I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee si avviano a iniziare la prima seduta della settimana con rialzi frazionali (+0,46% il future sull’Eurostoxx50) sulla scia di borse asiatiche toniche sostenute dai tecnologici, a loro volta in scia di una chiusura Usa di venerdì altrettanto positiva.
Venerdi ottima performarce del Nasdaq con Alphabet che vola
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in territorio positivo l’ultima seduta della settimana, ma soprattutto il Nasdaq, trainato da un Alphabet stellare. Il Dow Jones ha messo a segno un rialzo dello 0,4% a 38.240 punti, mentre l’S&P500 ha registrato un progresso dell’1,02% a 5.100 punti. Performance migliore per il Nasdaq (+2,03% a 15.928 punti).
Giornata decisamente positiva per Alphabet (+9,91% a 173,6 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 1° trimestre 2024, chiuso con ricavi e utile per azione decisamente superiori al consensus. Wall Street ha apprezzato anche la trimestrale di Snap (+27,6% a 14,55 dollari). Il social network ha terminato il primo trimestre del 2024 con un utile per azione di 0,03 dollari, un risultato migliore alla perdita di 0,05 dollari prevista dagli analisti. Al contrario, ha deluso le attese la trimestrale di Intel (-9,2% a 31,88 dollari). Il colosso dei chip ha chiuso i primi tre mesi del 2024 con ricavi inferiori al consensus degli analisti. Anche le indicazioni per il trimestre in corso non hanno entusiasmato il mercato.
Gli operatori stanno già pensando alla riunione della Fed di mercoledì dopo che la misura preferita dalla banca centrale americana dell’inflazione, il Pce, è aumentato a marzo del 3,4% contro il +1,8% registrato nel quarto trimestre del 2023.
Asia sostenuta dai tecnologici. Tokyo chiusa. Il dollaro oltre i 160 yen, prima volta dal 1990
Le Borse asiatiche sono in rialzo dopo che gli indici statunitensi hanno segnato il miglior rally settimanale del 2024 (+0,31% il future sul Dow Jones e +0,25% quello sull’S&P500). Hong Kong e Cina continentale guidano il rally della regione, mentre la borsa di Tokyo è chiusa per festività nazionale rendendo sottili gli scambi anche sul mercato valutario: ciò ha portato a una breve puntata del dollaro sopra quota 160 contro lo yen per la prima volta dal 1990. Poi il trend si è invertito e alcune fonti hanno riferito di banche giapponesi viste vendere dollari in cambio di yen in quel momento. Gli operatori si chiedono quando le autorità inizieranno ad acquistare lo yen per arginare la caduta. Dalla fine della scorsa settimana, il calo è stato accelerato dal governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda che ha minimizzato l’impatto della debolezza dello yen sull’inflazione.
L’indice Hang Seng è in rialzo di circa l’1% grazie ai guadagni dei titoli tecnologici e immobiliari, con quotazioni del 20% al di sopra dei minimi degli ultimi 5 anni toccati a fine gennaio. In particolare le azioni immobiliari sono salite dopo che il principale sviluppatore Cifi Holdings Group ha raggiunto una soluzione con gli obbligazionisti sui suoi problemi di liquidità. Inoltre alcune speculazioni parlano di probabili misure di stimolo questa settimana da parte del governo cinese volte ad aumentare la domanda di acquisto di case. Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti, rispettivamente, dell’1,3% e dello 0,8%.
In rialzo anche altri indici asiatici a forte contenuto tecnologico. Il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato lo 0,8% grazie ai guadagni dei titoli dei principali produttori di chip. L’indice Taiwan Weighted di Taiwan è salito di oltre l’1% e l’Asx 200 australiano dello 0,8%. Il sentiment positivo del settore tecnologico è stato stimolato soprattutto dagli utili superiori alle attese dei colossi tecnologici statunitensi Microsoft e Alphabet, che hanno innescato un rally a Wall Street venerdì scorso. I forti guadagni delle due società hanno alimentato la speranza che l’aumento della domanda di intelligenza artificiale continui a generare valore.
