Meta finisce di nuovo nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha inflitto una multa di 3,5 milioni di euro a Meta Platforms Ireland Ltd. e la capogruppo Meta Platforms Inc. per pratiche commerciali scorrette: durante la registrazione a Instagram, gli utenti non ricevono informazioni trasparenti sulla raccolta e sull’uso dei loro dati per scopi commerciali. Inoltre, in caso di sospensione degli account Facebook e Instagram, Meta non fornisce dettagli chiari sulle procedure di contestazione. Non è tardata la reazione di Meta, che ha dichiarato di essere in disaccordo con la decisione e sta valutando possibili azioni.
Nonostante la notizia il titolo è in leggero rialzo (+0,14%) nelle contrattazioni pre-market.
Antitrust multa Meta: ecco perché
Nel dettaglio, le violazioni riguardano gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. Meta non ha informato tempestivamente gli utenti di Instagram sull’utilizzo dei loro dati personali per finalità commerciali e non ha gestito in modo chiaro la sospensione degli account Facebook e Instagram. In particolare, non è stato chiarito se le sospensioni avvengano tramite controlli automatizzati o manuali, né sono state fornite informazioni sugli strumenti disponibili per contestare tali sospensioni. Inoltre, Meta ha imposto un termine breve di 30 giorni per la contestazione della sospensione da parte dei consumatori, considerato troppo breve dall’Antitrust. Queste pratiche, ha sottolineato l’Agcm, sono state cessate da Meta nel corso del procedimento.
Meta dovrà ora rivedere le proprie politiche per garantire maggiore trasparenza e correttezza nei confronti degli utenti.
La replica di Meta: “In disaccordo con l’Antitrust, valutiamo azioni”
“Siamo in disaccordo con la decisione presa dall’Agcm e stiamo valutando le possibili azioni da intraprendere”. Lo afferma un portavoce di Meta in una nota diffusa dopo l’annuncio dell’Antitrust. “Già da agosto 2023, abbiamo apportato delle modifiche per gli utenti italiani che affrontano i temi sollevati dall’Agcm. Abbiamo reso ancora più chiaro il modo in cui utilizziamo i dati per mostrare annunci personalizzati su Instagram e fornito agli utenti informazioni e opzioni aggiuntive per fare ricorso in caso di sospensione dell’account. Accogliamo con favore il riconoscimento da parte dell’Agcm dell’efficacia delle nostre soluzioni per aiutare le persone a tornare in possesso del proprio account”.