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Borsa chiusura 30 maggio: lo scatto finale di Tim con il via libera Ue alla vendita di Netco fa di Milano uno dei listini migliori d’Europa

Dopo il ritracciamento di ieri, Piazza Affari riprende quota: Tim azzera le perdite e chiude a +1,5% dopo l’ok della Ue alla cessione della rete. Bene tutta l’Europa, male gli States per il rallentamento del Pil e il crollo di Salesforce, il colosso del cloud

Borsa chiusura 30 maggio: lo scatto finale di Tim con il via libera Ue alla vendita di Netco fa di Milano uno dei listini migliori d’Europa

Giornata a due facce oggi sui mercati: i listini europei chiudono una seduta positiva, incoraggiati dalla crescita dell’occupazione e dal miglioramento della fiducia nell’economia, mentre Wall Street procede debole a metà giornata, zavorrata da Salesforce (-19,31%), dopo una trimestrale deludente. Il titolo è il peggiore del DJ (-0,9%).

Scatto di Telecom a Milano con il via libera Ue alla cessione della rete. Borse europee positive

Così Piazza Affari si apprezza dello 0,87% e recupera parte delle perdite delle vigilia, fermandosi a 34.447 punti base. Tra le blue chip svetta Erg +6,85% e rimbalzano le banche, mentre Telecom archivia una seduta sulle montagne russe. Il finale è in rialzo dell’1,55% con uno scatto in zona Cesarini dovuto all’ok della Ue alla cessione della rete al fondo Kkr. Il titolo si era mosso in profondo rosso durante la giornata dopo i risultati del primo trimestre presentati ieri sera, in miglioramento, ma con una crescita dell’indebitamento nel periodo di un miliardo a 26,6 miliardi.

Nel resto d’Europa sono poco più caute Francoforte +0,16, Parigi +0,55% e Londra +0,61%, mentre Amsterdam è piatta e Madrid svetta con una crescita dell’1,75%.

Acque agitate a New York: incognita Fed

A New York si naviga ancora in acque agitate, senza trovare la soluzione al rebus sulle future mosse della Fed, in attesa del dato PCE del mese di maggio in uscita domani.

Oggi intanto l’andamento del Pil del primo trimestre è stato rivisto al ribasso all’1,3% dall’1,6% della stima precedente, il dato Pce core trimestrale ha leggermente rallentato al 3,6% dal 3,7%, mentre le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono aumentate moderatamente (3000 in più), segnali che potrebbero far sperare nell’atteso allentamento monetario entro l’anno. Le dichiarazioni aggressive da parte di alcuni banchieri e le vendite di Treasury di ieri però complicano il rebus che gli investitori vorrebbero risolvere a favore di un allentamento monetario.

A frenare la propensione al rischio oggi contribuisce poi il crollo di Salesforce. La società di cloud software ha registrato una trimestrale inferiore alle attese, nonostante ricavi in rialzo dell’11% a 9,13 miliardi di dollari dagli 8,25 miliardi di un anno fa. È la prima volta dal 2006 che Salesforce registra ricavi inferiori al consensus, fissato per la verità poco più in alto a 9,17 miliardi. Quello che preoccupa è soprattutto la capacità dell’azienda di restare rilevante con l’ingresso dell’intelligenza artificiale. Non a caso Nvidia (-1,61%) proprio grazie alla febbre da AI ha presentato tempo fa numeri stupefacenti, che hanno alimentato ulteriormente il rally di un titolo da un paio d’anni molto caldo.

In Eurolandia aumenta la fiducia e sale l’occupazione

In Europa oggi si registrano dati macro incoraggianti, in attesa della riunione della Bce del 6 di giugno (pare scontato che i tassi saranno tagliati di 0,25) e del giudizio, domani, di alcune agenzie di rating sul debito sovrano di paesi come Italia, Francia e Germania. Sempre domani inoltre si dovrebbe conoscere l’andamento dell’inflazione nel blocco.

