeva il vuoto. Pur con la consapevolezza di trovare le atout ripartite 5-0, ma confidando in maggiori possibilità di manovra, Pulga decise di correggere a 6♠, contrate da Ovest. L’attacco fu 10♣ che arrivò fino all’A♣ del giocante. La mano di Ovest era leggibile. Aveva mostrato dieci carte nobili e avrebbe potuto avere al massimo un’altra fiori e una o forse due quadri. Una presa in atout andava ceduta per lunghezza e mancava un rientro in mano per incassare le quadri una volta che Ovest avesse esaurito le sue atout. Provate a immaginare come Ruggero trovò la soluzione.
La soluzione della smazzata del 8 giugno
Questa è una di quelle mani dove vale il monito di non arrendersi mai. Se si riuscisse a realizzare tutte le cinque prese di fiori con tre levée in ciascuno dei colori rossi si arriverebbe a undici prese. Allora ci potrebbe arrivare in soccorso lo squeeze su Est che controlla le quadri se egli possedesse anche il K♠. Intanto servono due rientri al morto per sorpassare il K♣ e il 10♣. Allora cuori al J♥ e J♣ coperto dal K♣ e vinto dall’A♣. Ora di nuovo cuori per l’A♥ del morto e ancora 9♣ per il 10♣ di Est e la Q♣ della mano Così giocò Leonardo che a quel punto incassò il K♥, l’A♠ e le tre fiori rimanenti. A tre carte dalla fine il giocante aveva in mano ♠Q3 con il 6♦ e il morto era rimasto con ♦KQ10. Est per mantenere il controllo a quadri col J♦ terzo fu costretto a disfarsi del K♠. Ed ecco materializzarsi la tredicesima presa con la Q♠ vincente.