La seduta di oggi non potrà che essere cauta e guardinga con gli investitori che devono metabolizzare da una parte i risultati elettorali, dall’altra il panorama monetario apertosi dopo i fatti della scorsa settimana. La tendenza è al ribasso con futures sugli indici ed euro deboli.
Dalle incertezze politiche
Dal voto per l’elezioni del parlamento europeo del weekend la “maggioranza Ursula” pare abbia retto, e, con ogni probabilità, continuerà a governare l’Unione europea per i prossimi cinque anni con von der Leyen come presidente della Commissione. Ma l’attenzione ora è soprattutto per la destabilizzazione provocata in Francia e in Germania dall’avanzata dell’estrema destra. Il partito di estrema destra di Marine Le Pen ha trionfato alle elezioni europee e il presidente Emmanuel Macron ne ha preso atto sciogliendo l’Assemblea nazionale e convocando elezioni legislative anticipate tra il 30 giugno e il 7 luglio. In Italia la premier Giorgia Meloni trascina Fratelli d’Italia al 28,9% e il suo si conferma come il primo partito in assoluto.
L’euro è in calo dello 0,6% a 1,075, segnando il minimo dell’ultimo mese.
Alle incertezze monetarie
La scorsa settimana i mercati hanno accusato il colpo di una evidente frenata sulla strada dei tagli dei tassi sia da parte della Bce, sia della Fed. La Bce come è noto ha tagliato il costo del denaro di 25 pb giovedì, ma alla decisione sono seguiti i cmmenti di diversi componenti del Consiglio direttivo della Banca centrale europea che hanno confermato che il taglio dei tassi deciso ieri resterà isolato in assenza di dati che confermino il calo dell’inflazione.
Ma anche dall’altra parte dell’Atlantico si sono spenti gli entusiasmi dopo i dati più forti delle attese sulle buste paga non agricole hanno segnalato che il mercato del lavoro USA rimane robusto, offuscando le speranze di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a settembre. Venerdì il Dow Jones ha ceduto lo 0,22% a 38.799 punti, mentre l’S&P500 ha lasciato sul terreno lo 0,11% a 5.347 punti, dopo aver fissato il nuovo massimo storico a 5.375 punti. Performance negativa anche per il Nasdaq (-0,23% a 17.133 punti). Questa settimana sarà segnata dalla riunione di politica monetaria della Federal Reserve, con il comunicato in agenda mercoledì.
Giappone in rialzo sulla scia del Pil appena meglio delle attese
La borsa del Giappone è in rialzo dopo un avvio di seduta in calo, l’indice Nikkei guadagna lo 0,92% grazie alla spinta di Sharp, +5%, di Hitachi +4,3%, di Dai-ichi +3,5%. Nel trimestre gennaio-marzo, il Pil giapponese si è contratto a un ritmo quasi identico a quello inizialmente stimato, a causa del rallentamento della spesa da parte di famiglie e imprese, secondo i dati governativi rivisti lunedì. Il prodotto interno lordo reale si è contratto dell’1,8% su base annua nel primo trimestre del 2024, rispetto alla contrazione del 2,0% registrata nelle stime preliminari diffuse a metà maggio. La contrazione è stata dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. I dati rivisti mostrano che la spesa per i consumi è diminuita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, invariata rispetto alla lettura preliminare. La spesa in conto capitale è scesa dello 0,4%, rispetto al calo dello 0,8% delle stime preliminari.
In Cina sono chiuse le borse di Hong Kong e di Shanghai. In lieve calo l’indice Straits Times di Singapore. Seul (-0,26%). Leggermente positivo Mumbai (+0,13%).
Borsa oggi 10 giugno: che cosa seguire
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, con un future EuroStoxx50 che segna un -0,4%. Piatti i futures statunitensi.
Alle 10 esce la produzione industriale italiana e alle 10.30 l’indice Sentix sulle aspettative degli investitori europei. In mattinata c’è l’intervento di Robert Holzmann, il membro del board della BCE che secondo indiscrezioni avrebbe votato la scorsa settimana contro la decisione di tagliare i tassi d’interesse di un quarto di punto.
L’agenzia Fitch ha confermato per ERG un long term issuer default rating (IDR) di “BBB-” con outlook stabile, e un senior unsecured rating a “BBB-“. La conferma riflette il modello di business e il portafoglio di asset del gruppo, nonché il business profile “quasi regolato” che prevede che più dell’85% del margine operativo lordo di gruppo sia stabilizzato da tariffe determinate attraverso partecipazione ad aste governative o power purchase agreement (PPA) di lungo termine.
Prysmian. Il cda ha approvato il lancio di un programma di riacquisto di azioni proprie per un ammontare massimo di 375 milioni di euro e l’esercizio dell’opzione di rimborso anticipato per un prestito convertibile pari a 750 milioni di euro.
Terna ha rinnovato il programma di emissioni obbligazionarie e alzato l’ammontare massimo a 12 miliardi di euro.
Acea ha formato una joint venture con Acquedotto Pugliese per partecipare alla gara per acquistare 30% della società Acqua del Sud che è attualmente posseduta dal ministero dell’Economia.
Stellantis ha comunicato che nelle sedute comprese tra il 31 maggio e il 6 giugno 2024 ha acquistato 5.144.385 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 20,2091 euro, per un ammontare complessivo di 103,96 milioni di euro. Dal 23 maggio 2024 Stellantis ha acquistato complessivamente 13.964.912 azioni, per un ammontare complessivo di 285,36 milioni di euro. Al 6 giugno, la società automobilistica deteneva 186.529.755 azioni proprie, pari al 4,63% del capitale.
Focus su Saes Getters. Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitari promossa da S.G.G. Holding, l’offerente ha incrementato il corrispettivo dell’offerta da 26,3 euro a 28 euro per ciascuna azione portata in adesione. Saes Getters aveva terminato la seduta di venerdì 7 giugno 2024 a 27,25 euro.