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Borsa 3 giugno: primo taglio dei tassi Bce in settimana ma è troppo piccolo per stabilire la rotta dei mercati

Si apre la settimana dei tagli dei tassi della Bce, anche se la riduzione non andrà oltre lo 0,25%. Milano resta dopo Amsterdam la miglior Borsa d’Europa e smentisce il vecchio detto “Sell in May e go away”. Ma gli scricchiolii del Nasdaq fanno riflettere: prese di beneficio o avvio di una correzione soft?

Borsa 3 giugno: primo taglio dei tassi Bce in settimana ma è troppo piccolo per stabilire la rotta dei mercati

Il 6 giugno, se non ci saranno sorprese, la Bce varcherà finalmente il Rubicone e taglierà dopo molti mesi i tassi di interesse. Prima della Fed, dirà orgogliosamente la Presidente Christine Lagarde. Ma il taglio sarà minuscolo: -0,25%. Troppo piccolo per decidere la direzione dei mercati finanziari, anche se le previsioni dicono che la Bce potrebbe tagliare altre due volte in autunno: di un altro 0,25% ad ottobre e di un nuovo 0,25% a dicembre. Meglio di niente, ma troppo poco per incidere realmente sulle Borse che continuano a scrutare con maggior preoccupazione le mosse della Fed che aveva promesso di tagliare 6 volte i tassi nel 2024, ma non sembra avere nessuna voglia di muoversi sia perché l’inflazione americana non cala sia perché l’andamento dell’economia non sembra richiedere una spinta sul versante dei tassi.

Le Borse smentiscono il vecchio detto “Sell in May and go away”

L’incertezza sulla politica monetaria della Fed è certamente una della ragioni di incertezza dei mercati finanziari senza ovviamente trascurare i rischi della geopolitica, a partire dall’andamento delle due guerre e dalla corsa alle armi ma anche dal pericolo che Donald Trump, malgrado la condanna subita in settimana per violenze sessuali, possa incredibilmente tornare alla Casa Bianca. Ma il vecchio detto che consiglia di vendere in maggio e di uscire dalla Borsa è stato clamorosamente smentito quest’anno. Nel mese di maggio il Ftse Mib ha addirittura guadagnato il 2% e non male sono andati anche gli altri mercati. Dopo la Borsa di Amsterdam che nel 2024 è per ora la miglior piazza finanziaria europea (+14,84%), Piazza Affari, trascinata dalla banche, dalle assicurazioni e dai media, resta uno dei listini più effervescenti del Vecchio continente (+13,6%), addirittura meglio del Nasdaq (+10,13%) anche se non del Nikkei giapponese (+15,01%).

I ribassi del Nasdaq sono prese di beneficio o l’inizio di una correzione?

Qualche scricchiolio però comincia ad avvertirsi rispetto al lungo rally dei mercati. Hanno colpito gli analisti soprattutto i due ribassi consecutivi degli ultimi giorni del Nasdaq, che in settimana ha perso il 2,30%. E’ del tutto naturale che dopo l’euforia scatenata dalla trimestrale di Nvidia siano cominciate le prese di beneficio. Ma qualcuno è meno ottimista e vede negli scricchiolii del Nasdaq il possibile avvio di una correzione, sia pure soft. Da oggi cominceremo a capirne di più

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