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Borsa: effetto dividendi su Piazza Affari, positivi gli altri listini. Per l’oro un nuovo record storico

Ventuno blue chip staccano la cedola oggi, ma al netto dei dividendi Piazza Affari è invariata. Corrono i metalli: oro, argento e rame al record

Borsa: effetto dividendi su Piazza Affari, positivi gli altri listini. Per l’oro un nuovo record storico

Effetto dividendi su Piazza Affari che cede l’1,4% del suo valore. Lo stacco cedole da parte di 21 blue chip incide però per l’1,42%. Al netto di questo, il Ftse Mib sarebbe sostanzialmente invariato, in cauto rialzo invece gli altri listini europei, sostenuti anche dalla buona chiusura dei listini asiatici dopo il piano annunciato dalla Cina per sostenere il settore industriale.

Per l’oro un nuovo record storico 

La notizia del giorno è però il nuovo record storico dell’oro, spinto dal crescente ottimismo sul fatto che la Federal Reserve dovrebbe cominciare a tagliare i tassi già nel corso del 2024, nonostante i dubbi emersi negli ultimi mesi. Nelle ultime sedute infatti gli operatori hanno aumentato le scommesse sul fatto che la banca centrale statunitense potrebbe ridurre i costi di prestito già  settembre, uno scenario che favorirebbe l’oro, che non paga interessi. In questo contesto, il metallo prezioso è balzato dell’1,1% a 2.440,59 dollari l’oncia nelle prime ore dell’Asia, superando il precedente record intraday raggiunto in aprile. A metà giornata, l’oro spot passa di mano a 2,443,11 (+1,1%), mentre l’oro con consegna a giugno (Comex) è scambiato a 2.452,10 dollari con una crescita dell’1,44%.

Tonici anche gli altri metalli: l‘argento tocca un picco di oltre 11 anni, mentre balzano del 2,3% i prezzi del rame, che hanno raggiunto i massimi storici, favoriti dalle misure di sostegno nel settore immobiliare in Cina e da dati industriali migliori del previsto.

Tra le materie prime viaggiano in leggero ribasso i prezzi del petrolio, con il Wti luglio sotto gli 80 dollari al barile (-0,1%) e il Brent di sotto gli 84 dollari al barile (-0,27%). Il prezzo del gas naturale ad Amsterdam è a 31,3 euro al megawattora.

Borsa: Europa in cauto rialzo a metà giornata

Mentre l’effetto dividendi si abbatte su Piazza Affari, le altre Borse europee imboccano la strada dei – timidi – rialzi. In pole position c’è Francoforte (+0,36%), seguita a ruota da Parigi (+0,35%) e Madrid (+0,24%). Amsterdam è sopra la parità (+0,05%), mentre fuori dall’Ue Londra guadagna lo 0,27%). I mercati azionari di Svizzera, Svezia e Danimarca sono chiusi per la festività della Pentecoste.

Sull’azionario è da segnalare il rialzo dell’1,1% di Totalenergies dopo che il Ceo Patrick Pouyanne ha detto di aver concluso il primo accordo di fornitura con la raffineria Dangote in Nigeria in seguito a un incontro con l’uomo più ricco d’Africa, Aliko Dangote.

Volkswagen perde invece mezzo punto percentuale: Morgan Stanley ha declassato il titolo a “under-weight” da “equal-weight” e ha espresso cautela nei confronti delle case automobilistiche tedesche in generale, evidenziando la contrazione dei margini e il potenziale di controversie commerciali. In rosso del 3,6% Ryanair: la compagnia aerea ha presentato un bilancio 2023/2024, ma ha avvertito che i ritardi sulle consegne di Boeing potrebbero pesare sull’estate. 

Borsa: a Piazza Affari effetto dividendi (-1,4%)

A Milano in luce gli assicurativi, con Unipol (+2% il miglior titolo della giornata) e Generali (+1,14%), nonostante l’effetto cedola.

Positivi i petroliferi, con Eni che segna +1,52% e Saipem che sale dell’1,45%. Nell’industria sale Leonardo (+1,4%). Entrambi i comparti sono spinti dalle crescenti tensioni in Medio Oriente alimentate dalla morte del presidente dell’Iran Ebrahim Raisi, scomparso in un incidente aereo.

Positiva Telecom Italia (+1,4%), mentre viaggiano deboli le banche, con Pop Sondrio, Bper, Banco Bpm, Mps e Intesa Sanpaolo in fondo al Ftse Mib. 

Ricordiamo che tra i titoli che staccano la cedola oggi ci sono A2a (di 0,0958 euro), Amplifon (0,29 euro), Azimut (1,36 euro), Bper (0,3 euro), Banca Mps (0,25 euro), Pop Sondrio (0,56 euro), Brunello Cucinelli (0,91 euro), Diasorin (1,15 euro), Eni (0,23 euro), Erg (un euro), FinecoBank (0,69 euro), Generali (1,28 euro), Interpump Group (0,32 euro), Intesa Sanpaolo (0,152 euro), Inwit (0,479626 euro), Italgas (0,352 euro), Mediobanca (0,51 euro), Moncler (1,15 euro), Recordati (0,63 euro), Tenaris (0,368868 euro) e Unipol (0,38 euro).

Spread ed euro stabili

Invariato lo spread di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si attesta a 129 punti base sullo stesso livello della chiusura di venerdì, con il tasso del BTp decennale benchmark al 3,80%. Stabile anche il dollaro. Il cambio tra l’euro e biglietto verde viaggia a 1,0873 dollari, non lontano dal massimo di quasi due mesi a 1,0895 toccato la scorsa settimana.

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