Duecento milioni di euro di finanziamento per il rifacimento del gasdotto Ravenna-Chieti. Si tratta di un finanziamento Esg-linked, vale a dire legato al raggiungimento di obiettivi sostenibili, concesso da Cassa Depositi e Prestiti a Snam.
“L’opera rafforzerà l’infrastruttura dedicata al trasporto del gas naturale dal Sud al Nord Italia e sarà compatibile anche con il trasporto dell’idrogeno: garantirà così la sicurezza e la competitività del sistema energetico del Paese perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione delineati dall’Unione Europea. La linea principale sarà completata entro il 2026”, fa sapere Cdp in una nota.
Cdp-Snam: finanziamento da 200 milioni
Il finanziamento Esg-linked è connesso ad obiettivi annuali di sostenibilità al raggiungimento dei quali è legato lo spread della linea di credito e ha una scadenza a 4 anni. Questo finanziamento sostenibile, inoltre, fa seguito a quello da 300 milioni di euro concesso nell’aprile 2023 da Cdp a Snam per la realizzazione della Linea Adriatica, il nuovo gasdotto in corso di realizzazione che ha l’obiettivo di assicurare l’incremento della capacità di trasporto dei punti di entrata ubicati nel Sud Italia e la cui fase 1 rientra tra i progetti da finanziare nell’ambito del RepowerEU Plan. Il gasdotto Ravenna-Chieti sarà interconnesso a questa struttura.
Il gasdotto Ravenna-Chieti
Parlando invece dell’opera, il gasdotto Ravenna-Chieti è composto da 292 km di condotta principale e 133 km di linee secondarie e servirà ad assicurare il servizio di trasporto del gas naturale alle aree della fascia costiera Adriatica, dalla provincia di Ravenna alla provincia di Chieti, interessando l’Emilia-Romagna, le Marche e l’Abruzzo.
Sarà realizzato utilizzando tecnologie trenchless, ovvero senza scavo in trincea, combinate ai ripristini ambientali a conclusione dei lavori. Un progetto che consentirà di salvaguardare l’ambiente e la vegetazione circostanti, consentendo la completa ricostituzione delle condizioni naturalistiche e paesaggistiche originarie del territorio.
I materiali di cui sarà costituita la rinnovata infrastruttura sono idonei al trasporto di idrogeno, secondo quanto previsto dallo standard ASME B.31.12, considerata al momento il principale riferimento internazionale sul tema del trasporto di idrogeno mediante pipeline.
La condotta principale è costituita da tre tratti autonomi: Ravenna-Jesi di circa 142 chilometri in sostituzione; Jesi-Recanati di circa 30 chilometri, già oggetto di sostituzione ed entrato in esercizio a dicembre 2019 e quindi non parte dell’attuale intervento di rifacimento; Recanati-Chieti di circa 150 chilometri in sostituzione. Il rifacimento della linea principale è previsto entro il 2026, mentre quello delle linee secondarie è ad oggi previsto entro la fine del 2027.
Il gasdotto serve direttamente 130 punti di riconsegna a reti di distribuzione, 2 punti di interconnessioni con altre reti di trasporto, 64 utenze industriali, 3 impianti di produzione di energia elettrica e 59 impianti di gas metano per autoveicoli, per volumi complessivi di circa 1,6 miliardi di metri cubi all’anno. Il gasdotto raccoglie inoltre la produzione di 9 campi di produzione di gas naturale, per un volume complessivo annuo di circa 0,9 miliardi di metri cubi.
Lamari “Cdp supporta progetti infrastrutturali strategici per il Paese
Carlo Lamari, responsabile Infrastrutture di Cassa Depositi e Prestiti, ha così commentato: “Il sostegno di Cdp allo sviluppo sostenibile si realizza anche attraverso il supporto a progetti infrastrutturali strategici per il Paese, citando gli obiettivi del nostro Piano strategico, con una particolare attenzione all’ambiente come in questo caso. Un esempio di infrastruttura cruciale sono le grandi opere come il rifacimento del gasdotto Ravenna-Chieti di Snam che, una volta completato, sarà funzionale alla rete nazionale anche nell’ottica della transizione energetica. La nostra logica di intervento continuerà ad essere complementare rispetto al sistema bancario, e conferma la validità del sostegno in favore della Linea Adriatica di Snam a cui Cdp ha assicurato le risorse necessarie all’avvio del progetto con un finanziamento da 300 milioni”.
“Coerentemente con la crescente importanza che la finanza sostenibile e gli strumenti correlati stanno assumendo nello scenario attuale, abbiamo allineato la nostra strategia finanziaria agli obiettivi di sostenibilità del Gruppo dando un contributo tangibile al percorso verso il net zero al 2050 che Snam ha intrapreso” – ha spiegato Luca Passa, chief financial officer di Snam. “Tale impegno si è concretizzato nella definizione di un nuovo target volto ad accrescere il peso della finanza sostenibile sul totale del funding all’85% entro il 2027. Questo finanziamento Esg-linked di Cdp, legato al raggiungimento di obiettivi sostenibili, valorizza l’ambition di Snam ad investire in opere infrastrutturali che rispettino il principio del trilemma energetico, ovvero sicurezza, competitività e sostenibilità, perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione e transizione energetica del Paese”.