Condividi

Il ciclone Allegri piomba anche sul campionato: oggi sono in campo Milan e Atalanta

Dopo il pareggio tra Fiorentina e Napoli, il weekend di campionato entra nel vivo oggi con Lecce-Atalanta e Torino-Milan, importanti sia in chiave Champions sia Conference League. Attenzione generale rivolta all’esonero di Allegri, sostituito per ora da Montero

Il ciclone Allegri piomba anche sul campionato: oggi sono in campo Milan e Atalanta

Un sabato per l’Europa. Il weekend di campionato, iniziato ieri con il pareggio tra Fiorentina e Napoli (2-2), entrerà nel vivo oggi con Lecce-Atalanta (ore 18) e Torino-Milan (20.45), importanti sia in chiave Champions sia Conference League. L’attenzione generale, senza nulla togliere alla partite odierne, è però rivolta alla Juventus e a quanto accaduto ieri con l’esonero di Allegri, sostituito (in attesa di Thiago Motta) da Paolo Montero.

La Juve esonera Allegri per giusta causa, la vicenda può finire in tribunale

La decisione del club era nell’aria da mercoledì notte, alla luce degli episodi dell’Olimpico: Max, più nervoso che mai, si era fatto espellere per proteste contro arbitro e quarto uomo, poi aveva allontanato Giuntoli dai festeggiamenti, infine aveva litigato pesantemente (quanto lo stabilirà la Procura Federale) con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago e distrutto a calci la postazione di LaPresse. “La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile – il comunicato ufficiale del club -. L’esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”. Le motivazioni indicate dalla società sono tutt’altro che casuali e racchiudono un licenziamento per giusta causa, che mira anzitutto a risparmiare l’ingaggio di Allegri, legato da un contratto fino al 2025. Il tecnico livornese, a questo punto, dovrà decidere se andare in causa per far valere le sue ragioni o trovare una soluzione “amichevole”, ma sembra evidente che la vicenda non finirà qui e che sia anzi destinata ad avere strascichi legali piuttosto pesanti.

Fiorentina – Napoli 2-2, azzurri ormai rassegnati a restare fuori dall’Europa

In tutto ciò c’è un turno di campionato iniziato ieri con un risultato piuttosto pesante, ovvero il pareggio tra Fiorentina e Napoli. Il 2-2 del Franchi mette in grossa difficoltà gli azzurri, ormai rassegnati a restare fuori dalle coppe per la prima volta dopo 14 anni tra Champions ed Europa League. La squadra di Calzona si trova ora al nono posto a meno due dai viola, che però devono ancora recuperare la partita con l’Atalanta: con un punto, alla luce degli scontri diretti a favore, Italiano staccherebbe il pass per la Conference, anche se il vero obiettivo è la finale di Atene con l’Olympiacos, che oltre al trofeo darebbe la partecipazione all’Europa League. Il Napoli, tra l’altro, rischia pure il sorpasso ad opera del Torino (ne parliamo tra poco), il che la dice lunga sul disastro combinato in questa stagione quantomai negativa. Al Franchi è andata in scena una partita divertente e ricca di occasioni, con gli azzurri in vantaggio per primi con Rrahmani (8’) ma raggiunti e ribaltati nel giro di due minuti: tanti, infatti, ne sono bastati a Biraghi (40’) e Nzola (42’) per chiudere il primo tempo sul 2-1 viola. Nella ripresa Kvaratskhelia ha firmato il definitivo 2-2 con una splendida punizione (57’), prima che Politano colpisse un palo clamoroso e il Var togliesse un rigore alla Fiorentina (giustamente) che poteva darle la vittoria.

Torino – Milan (ore 20.45, Dazn)