Che cosa seguire oggi
Ariston Holding – quotata al MidCap – ha comunicato che la controllata russa Ariston Thermo Rus è stata messa temporaneamente sotto il controllo di JSC Gazprom Household, azienda che fa capo al colosso Gazprom. Ariston Holding ha precisato che non era a conoscenza del decreto e si definisce sorpresa da questa iniziativa. Ariston Holding ha segnalato che nel 2023 ha generato ricavi per circa 100 milioni di euro in Russia, dove possiede un’importante base operativa, frutto di circa due decenni di investimenti.
Riflettori puntati su Unipol Sai. Al termine dell’offerta pubblica di acquisto volontaria lanciata da Unipol, l’offerente è arrivato a detenere 2.685.886.801 azioni della compagnia assicurativa, pari al 94,917% del capitale. Di conseguenza, si sono verificati i presupposti di legge per l’esercizio dell’obbligo di acquisto delle azioni non portate in adesione.
L’agenzia di rating DBRS ha confermato il rating dell’Italia a BBB (high) con trend Stabile. Il trend stabile riflette l’opinione di Morningstar DBRS secondo cui i rischi per i rating creditizi sono bilanciati. La ripresa post-pandemia dell’Italia è stata più forte del previsto e ha superato le altre grandi economie dell’area euro.
Seri Industrial, società quotata su Euronext Milan e operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, ha confermato l’esistenza di trattative, tuttora in corso, con Leonardo e Invitalia per la sottoscrizione di un accordo di investimento volto all’acquisizione di una quota di maggioranza della società Industria Italiana Autobus. Lo si legge in una nota arrivata su richiesta di Consob e Borsa Italiana, dopo le indiscrezioni di stampa uscita negli ultimi giorni. Industria Italiana Autobus è la più importante azienda italiana costruttrice di mezzi per il trasporto pubblico su gomma. IIA produce e distribuisce il marchio Menarinibus. Nasce nel 2015, ma affonda le sue radici all’inizio del secolo: è dal 1919 infatti che la Menarinibus costruisce autobus a Bologna.
La Banca d’Italia ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia un systemic risk buffer (SyRB) pari all’1,0 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il tasso obiettivo dell’1,0 per cento dovrà essere raggiunto gradualmente costituendo una riserva pari allo 0,5 per cento delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5 per cento entro il 30 giugno 2025. Il SyRB va applicato a livello consolidato per i gruppi e a livello individuale per le banche non appartenenti a gruppi.
In attesa di conoscere le prossime mosse della Bce sui tassi, da seguire oggi i dati sull’inflazione di aprile di Spagna e Germania, oltre, alle 13:15 il discorso del capo economista della Bce, Philip Lane e, alle 21:20, di quello del vicepresidente, Luis de Guindos. L’agenda di oggi: alle 9 è in agenda l’inflazione armonizzata ad aprile preliminare della Spagna (precedente: +3,3% anno su anno). Alle 10 la bilancia commerciale extra Ue a marzo dell’Italia (precedente: 6,7 miliardi di euro). Alle 11 l’indice sulla fiducia economica ad aprile dell’Eurozona (precedente: 96,3 punti; consenso: 96,9 punti), l’indice sulla fiducia dei servizi ad aprile (precedente: 6,3 punti), l’indice sulla fiducia dell’industria ad aprile (precedente: -8,8 punti; consenso: -8,5 punti) e l’indice sulla fiducia dei consumatori ad aprile finale (preliminare: -14,7 punti; consenso: -14,7 punti). Mentre alle 14 tocca all’inflazione ad aprile preliminare della Germania (precedente: +0,4% mese su mese, +2,2% anno su anno; consenso: +0,6% mese su mese, +2,3% anno su anno).Altri dati: l’Istat diffonde i dati su commercio estero extra Ue di marzo, in Eurozona fiducia servizi,- industria e consumatori e fiducia economica di aprile.
Gli stacchi dei dividendi di oggi
Sul listino milanese occhi alle cedole delle società dello Star e dell’ Euronext Growth Milan. Sei le società che staccano il dividendo sullo Star: Avio (0,23745 euro per azione e rendimento del 2,19%), Banca Sistema (0,065, 4,6%), D’Amico International Shipping (0,197570093, 3,12%), Fiera Milano (0,14, 3,66%), Saes (12,51, 32,71%) e Servizi Italia (0,03, 1,63%). Due, invece, staccano il dividendo all’ Euronext Growth Milan: Fope (0,85, 3,04%) e Gentili Mosconi (0,12, 3,56%).