L’assemblea di Tim ha regalato poche sorprese: Pietro Labriola rimane al comando, mentre Alberta Figari ha preso il posto di presidente dopo l’uscita di Salvatore Rossi. L’astensione di Vivendi, principale azionista con quasi il 24% del capitale, insieme al sostegno di Cdp e dei grandi fondi, ha spianato la strada per il successo della lista del consiglio uscente. Ma c’è stata una nota dolente: la partecipazione è stata piuttosto bassa, con soli il 50,77% del capitale presente.
Fin dall’inizio della giornata in Piazza Affari, il titolo ha festeggiato la stabilità, registrando un rialzo robusto (oltre il 5%), per poi stabilizzarsi intorno al +3,66% (0,23 euro).
Tim: ecco tutti i nomi del nuovo Cda
Il nuovo consiglio di amministrazione, per il triennio 2024-2026, è composto da 9 membri e ha anche nominato il nuovo collegio sindacale. La lista di maggioranza, ottenendo circa il 48,97% dei voti, ha proposto 6 membri, con Alberta Figari come presidente e Pietro Labriola come amministratore delegato, che ha architettato la cessione della rete. Gli altri membri includono Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi e Domitilla Benigni.
Le liste dei fondi Merlyn e Bluebell hanno contribuito con il 2,38% e l’1,01% dei voti, portando nuovi volti nel consiglio. Umberto Paolucci e Stefano Siragusa entrano a far parte del board per conto del fondo di Alessandro Barnaba, mentre il fondo di Giuseppe Bivona piazza nel Cda Paola Giannotti De Ponti come candidata presidente.
Vivendi si aggiudica il collegio sindacale
Il collegio sindacale è composto principalmente dalla lista presentata da Vivendi, che ha ottenuto il 75,39% dei voti, mentre un gruppo di gestori di fondi e Sicav ha ottenuto oltre il 17,63% dei voti.
Il candidato indicato per primo tra i sindaci effettivi della lista di minoranza, Francesco Fallacara, è stato nominato presidente. Il Collegio sindacale risulta dunque composto come segue:
- Sindaci effettivi: Francesco Fallacara (presidente), Anna Doro, Massimo Gambini, Francesco Schiavone Panni, Mara Vanzetta.
- Sindaci supplenti: Massimiliano Di Maria, Laura Fiordelisi, Paolo Prandi, Carlotta Veneziani.
I compensi
Per quanto riguarda i compensi, l’assemblea ha stabilito un compenso massimo di 1.300.000 euro lordi annui per l’intero organo, escludendo i consiglieri con incarichi speciali. Gli emolumenti per il collegio sindacale sono stati fissati a 13mila euro lordi annui per il presidente e 95mila euro lordi annui per ogni membro effettivo.
Tim, ok al bilancio 2023 ma no remunerazione e modifiche stock options
L’assemblea ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023, che ha registrato una perdita netta di 995 milioni di euro, coperta utilizzando la riserva da sovrapprezzo azioni e prelievi dalla riserva legale. Tuttavia, non sono stati approvati la politica di remunerazione, i compensi corrisposti e le modifiche al piano di stock options 2022-2024 proposti dal consiglio uscente. Inoltre, vista la decisione di coprire la perdita del 2023 utilizzando riserve in parte soggette a sospensione d’imposta, l’assemblea ha respinto la proposta di riduzione definitiva delle corrispondenti voci di patrimonio netto, escludendone una successiva ricostituzione.
Labriola: “L’obiettivo è tornare a remunerare gli azionisti”
“Siamo convinti infatti della necessità di dotarci di una struttura finanziaria e di opzioni strategiche industriali più solide con una struttura più snella e focalizzata sulle aree di business – ha dichiarato Labriola al termine dell’assemblea –. Nei prossimi tre anni lavoreremo per garantire una crescita duratura del gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder e con l’obiettivo di valorizzarne i punti di forza”.
Labriola ha poi espresso l’auspicio di poter tornare a remunerare gli azionisti nel corso del piano, riconoscendo la fiducia conferita loro dall’assemblea odierna. Infine, sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni, azionisti, dipendenti, sindacati e management per assicurare “il miglior futuro possibile ad una società strategica come la nostra”.