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Benetton, cambio ai vertici, fuori la famiglia: il nuovo Ceo sarà Claudio Sforza. Dal cda ok unanime a bilancio in rosso per 230 milioni

Benetton, cambio ai vertici: Claudio Sforza, ex Astaldi ed ex Poste, sarà il nuovo ceo del gruppo tessile, al posto di Massimo Renon. Conferma l’addio anche il presidente Luciano Benetton. Il cda dà intanto il via libera unanime al bilancio in rosso del 2023 che ha una perdita netta di 230 milioni di euro

Benetton, cambio ai vertici, fuori la famiglia: il nuovo Ceo sarà Claudio Sforza. Dal cda ok unanime a bilancio in rosso per 230 milioni

Benetton, cambio ai vertici: Claudio Sforza, ex Astaldi ed ex Poste, sarà il nuovo amministratore delegato del gruppo. Fuori l’attuale Ceo, Massimo Renon. Conferma un addio (già annunciato) anche il presidente Luciano Benetton. Il consiglio di amministrazione dà anche il via libera unanime al bilancio in rosso del 2023 che ha una perdita netta di 230 milioni di euro.

Benetton, bilancio 2023 in rosso

Il cda di Benetton Group ha approvato all’unanimità il progetto di bilancio 2023, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci il 18 giugno. Alla riunione erano presenti anche il presidente Luciano Benetton e il ceo Massimo Renon. Il fatturato è pari a 1.098 milioni, l’ebit è in rosso di 113 milioni e la perdita netta è arrivata a 230 milioni dopo 150 milioni di svalutazioni. Il patrimonio netto è di 105 milioni. L’azionista Edizione supporterà il piano di rilancio stanziando 260 milioni nei prossimi anni dopo i 350 milioni iniettati negli ultimi esercizi.

Benetton, valzer di poltrone per rilanciare il gruppo

Un cda, quello che si è svolto oggi nella sede di Villa Minelli che segna l’ennesimo tentativo di rimettere in carreggiata il gruppo di Ponzano: Benetton si prepara, infatti, all’uscita dell’ad Renon, in vista dell’arrivo del nuovo ceo Claudio Sforza, e all’addio di Luciano Benetton alla presidenza, lui che nel 1965 l’azienda ha fondata con la sorella Giuliana e i fratelli Gilberto e Carlo.

Un passo indietro decisamente “rumoroso”, annunciato con un’intervista al Corriere della Sera nel fine settimana in cui l’89enne presidente si è definito ‘tradito’ dall’ad e dai suoi manager, colpevoli di avergli nascosto una perdita importante.

Benetton, iniezione di denaro per il salvataggio

Un anno da shock per il gruppo del tessile che cercava il pareggio e sui cui Edizione, la cassaforte guidata da Alessandro Benetton, è pronta ad intervenire, in arco temporale di 4 anni con 260 milioni di euro. Un’iniezione a sostegno del piano di riorganizzazione e di rilancio del gruppo (il cui peso nel business della holding è solo del 2%) che verrà portato avanti da un nuovo management con una strategia industriale già in elaborazione. L’intervento avverrà sia attraverso un aumento di capitale, sia attraverso finanziamenti infragruppo.

In una prossima riunione sarà definita la lista del nuovo cda del gruppo dell’abbigliamento senza più rappresentanti diretti della famiglia, come già avviene nella altre controllate. Nel nuovo board non ci sarà più, ovviamente, Renon, arrivato nel 2020 da Marcolin, che ha preannunciato “una risposta strutturata” per vie legali di fronte alle pesanti accuse mosse da Luciano Benetton. Il nuovo ceo, lo si diceva, è già stato scelto: Sforza viene definito come un manager di alto livello con competenze industriali e finanziarie, non nella moda, e un passato in grandi gruppi.


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