Borse in rialzo nell’ultima seduta della settimana con gli occhi puntati sugli Usa, dove nel primo pomeriggio sarà pubblicato il dato sull’occupazione, considerato fondamentale per comprendere l’andamento dell’economia a stelle e strisce e dunque per prevedere le future mosse della Fed, il cui presidente Jerome Powell mercoledì ha lasciato intendere che i tassi d’interesse resteranno alti più a lungo del previsto, senza però ulteriori rialzi.
A Milano l’attenzione è su Intesa Sanpaolo, che ha pubblicato la trimestrale, mentre si attende il giudizio di Fitch, in arrivo stasera. Gli investitori si preparano inoltre per la quarta emissione del Btp Valore in programma tra il 6 e il 10 maggio.
Disoccupazione in calo in Italia, stabile nell’area euro
Indicazioni positive arrivano nel frattempo sull’occupazione dell’Eurozona e dell’Italia. Secondo l’Istat, in Italia a marzo, l’occupazione è cresciuta dello +0,3% (+70.000 unità) rispetto a febbraio e il tasso di occupazione è salito al 62,1% (+0,2 punti). Il tasso di disoccupazione totale è sceso al 7,2% (-0,2%), mentre quello giovanile è calato al 20,1% (-2,3%). Il numero di occupati a marzo 2024 ha superato quello di marzo 2023 dell’1,8% (+425mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa.
Allargando l’orizzonte, sempre a marzo il tasso di disoccupazione nell’area euro è risultato sempre stabile al 6,5% rispetto a febbraio e in calo dal 6,6% a marzo 2023. Nella Ue 6% dopo 6,1% a febbraio e stabile rispetto a un anno prima. Lo indica Eurostat.
Focus sulle banche centrali
Mentre continuano le incertezze sul percorso della Fed, alcuni chiarimenti arrivano sulla possibile strategia della Bce, con il governatore della banca centrale greca Yannis Stournaras che, in un’intervista al sito web locale Liberal.gr, ha detto di considerare “molto probabile” che la Banca centrale europea tagli i tassi di interesse solo tre volte quest’anno poiché la crescita economica più forte del previsto sostiene l’inflazione. L’Eurotower ha promesso di iniziare a ridurre i costi di rifinanziamento dagli attuali livelli record a giugno, ma il percorso successivo è diventato più incerto nelle ultime settimane. Stournaras, una “colomba” che è stato tra i primi a chiedere un taglio dei tassi a giugno, ha affermato che la ripresa economica nel primo trimestre dell’anno rende più probabili tre tagli piuttosto che quattro. “Sulla base di questi dati, consideriamo ora i tre tagli dei tassi di interesse nel 2024 come lo scenario più probabile”, ha detto. “Se questo ritmo di crescita economica continuerà, la crescita dei prezzi al consumo sarà probabilmente marginalmente più alta rispetto alle nostre previsioni di marzo, ma senza mettere a rischio l’obiettivo del 2% a metà 2025”, ha proseguito. Un secondo taglio a luglio – ha aggiunto – è “possibile” e le opzioni dopo l’estate rimangono aperte.
In questo contesto è da segnalare che la banca centrale norvegese ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento al 4,50%, come previsto all’unanimità dagli analisti, e ha detto che potrebbe essere necessario un orientamento di politica monetaria restrittivo per un periodo un po’ più lungo di quanto previsto al fine di contenere l’inflazione.
Borsa ultime notizie: listini in rialzo spinti dalle trimestrali
A metà giornata viaggiano in rialzo le Borse europee, con gli investitori concentrati sulle trimestrali di Société Générale (-3,8%) e Crédit Agricole (+3,4%), mentre il settore tecnologico riceve una spinta dai risultati positivi e dal buyback record di Apple (+6,1%) nel pre-market).
Da segnalare nel comparto media anche la performance di Universal Music Group (+2,9%) dopo aver registrato un utile del primo trimestre superiore alle attese e aver siglato un nuovo accordo con TikTok. Spicca invece in negativo Novo Nordisk (-4,3%), in profondo rosso per la seconda seduta consecutiva, con la concorrenza della rivale Eli Lilly che ha costretto la casa farmaceutica danese a tagliare i prezzi del suo farmaco contro l’obesità Wegovy.