Oggi intanto l’indice Esi della Commissione europea che misura la fiducia nell’economia di business e consumatori è salito a maggio di 0,4 punti a quota 96 nell’area euro e di 0,3 punti a quota 96,5 nella Ue. L’indicatore delle attese sull’occupazione (Eei) continua il trend al ribasso: nell’area euro -0,3 punti a quota 101,3; nella Ue -0,4 punti a quota 101,2. Lo indica la Commissione europea. Contrariamente all’Esi, l’indicatore sull’occupazione continua a restare al di sopra della media di lungo termine.

In aprile però la disoccupazione è scesa sia in Italia sia nel blocco.

Nel Belpaese l’Istat segnala un aumento degli occupati, una diminuzione dei disoccupati e una stabilità degli inattivi rispetto al mese precedente. Il tasso di occupazione è salito al 62,3%, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9%, è rimasto stabile al 33% il tasso di inattività.

Eurostat rende noto che ad aprile il tasso di disoccupazione nell’area euro è sceso al 6,4%, rispetto al 6,5% di marzo.

Si rafforza l’euro

I dati macro frenano oggi il dollaro e sostengono l’euro, per un cambio favorevole alla moneta unica in area 1,084.

Le notizie di giornata favoriscono anche un ritorno degli acquisti sui T-Bond, che vedono prezzi in rialzo e tassi in ribasso dopo la seduta in profondo rosso di ieri.

La giornata è negativa invece per le materie prime. Tiene l’oro, ma arretrano i future di argento e rame. Scendono anche i prezzi del petrolio, in misura frazionale (Brent -0,7% 82,86 dollari al barile).

Piazza Affari, crolla Pirelli dopo l’addio dei cinesi

Sul principale listino di Piazza Affari la maglia nera del giorno va a Pirelli & C (-4,52%, 5,91 euro per azione), con il titolo che si è avvicinato al prezzo di collocamento da parte del fondo cinese Silk Road (attraverso ABB) della sua intera quota del 9% circa al prezzo di 5,76 euro per azione, a sconto del 7% rispetto al prezzo di chiusura di ieri. Salgono intanto i soci italiani: Marco Tronchetti Provera e altri sono saliti questa mattina al 22,78%, attraverso l’acquisto di un 2,2% ad opera di Camfin.

Regina del listino è invece Erg, che si sente un’appetibile preda guardando alla possibilità che la canadese Brookfield stia trattando per acquisire il 53% della società rinnovabile Francese Neoen.

Le banche hanno ritrovato lo smalto che si era appannato ieri: sono in rialzo Bper +2,89%, Banco Bpm +2,67%, Mps +2,16%, Intesa +2,29%.

Sul lato negativo del paniere Tenaris -2,36% e qualche titolo finanziario come Banca Mediolanum -0,57% e Poste -0,16%. Reuters riferisce che, secondo i sindacati alla luce di quanto detto loro dal ministro Giorgetti, il Tesoro avrebbe ridimensionato i piani di alleggerimento della partecipazione in Poste Italiane fissando al 51% la soglia che dovrà mantenere lo Stato nel gruppo.

Non è ancora in Borsa ma ci sarà presto invece Golden Goose, la regina delle sneaker con le stelle, che ha deciso di approdare a Piazza Affari il mese prossimo, con la maggiore Ipo sul mercato italiano da circa un anno.

Spread stabile in attesa di Moody’s

Lo spread è in leggero miglioramento, in attesa della revisione del giudizio di Moody’s domani a mercati chiusi.

Il differenziale di rendimento tra Btp decennale e Bund di pari durata chiude a 129 punti base, con rendimenti per il titolo italiano al 3,92% e per quello tedesco al 2,63%.

Sono saliti intanto i rendimenti sul primario per i Btp a 10 e 5 anni, rispettivamente al 3,97% e 3,54%.

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