Il risultato di Firenze regala una grossa chance al Torino, tornato in corsa per un posto in Conference grazie alla vittoria di Verona. Se i granata si ripetessero anche col Milan salirebbero al nono posto, per poi giocarsi il tutto per tutto a Bergamo nell’ultima giornata: scenario possibile ma complesso, perché Pioli non ha nessuna intenzione di fare da sparring partner, nemmeno ora che non ha più nulla da chiedere al campionato. La dimostrazione è arrivata sabato scorso contro il Cagliari, seppellito di gol nonostante l’evidente differenza di motivazioni, almeno a livello collettivo: individualmente, infatti, sono in tanti a volersi mettere in mostra a poche settimane dall’inizio del mercato, allenatore in testa. Gli esperimenti di formazione, non a caso, proseguiranno anche oggi, ma non per turnover fine a sé stesso, bensì per testare chi ha avuto meno spazio nel corso della stagione. Certo, le risposte sono attese anzitutto dal Toro, le cui ambizioni di Conference dovrebbero bastare per colmare il gap tecnico, tanto più che anche qui c’è un allenatore in uscita, deciso a salutare con la medaglia europea sul petto. Da quando Juric siede sulla panchina granata, inoltre, il Milan non hai mai vinto all’Olimpico, fermato prima sullo 0-0 il 10 aprile 2022, poi battuto nel 2-1 del 30 ottobre dello stesso anno. Un risultato negativo sposterebbe poco per il Diavolo, ma una vittoria potrebbe migliorare il clima in vista dell’ultima in casa con la Salernitana, nella quale non si sa ancora quale sarà l’atteggiamento del tifo organizzato, rimasto in silenzio contro Genoa e Cagliari.

Pioli amaro: “Sono i miei ultimi giorni a Milanello? Cerco di non pensarci…”

“È stata una buona settimana perché non vincevamo da tanto tempo, il successo col Cagliari e il secondo posto ci han consentito di essere più sereni – ha spiegato Pioli -. La serenità ci aiuterà in queste due partite, mi aspetto prestazioni di livello per finire bene il campionato. Il Torino è una buona squadra e ha una grande difesa, Juric è un grande allenatore ed è difficile giocare contro di lui. I miei ultimi giorni a Milanello? Cerco di non pensarci. Come ho sempre fatto da quando sono qui, mi incontrerò col club a fine stagione e faremo le nostre valutazioni sul futuro. Fino a quel momento resto concentrato insieme alla squadra, eventualmente poi certe emozioni le proverò vivendole”.

Torino – Milan, le probabili formazioni

Torino (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Buongiorno, Masina; Bellanova, Tameze, Linetty, Rodriguez; Ricci; Zapata, Sanabria

Allenatore: Juric

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Schuurs, Gineitis, Vlasic, Djidji

Milan (4-3-3): Sportiello; Kalulu, Tomori, Thiaw, Terracciano; Musah, Reijnders, Bennacer; Pulisic, Jovic, Okafor

Allenatore: Pioli

Squalificati: Gabbia

Indisponibili: Chukwueze, Kjaer, Loftus-Cheek, Hernandez

Lecce – Atalanta (ore 18, Dazn)

Via del Mare vestito a festa per Lecce-Atalanta, anche se le celebrazioni, per il momento, possono farle solo i padroni di casa, matematicamente salvi dallo scorso weekend. Gli uomini di Gotti hanno raggiunto l’obiettivo e si apprestano alle ultime due giornate senza nessuna velleità, se non quella di regalare al pubblico salentino uno scalpo eccellente. Ben diverse le motivazioni dell’Atalanta, che con 3 punti agguanterebbe la qualificazione alla prossima Champions: in altri momenti sarebbe stata la partita della vita, mentre ora, schiacciata com’è tra la finale di Coppa Italia e quella di Europa League (mercoledì prossimo), è quasi un fastidio. Un passo falso, del resto, non pregiudicherebbe nulla (la Dea, infatti, avrà ancora due partite da giocare), ma fiaccherebbe il morale in vista di Dublino e questo Gasperini (nella foto, ndr) vuole evitarlo a tutti i costi. La sconfitta contro la Juve ha mostrato le lacune mentali della squadra, splendida quando gioca a mente sgombra, molto meno nei momenti da dentro o fuori. Lecce, insomma, può ridare fiducia al gruppo e consentirgli di affrontare il Bayer Leverkusen a Champions raggiunta, togliendo quantomeno quel pizzico di pressione a una finale già carica di suo. Guai però ad aspettarsi regali da Gotti, il cui contributo è stato fondamentale per la salvezza: il tecnico è arrivato in un momento delicatissimo della stagione e ha inciso con sette risultati positivi in nove partite, tra cui spiccano le vittorie negli scontri diretti con Salernitana, Empoli e Sassuolo.

Lecce – Atalanta, le probabili formazioni

Lecce (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Berisha, Ramadani; Oudin, Piccoli, Dorgu; Krstovic

Allenatore: Gotti

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Kaba, Dermaku, Banda

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Toloi, Hien, Scalvini; Hateboer, Adopo, Ederson, Bakker; Pasalic; Miranchuk, Scamacca

Allenatore: Gasperini

Squalificati: Koopmeiners

Indisponibili: Holm, de Roon.

Commenta