Passando ai listini, la maglia rosa è Amsterdam, che a metà giornata segna un rialzo dello 0,78%. Le trimestrali danno linfa a Parigi (+0,63%) seguita da Francoforte (+0,5%). Piazza Affari è in rialzo dello 0,25% a 33.819 punti, più arretrata Madrid, intorno alla parità. Fuori dalla Ue Londra guadagna mezzo punto percentuale, mentre i risultati delle elezioni locali del Regno Unito indicano una vittoria a valanga del partito laburista.
Piazza Affari aspetta Fitch: occhi su Intesa Sanpaolo
In serata, a mercati chiusi, Fitch darà il suo giudizio sull’Italia. Gli analisti si aspettano che il rating rimarrà invariato a “BBB” con outlook stabile.
Nel frattempo, la seduta procede all’insegna di un cauto ottimismo. Il titolo migliore è Stmicroelectronics, che avanza del 2,6% sfruttando il buon umore del settore tech dopo i conti di Apple. Tonico il lusso, con Brunello Cucinelli e Moncler che avanzano rispettivamente del 2,57% e dell’1,65%.
Tra i titoli migliori anche Interpump (+2,2%) e Telecom Italia (+2,16%). Nell’auto avanza dell’1,16% Ferrari che ha presentato la nuova 12Cilindri, mentre tenta il rimbalzo Stellantis (+0,6%) dopo i recenti ribassi, partiti dalla trimestrale due giorni fa e che hanno fatto perdere al titolo il 14% circa del suo valore. Negativa Iveco (-1,1%).
Prese di profitto sulle banche dopo il rally della vigilia. L’attenzione degli investitori è concentrata su Intesa Sanpaolo (-0,78%) che ha chiuso il primo trimestre del 2024, con un utile netto di 2,3 miliardi di euro, in crescita del 17,6% allo stesso periodo dell’anno scorso. L’attuazione del piano di impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a 8 miliardi di euro, fa sapere la banca guidata da Carlo Messina che per il 2024 prevede una solida crescita dei ricavi, una stabilità dei costi operativi, un basso costo del rischio. Prevista inoltre una forte distribuzione di valore per gli azionisti con un payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del piano di impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2024 e al 2025 rispetto all’importo relativo al 2023; buyback pari a 1,7 miliardi di euro da avviare a giugno 2024; ulteriori distribuzioni per il 2024 e il 2025 da valutare anno per anno.
In rosso anche Mps (-2,2%), Banco Bpm (-2,1%) e Bper (-1,82%).
Fuori dal Ftse Mib, si mette in luce Webuild che ha annunciato la sua candidatura per la ricostruzione del ponte di Baltimora negli Stati Uniti. Equita ritiene che “Webuild si possa giustamente accreditare per la ricostruzione del ponte anche grazie ad un solido track-record e leadership nel settore. A nostro avviso, l’eventuale assegnazione di un’opera così importante e simbolica permetterebbe a Webuild anche di rilanciare e rafforzare il proprio business negli Stati Uniti”.
Arriva il Btp Valore 6 maggio, spread in leggero rialzo
Poco fa il Tesoro ha reso noto il tasso minimo garantito del nuovo Btp Valore, la cui emissione partirà lunedì 6 maggio: il tasso sarà al 3,35% dal primo al terzo anno, e al 3,90% dal quarto al sesto anno. Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione. Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005594491.
In attesa del verdetto di Fitch si muove in leggero rialzo a 132 punti base lo spread tra Btp e Bund. Scende invece il rendimento del Btp decennale benchmark che si attesta al 3,84% dal 3,88% della vigilia.
Gli altri mercati
Risalgono le quotazioni del greggio, per cui comunque si prospetta la perdita settimanale più marcata degli ultimi tre mesi. L’incertezza sulla domanda e i tassi di interesse elevati determinano un sell-off limitato dalla prospettiva che l’Opec+ estenda i tagli della produzione. Il Brent è in rialzo dello 0,3% a 83,94 dollari al barile, il Wti segna +0,29% a 79,18 dollari. In lieve aumento il prezzo del gas a 30,95 euro al megawattora sulla piattaforma di Amsterdam, mentre sul valutario l’euro si consolida a quota 1,0739 dollari.