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La zucchina a trombetta, antica tradizione della cucina della Liguria di Ponente: la ricetta per una torta salata o per una pasta veloce

Apprezzata per la sua polpa dolce e tenera, per la buccia sottile e croccante può essere mangiata cruda. Importata dai marinai liguri che venivano dal Nuovo Mondo. Tutte le proprietà nutrizionali dell’ortaggio

La zucchina a trombetta, antica tradizione della cucina della Liguria di Ponente: la ricetta per una torta salata o per una pasta veloce

È una delle quattro perle gastronomiche della riviera di ponente Ligure, assieme al carciofo spinoso, al pomodoro cuore di bue, all’asparago violetto: è la Zucchina trombetta dalla caratteristica forma ricurva a manico d’ombrello. Al pari delle altre perle ha trovato nella piana di Albenga, grazie al suo clima e alla sua conformazione morfologica, il suo habitat naturale e in queste terre la si coltiva da tempi immemorabili.  La sua storia viene fatta risalire, infatti, alla conquista delle Americhe e ai marinai liguri che di ritorno dal nuovo mondo portarono con sé i semi di questa caratteristica pianta. La sua forma ritorta o l’altra che si sviluppa in lunghezza fino a un metro se coltivata a pergolato invece che a terra, hanno penalizzato la sua diffusione sui mercati della grande distribuzione per i conseguenti problemi di non facile trasporto ma è un vero peccato perché questa zucchina è particolarmente apprezzata per la sua polpa dolce e tenera, per la buccia sottile e croccante, e per il fatto che mantiene la sua consistenza anche dopo la cottura. Ma soprattutto la Trombetta può essere mangiata cruda sprigionando un gradevole fresco sapore in bocca. Da qualche tempo a questa parte comunque ha cominciato a fare la sua apparizione nei mercati di quartiere.

Dal punto di vista nutrizionale la zucchina a trombetta fornisce al nostro organismo in abbondanza potassio che contribuisce alla contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule e aiuta a mantenere la pressione nella norma smorzando gli effetti del sodio, e poi fosforo, vitamina A, C, E. In aggiunta a ciò, contiene acido folico che esercita un’efficace azione digestiva mentre la sua buccia contiene minerali preziosi come il magnesio e lo zinco. È così radicata nella cultura agricola ligure che le sementi vengono ancora selezionate in loco.

Le ricette a base di zucchine trombetta sono tantissime, accompagnano sia carne che pesce. Per una ricetta di facile esecuzione che esalta la freschezza e la flagranza di questa zucchina si procede ricavando delle rotelline di quattro zucchine con una mandolina, quindi si gettano in una padella con olio extravergine di olive bollente nel quale è stato fatto dorare uno spicchio d’aglio, fino a farle brunire. A parte si fa bollire mezzo chilo di pasta corta e quando è cotta al dente si ripassa nella padella delle zucchine aggiustando di sale, una passata di pepe. Una spolverata di parmigiano o pecorino secondo i gusti e qualche foglia di basilico ed è pronta da servire in tavola.

Se volete cimentarvi in qualcosa di ancora più gustoso potete tentare la Torta di zucchine trombetta dello chef Paolo Alberelli del ristorante Doc a Borgio Verezzi la cui filosofia di cucina è rimasta alle radici: menù che cambia a seconda del mercato, ma sempre con prodotti locali, che siano verdure o pesce con grande esaltazione dei sapori di una volta.

La ricetta della Torta salata di zucchine trombette, porro e zenzero

Ingredienti

Per la pasta brisè:

100 gr di burro;

200 gr di farina 00 setacciata;

50 gr. di acqua; un pizzico di sale.

Per il ripieno:

400 gr.  di trombette, possibilmente piccole,

porro,

olio evo,

sale,

pepe,

maggiorana,

noce moscata,

parmigiano,

2 uova,

zenzero fresco.

Preparazione

Per preparare la pasta brisé impastare tutti gli ingredienti e far riposare il composto in frigorifero per almeno mezz’ora. Quindi stenderla con l’aiuto di un mattarello e foderare una teglia rotonda. Tagliare le zucchine finemente a piacere, unire il porro tagliato a fette e cuocere in padella per pochi istanti con olio evo e porro, salare, pepare. Lasciare raffreddare leggermente, unire il parmigiano, lo zenzero, le uova e la noce moscata. A questo punto mescolare bene e mettere il tutto nella teglia rotonda, precedentemente foderata con la pasta brisé. Infornare per circa 30 minuti a 180 gradi.

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